
(di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano) – Come il Covid, il virus degli ultraimbecilli ha un ceppo antico ma ha recentemente subìto, causa salto di specie, uno sviluppo impetuoso che si propaga globalmente per emulazione e non per starnuti (ma, soprattutto, il vaccino è sconosciuto). “Un cretino con dei lampi di imbecillità”, diceva Gabriele D’Annunzio di Filippo Tommaso Marinetti quando appunto l’imbecille era considerato con un certo spasso un tipo tutto sommato innocuo e non contagioso (se non addirittura un esempio particolare di genio). Oggi invece abbiamo i “Black lives matter” che in nome di un anti-razzismo imbecille abbattono la statua di Cristoforo Colombo (Richmond) e imbrattano l’effige di Winston Churchill (Londra) in quanto simboli di una cultura “colonialista”. Con i loro degni emuli che ottengono la cancellazione di Via col vento dalla piattaforma streaming: film ritenuto veicolo di “pregiudizi etnici e razziali, sbagliati”. Non ci dilungheremo sul significato del termine imbecille che tuttavia non va brandito come insulto ma adoperato come constatazione di comportamenti utilmente insensati. Anzi, “non appropriati”, per usare la definizione cara alla sinistra del politicamente corretto, protagonista a Milano di una pretesa quanto mai imbecille: cambiare l’intitolazione dei giardini dedicati a Indro Montanelli e rimuovere la statua del giornalista che si trova nello stesso parco. Lo ha chiesto al sindaco Giuseppe Sala e al Consiglio comunale l’associazione “I Sentinelli”, che si definisce “antifascista” (e con l’adesione dell’Arci), riesumando un episodio raccontato più volte dallo stesso Montanelli quando nel 1935, a ventisei anni sottotenente in Abissinia si era sposato con una bambina eritrea di dodici anni secondo le usanze locali. L’assurdità delle richiesta sentinellesca non ha bisogno di ulteriori spiegazioni e precisazioni poiché l’avanzata ultraimbecille trova il terreno più propizio all’espansione quando riesce a far parlare di se, e a suscitare discussioni e polemiche imponendo temi irragionevoli e scriteriati. Sotto questo aspetto l’imbecillità risulta essere spesso una maschera grottesca dietro la quale si nascondono entità tutt’altro che stupide, desiderose di imporsi all’attenzione del pubblico e impegnate a macinare followers. Come nell’invasione dei baccelli extraterrestri del famoso film anni ‘50, l’odierna cultura ultraimbecille punta a sottomettere personaggi e istituzioni che nel timore di subire critiche e contestazioni (e dunque perdere elettori e clienti) si consegnano mani e piedi alla logica dell’idiozia. Come il sindaco di Boston, Marty Walsh che dopo l’affondamento del monumento al navigatore genovese invece di chiamare la polizia dichiara contrito: “Metteremo la statua di Colombo in magazzino mentre dibatteremo sul significato storico di questi incidenti”. O come la piattaforma “Hbo Max” che promette il ritorno in catalogo del capolavoro di Clark Gable e Vivien Leigh ma abbinato a una “discussione sul contesto storico”. La trattazione di sì vasto argomento ci consente solo un fuggevole accenno agli ultraimbecilli inconsapevoli, presenti soprattutto nel campo della destra. Come i terrapiattisti, i no vax e i pappalardi complottisti convinti che il coronavirus si diffonda attraverso la rete telefono-dati 5G. Una domanda infine: gli ultraimbecilli possono avere una qualche utilità? Risponde una citazione di Jean de La Bruyère: “Al mondo non ci sono che due modi per fare carriera: o grazie alla propria ingegnosità o grazie all’imbecillità altrui”. Esempio: l’autobiografia di Woody Allen A proposito di niente. Splendido libro rifiutato da eserciti di editori (Amazon in testa) perché terrorizzati dalle campagne terroristiche dell’imbecille collettivo, basate sulla menzogna del regista stupratore e molestatore delle figlie. E che pubblicato in Italia da “La nave di Teseo” risulta da settimane in testa alle classifiche dei più venduti.
… quanta ragione …. per fortuna che c’è lei che ci illumina ….
