
(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Si dice che anche gli orologi guasti, due volte al giorno, segnano inevitabilmente l’ora esatta. Ma Attilio Fontana, presidente leghista della Regione Lombardia e noto caratterista del cabaret padano, fa eccezione: non riesce ad azzeccarne una neppure per sbaglio. Com’è noto ai lettori del Fatto, che l’ha anticipata ieri, stasera Report trasmetterà un’inchiesta di Giorgio Mottola su una commessa da 513mila euro per camici, copricapi e calzari medicali affidata senza gara dalla Regione alla Dama Spa, azienda di abbigliamento controllata e diretta dal cognato di Fontana, Andrea Dini, e partecipata dalla moglie di Fontana, Roberta Dini. L’affidamento diretto risale al 16 aprile, in piena emergenza Covid, firmato da Filippo Bongiovanni, nominato da Maroni a dg di Aria Spa, la centrale acquisti della Lombardia: “… in considerazione della vostra offerta, con la presente si conferma l’ordine” da mezzo milione. Fatture il 30 aprile, pagamento in 60 giorni (16 giugno).
Tutto resta top secret fino al 19-20 maggio, quando l’inviato di Report, scoperto il mega-conflitto d’interessi (e forse anche l’abuso d’ufficio patrimoniale), comincia a chiedere notizie e documenti al Pirellone. Poi intervista Andrea Dini, cognato di Fontana. Che gli risponde al citofono e nega tutto: “Non è un appalto, è una donazione, chieda pure ad Aria”. Clic. Mottola risuona spiegando di avere le carte che dimostrano l’ordine di fornitura. E Dini cambia versione, ammettendo ciò che non può più negare, ma precisando che tutto è avvenuto a sua insaputa: “Non ero in azienda durante il Covid… chi se ne è occupato ha male interpretato. Ma poi me ne sono accorto e ho subito rettificato tutto perché avevo detto ai miei che doveva essere una donazione”. “Subito” mica tanto: l’affidamento è del 16 aprile e la “rettifica” arriva solo il 22 maggio, quando già l’inviato della Rai è in giro a fare domande. Solo allora Dama inizia a stornare le fatture, cioè a restituire di fatto i soldi pubblici ad Aria. A quel punto Report interpella Fontana, che risponde tramite il portavoce con un altro capolavoro di insaputismo: “Della vicenda il presidente non era a conoscenza. Sapeva che diverse aziende, fra sui Dama, avevano dato disponibilità a collaborare con la Regione per reperire con urgenza Dpi (dispositivi di protezione individuale, ndr)”. Quindi Fontana sa che l’azienda di cognato e moglie può fornire la merce, allora introvabile, e si è offerta di procurarla alla Regione (e meno male, perché a lui non è venuto in mente di chiederla). Ma non raccomanda al cognato, alla moglie e all’agenzia regionale di fare tutto gratis, per non finire in conflitto d’interessi.
Anzi, l’agenzia regionale concorda con gli uomini di suo cognato (che in pieno lockdown in azienda non c’è e chissà dov’è) fatture per mezzo milione. E Fontana non ne sa niente, né come presidente della Regione né come marito né come cognato: Scajola gli fa un baffo. Non sa neppure che sta nascendo un clamoroso equivoco, perché la ditta di famiglia della sua signora vuol fare una mega-donazione alla sua Regione e quelli di Aria hanno capito di doverla pagare. In compenso sa che Armani vuole donare un milione di camici e lo ringrazia in varie conferenze stampa. Ma del gentile omaggio di Dama non dicono nulla né lui (che sostiene di non averlo saputo, almeno fino a ieri pomeriggio), né la società dei suoi parenti che, titolare del marchio di moda Paul&Shark, sarebbe interessata a far conoscere il suo beau geste gratuito.
Chi legge questa favoletta senza senso ne deduce che l’appalto da mezzo milione andava bene a tutti finché Report non l’ha scoperto. Poi s’è tramutato in donazione e le fatture in errore da “rettificare” ex post, in una corsa precipitosa a nascondere le tracce che moltiplica i sospetti anziché dissiparli. Avete mai visto un tizio accusato di rubare che, per dimostrare di non aver rubato, restituisce il maltolto al proprietario? Peggio la toppa del buco. Ma è solo la prima perché ieri Fontana, anziché dimettersi seduta stante come avverrebbe in un paese civile, ha diffidato Rai e Report “dal trasmettere un servizio che non chiarisca in maniera inequivocabile come si sono svolti i fatti e la mia totale estraneità alla vicenda” (cioè che non affidi il servizio direttamente a lui). Ha annunciato querela al Fatto per aver pubblicato “fatti volutamente artefatti per raccontare una realtà che semplicemente non esiste”: cioè l’affidamento per 513mila euro a Dama siglato dall’agenzia della sua Regione e le note di credito emesse oltre un mese dopo dalla ditta di cognato& moglie per stornare le fatture. Poi, in serata su Facebook, ha smentito sia se stesso (affermando di sapere tutto ciò che prima negava di sapere), sia suo cognato: nessun errore da “rettificare”, ma un normale “ordine” per “forniture” di Dpi, partite il 17 aprile e “accompagnate attraverso regolare fattura stante alla base la volontà di donare il materiale alla Lombardia, tanto che prima del pagamento della fattura, è stata emessa nota di credito bloccando di fatto qualunque incasso” (peccato che le note di credito siano arrivate solo il 22 maggio, 36 giorni dopo l’inizio delle consegne, proprio quando Report iniziava a indagare). Ma forse Fontana voleva soltanto anticipare la sua linea di difesa su questa e altre sue mirabolanti imprese degli ultimi mesi: l’incapacità di intendere e volere.
Ed ora, cosa dirà l’esimio Sal-vini della Lega NORD?
Ci affidiamo al Sacro Cuore della Vergine Immacolata Maria. ….
Ok!
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Troppi ladri nel Bel Paese.
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Basta infangare la Lombardia proprio da parte di chi dovrebbe stare zitto..il Sud non ha niente da insegnare..vive a rimorchio da sempre
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Luciano de Crescenzo lo ribadiva, “siamo sempre meridionali di qualcuno”. Vivo in Nord Europa e la guardo un po’ cosi’ cosi’… Sa, quando si dice Lombardia, qui, si dice “il Paese dei morti”.
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Chissà perché non sono sorpreso.
Terremoti, pandemie, alluvioni, non c’è santo che tenga.
L’imperativo è fottere.
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Le sicurezze del “fatto”
https://www.ilcorrieredelgiorno.it/condannato-il-fatto-quotidiano-ed-i-suoi-giornalisti-diffamarono-niki-vendola/
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Mr. X ti conosciamo mascherina
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.
Se sei in grado di’ la tua e smettila di fare il cane da guardia al sito per rintuzzare tutti i post che alla causa fatto-grlillini-conte non piacciono . Alza il cubo e va a farti un giro che prendi un po’ d’aria .
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Mr. x forse lei non si accorge dell’ autogol del suo link. Il Fatto condannato perché Vendola ha detto quelle frasi vergognose, ma pubblicarle non andava bene in punta di diritto. Sto c… Io voglio sapere chi è Vendola e grazie al FQ che ce lo fa sapere (ma già bastava l’altra telefonata ai Riva in cui si congratulava per il pugno al giornalista). I politici hanno molti onori e dovrebbero avere anche molti oneri, tra cui quello di avere una decenza morale e non solo penale. Ecco la risposta che cercava. Ora torni pure a dire il Rosario con Salvini e qualche l’eterno riposo per i morti lombardi.
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Eh travaglio! Ha saltato le perle del lunedì per lanciare il nuovo scoop contro la Lombardia, dai la solita palata di fango, non caverete un ragno dal buco 🤭
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È tutto Falso , la Famiglia Fontana è una famiglia perbene: perché vogliono a tutti i costi far fuori Fontana e la Lombardia ? Travaglio sei pagato dallo stato ? Tutta invidia perché la Lombardia lavora tanto ? Volete impoverire l’Italia , mi spiace ma con la Lombardia non ci riuscirete mai , e vergognatevi . Di far lavorare al vostro giornale uno come Travaglio .hai ragione
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anch’io conosco la Famiglia Fontana, è una bella famiglia onesta, lavoratrice e riservata; ma non c’è nessun Attilio fra i componenti e non sono manco lombardi.