"Mi piace""Mi piace"
Indro Montanelli fu indubbiamente un valente giornalista.
Indro Montanelli,fascista e sottotenente dell’esercito italiano invasore in Abissinia,COMPRA per 350(500?)lire una bambina di 12 anni e la sposa secondo tradizioni locali,
Con la bambina (cesciutella diceva lui) ha rapporti sessuali (senza mai usare violenza,diceva lui)e la USA anche come lavandaia.
Affermava anche che quanto sopra si poteva fare senza scrupoli perché le negre ( o nere, non ricordo) sviluppavano prima delle nostre .
Se ne deduce che era pure razzista.
Chiedo quindi a Padellaro,che per la prima volta mi ha deluso, è proprio da ULTRAIMBECILLI non essere d’accordo nel ritenere che un personaggio del genere non meriti l’intitolazione FI un parco e addirittura un monumento?
Potrebbero capitare a tutti momenti di imbecillità ,è capitato anche al bravo Padellaro.
"Mi piace""Mi piace"
non sono d’accordo con l’abbattimento di nessuna statua storica. Ma a dire la verità, di statue a Cristoforo Colombo ne farei volentieri a meno
"Mi piace""Mi piace"
FRANCESCO MAGGIALI
con la tua stessa sicumera si dovrebbero abbatere il 99 per cento della statue e cambiare quasi il 99.9 per cento delle intitolazioni. Che facciamo parti tu per primo ad abbattere le statue di Garibaldi? ha ammazzato un sacco di persone nelle sue guerre.
Le statue e le opere devono stare dove sono, cambia il giudizio ma non si deve abbattere perchè cambia l’opinione storica, anzi è bene invece ricordare, nel bene e spesso nel male.
Se passassi davanti ad una statua di Hitler mi rammenterebbe quanti danni ha fatto all’umanità l’iconoclastica furia distruttrice del fanatismo.
"Mi piace""Mi piace"
Mi sa che devo farmi vedere da qualche strizza-cervelli. È la prima volta che mi trovo d’accordo con Padellaro. Non vorrei che trascurando la malattia l’indomani mi trovassi a dare ragione anche a Travaglio. Sarebbe da ricovero. ..
"Mi piace""Mi piace"
C’e’ anche il pezzo di Luca Telese, “In difesa di…”. Nessun commento, li’.
"Mi piace""Mi piace"
LA SAGRA DEGLI IMBECILLI. Viviana Vivarelli.
Non mi ricordo se nella fase 3 si riaprono le sagre, ma sicuramente quella degli imbecilli perdura con rinnovato vigore sui social e non cessa mai.
Umberto Eco odiava i social per superbia intellettuale: “Danno diritto di parola a legioni di imbecilli”, diceva.. Io invece li amo come espressione popolare e strumento di confronto e di democrazia ma li uso anche per fustigare gli imbecilli e nei social ne trovo quanti ne voglio.
Faccio un elenco sommario delle ultime imbecillità:
– il contagio non esiste
– le mascherine sono dannose (o sono inutili o non servono)
– Pappalardo aiuta i poveri (in quanto evasore fiscale o piazzaiolo idiota non saprei)
– le zone rosse poteva farle solo il Governo
– In Svezia non hanno fatto il lock down ‘dunque’ non hanno avuto contagi
– Villa Pamphili ‘non’ è una sede istituzionale
– se si parla a una signora la mascherina si può togliere
– l’Etna è a Napoli.
– gli Stati generali sono una passerella, io lavoro, non faccio show (Salvini)
– togliamo il reddito minimo di cittadinanza
– si devono dare tutti soldi solo alle grandi imprese (Bonomi)
– Via col vento è un film razzista e Alice nel paese delle meravigle incoraggia all’uso delle droghe
– vogliono fare la patrimonale
– Conte vuol farsi un suo partito
– Conte vuole essere il capo del M5S
– i bambini di manda Gesù bambino (evidentemente è il genitore numero 3 ma eviterei di fare di tutte le madri un fascio)
– il pap test è una mammografia
-il governo ha liberato 500 mafiosi
-per fare un positivo occorrono due contagiati nello stesso momento
e via andare…
…….
L’Italia è un Paese basato sulle imbecillità.
"Mi piace""Mi piace"