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Quale scoop d’Egitto, qui sareste pronti a negare di essere vivi pur di nascondere sotto il tappeto anche i morti. Comunque se Fontana lei non foste mai esistiti, non avremmo potuto confermare scientificamente, che ai leghisti è richiesto tutto, escluso il cervello. Mica c’è bisogno di Travaglio per divertirsi con voi. Davvero complimenti!..
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Ultima dichiarazione di fontana: non conosco mia sorella.
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Bella questa, grazie.
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Peggio di Fontana sono tutti coloro che negano l’evidenza per partito preso
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I leghisti non guardano report, se lo guardassero già altre volte avrebbero dovuto trarne le conseguenze.
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Paolapc, purtroppo l’ho sempre guardato invece e ti dirò di più, le loro inchiesta che sembravano delle bombe sono finite quasi tutte in fuffa
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Che vuol dire fuffa? Non sono magistrati che avviano indagini. C’è gente che dovrebbe avere il buon gusto di non muovere un dito o ritirarsi a vita privata se ha la fortuna di avere un marito/cognato che miracolosamente (visto il soggetto Fontana) è presidente di una regione. A me non interessa se hanno commesso reati, mi interessa che sono ingordi che certamente non pensano alla collettività. Ma se voi lombardi siete contenti tenetevelo, non tutti finiscono in galera come Formigoni, cosa che comunque per voi pare essere irrilevante, anzi, fa curriculum.
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Bravo! Infatti la mafia non esiste!
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Il sciaboletta di Giussano.
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@Paolabl
come la truffa dei 49 milioni della lega?
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@Paolabl
poichè sei della provincia bellunese, dovresti conoscere abbastanza bene quello scadalo del “Mose al cubo” che è la PEDEMONTANA VENETA una mangiatoia iniziata nel febbraio del 1990 quando viene inserita nel Piano Regionale dei Trasporti della Regione del Veneto e non ancora completata, molti la paragonano alla Salerno-Reggio Calabria de noialtri. Ma naturalmente viva Zaia, el mejo conducator de tuti.
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Adriano, i 46 milioni sono veri, la pedemontana a parte i soliti costi lievitati secondo me è utilissima e Zaia in Veneto presidente a vita (speriamo
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@Paolabl
neanche davanti all’evidenza, ciechi e sordi….a causa della Pedemontana i veneti dovranno pagare (cifre di adesso) i relativi debiti per 39 anni…per 95 km di autostrada in concessione, neanche fosse asfaltata d’oro.
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Ho una notizia per chi non capisce la differenza tra fare uno scoop (Report ) e riportarlo (FQ), e che scambia documenti ufficiali firmati e bollati per “fango”: siete degli analfabeti funzionali, o al massimo dei ritardati mentali. E se fingete solamente, è anche peggio.
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Certo, la pedemontana sarebbe utile se i cantieri non fossero stati sequestrati dalla GDF, visto che avrebbero voluto costruirla col Bostik e i Lego. A proposito, hanno raccolto i pezzi delle gallerie crollate o ci scappa un’altro morto. Speriamo per Venezia che Zaia faccia costruire anche un Mose 2.0 visto che la prima versione è solo una cagata galleggiante da oltre sette miliardi di Euro con allegata una valanga di arresti..Eh, certo che Zaia ne sa un casino; rispetto a Fontana è sicuramente un Genio. Pensa che livello questa classe dirigente verde prato.
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Jonny, ieri il FQ aveva tutta la prima pagina con l’ultimo attacco verso Fontana (sono due mesi che lo fanno), report lo faranno tra un pó e vedremo, stamattina mi sono letta una decina di articoli sulla vicenda, io ci vedo il NULLA, se non sarà cosi si vedrà
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Chiedo scusa, il commento era per Paolabl e non riesco a cancellarlo
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Paola bl. lei ci vede il nulla e mi pare ovvio, anche nella mia azienda funziona proprio allo stesso modo. Siccome mio padre è il Governatore della sardegna, a sua insaputa fatturo per 500,000 euro di camici , mascherine o altro. Poi però un mese dopo arriva un giornalista che fa domande sul perché mio padre abbia scelto proprio la mia azienda per questa operazione scatenando l’ipotesi piuttosto congrua di un ” piccolo ” conflitto di interesse. Magicamente emetto note di credito per tutte le fatture corrispondenti e racconto che la mia era una donazione una donazione, mio padre ovviamente non sapeva nulla… Sa che c’è signora Paola, non è tanto l’imbroglio da minchioni elaborato da Fontana quanto chi, in certe cose non scorge anomalie. Secondo lei Ruby, è o non è la nipote di Mubarak. Son due le cose :1) per lei imbrogliare è normale e fa parte della sua vita escogitare trucchi col denaro pubblico mentre sorride ai cittadini. 2) Il suo quoziente intellettivo le impedisce di ragionare su 2×2. In entrambi casi ne esce piuttosto male per non dire che è ridicola come una zebra che vorrebbe levarsi le strisce con la gomma da cancellare e pensa di esserci pure riuscita.
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Non mi venga a raccontare cos’è stato il caso Ruby perché quella schifezza me la ricordo benissimo, tra l’altro il fautore lo vedo ogni tanto in giro, detto questo io non mescolo mele con pere, questa è tutta un’altra cosa se avrò torto lo ammetterò
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Purtroppo Scajola con il “a mia insaputa” ha evitato di finire in galera. Logico che anche Fontana ci provi.
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Paola Bl: il mio era un esempio molto semplificato per farle capire, considerato il suo rifiuto volontario spero, a guardare l’immagine di una bassezza piuttosto manifesta, espressa con l’arte della mistificazione insista nelle circonvoluzioni dei cervelli verdi. E devo dire che lei è promettente, dovrebbe entrare in politica. Le concedo comunque che su una cosa ha ragione, lei non mescola le cose, finge di non vederle oppure le nasconde ed è anche pavida in quanto nonostante l’ evidenza, solo per partito preso non può esprimersi…Che tristezza recitare il ruolo delle vittime quand’anche si provi a difendere chi fa uso delle risorse pubbliche per se stesso. Non ammetterà mai la verità se nega ora.
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C’è gente che non vede nulla di male se Fontana vuole far comprare alla regione che amministra le mascherine da suo cognato.
Sarebbe anche un’opinione rispettabile se tale atteggiamento valesse per tutti. Invece sono convinto che se si scoprisse, tanto per fare un esempio a caso, che la Raggi avesse anche solo proposto di comprare il pane per il Comune da suo cognato panettiere, gli stessi sarebbero (giustamente), a flagellarsi in un sit-in permanente in piazza Montecitorio chiedendone le dimissioni.
Del resto non serve neanche inventarsi gli esempi, stiamo parlando della stessa gente che pretendeva le dimissioni di Bonafede per non si sa bene che cosa, ma di sicuro non per dei reati, mai nemmeno ipotizzati nella vicenda.
L’onestà intellettuale non sanno dove stia di casa, e va bene, ma almeno un minimo di dignità, eccheccazzo. Fontana può anche aver fatto cose egregie finora (però vorrei sapere quali, ma facciamo finta che le abbia fatte davvero e che non sia invece, come minimo, corresponsabile di una gestione emergenziale che ha prodotto disastri sanitari di livello mondiale), ma i fatti, adesso, dicono incontrovertibilmente che ha anche cercato di far guadagnare mezzo milione di soldi pubblici a suo cognato, la cosa è oltremodo evidente, dato che le carte portano la sua firma.
Il fatto che ci sia riuscito o meno è irrilevante, lo sarà solo per la magistratura, che ha il compito di ravvisare o meno eventuali reati in tale comportamento, ma il giudizio morale dei cittadini (lombardi e non solo) non ha certo bisogno di aspettare la cassazione nel 2035.
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