(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Siamo tutti distratti da problemi di sopravvivenza (anche se ormai ci siamo mitridatizzati a ingoiare 250 morti al giorno). Dunque certe notizie cadono nel vuoto. Perciò questa merita di essere sottolineata: l’altroieri i nostri Marco Lillo e Antonio Massari, che stanno leggendo le intercettazioni dell’inchiesta sul pm Luca Palamara, hanno fatto due scoop. Il primo sono gli imbarazzanti colloqui di un anno fa tra il pm indagato e il suo collega Fulvio Baldi, capo di gabinetto di Alfonso Bonafede al ministero della Giustizia, su come sistemare lì due magistrate vicine a Palamara, potente capocorrente di Unicost (che però restarono dov’erano). Nulla di illegale o di inusuale: ma imbarazzante sì, almeno per il braccio destro del ministro che voleva scardinare le correnti togate col sorteggio alle elezioni del Csm.
Il secondo riguarda la cena segreta organizzata il 25 settembre 2018 nella propria casa romana da Giuseppe Fanfani, avvocato aretino, allora consigliere uscente del Csm in quota Pd, molto legato a Renzi&Boschi, col solito Palamara e tre parlamentari turborenziani Pd: Luca Lotti (indagato per Consip), Cosimo Ferri (magistrato in aspettativa, già potente capocorrente di MI) e David Ermini (allora candidato alla vicepresidenza del Csm). Due giorni dopo l’allegro convivio, il deputato uscente Ermini viene eletto a sorpresa alla carica elettiva più alta dell’autogoverno dei magistrati (sopra di lui c’è solo il presidente di diritto Mattarella), grazie ai 13 voti delle correnti conservatrici MI (quella di Ferri) e Unicost (quella di Palamara), a quelli dei due capi della Cassazione, al suo e all’astensione di FI. Il tutto in barba alle raccomandazioni del capo dello Stato sull’indipendenza richiesta per quella carica, che avrebbero consigliato di eleggere l’altro candidato: il prof. Alberto M. Benedetti, giurista apolitico e apartitico indicato come laico dal M5S e sostenuto anche dai togati di Area, dai davighiani di AeI e dai leghisti (11 voti). Lo stesso giorno il Fatto rivela che la Procura di Perugia indaga su Palamara (ancora non iscritto), il quale si consola esultando su Whatsapp con Fanfani per aver piazzato Ermini con un sobrio “Godo!!!!!!! Insieme a te!!!!” (11 punti esclamativi).
Risultato dei due scoop. Ermini è sempre vicepresidente del Csm. Lotti è sempre deputato (ex?) renziano del Pd. Ferri è sempre magistrato in aspettativa e senatore renziano di Italia Viva. Baldi non è più capo di gabinetto di Bonafede, che l’ha dimissionato ieri. Dunque il 20 maggio i renziani minacciano di votare in Parlamento una mozione del centrodestra. Contro Lotti? Contro Ferri? Contro Ermini? No, contro Bonafede.
infosannio 
C’è una brillante locuzione romanesca mirante a esortare certi personaggi:
” ma annatevene un po’ aff… lo, brutti fiji de ‘na mig…ta”
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@ Pd Roma
Effettivamente lasciano solo questa scelta, perché l’altra è vietata dalla legge
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@Paolo Diamante
Il tuo nome, come mi ha fatto notare involontariamente FOS, è acronimo di PD.
Effettivamente, per come ragioni, l’acronimo ti si addice.
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Ma insomma sto Bonafede, questo Carneade di periferia, questo impostore dei sofismi legali, chi caxxo si crede di essere? Meno male che il 20 maggio lo butteranno fuori, come si merita, lo spazio che lascia verrà riempito dai veri professionisti del diritto, loro sì che si sono guadagnati la carriera con lo studio. Per fortuna che ci rimane la Corte Costituzionale esempio di incorruttibilità, probità, riservatezza, severità ed equilibrio, che non hanno mai ricercato la carriera.
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@ Adriano58
Ma dai ..non dire così !!!! Sii serio !!! Qualcuno, nel riconoscerti, può pensare che nello sfogo ci sia solo dell’ironia !!!
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La loggia è uguale per tutti.
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@Fabrizio
A quale loggia ti riferisci, quella di Unicost che ha piazzato ai vertici del ministero della giustizia i suoi uomini, quelli che ha nominato Bonafede?
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Andrea mi riferisco alla loggia che gestisce più o meno nell’ombra praticamente tutte le nomine più importanti politiche, amministrative, giudiziarie, burocratiche … e a cascata indirettamente anche tutte le altre fino agli usceri.
Bonafede è caduto due volte su nomine fatte, e aspetto spiegazioni, ma fino a prova contraria (tipo intercettazioni che lo inchidano anche lui) voglio credere che si sia sbagliato in buona fede, o più probabilmente che lo abbiano mal consigliato, o più probabilmente ancora che, governando in tandem con pezzi di casta possa ottenere solo una minima parte di quello che vorrebbe e avere una gola simile a una galleria per gli squadroni di rospi che deve ingoiare.
Non penso che Bonafede abbia messo volontariamente dei pezzi di merda in posizioni chiave.
Se verrà fuori che è così mi sarò sbagliato e sarò deluso.
A me piacerebbe che non facessero compromessi, ma temo che con quella linea non riuscirebbero a stare in sella 20 secondi, e che cadendo da cavallo subito non potrebbero ottenere nulla di nulla (c’è il governotecnico della casta unita che aspetta fuori dalla porta da due anni), mentre invece con la linea attuale, abbiamo visto passsare il solito treno di cose brutte che passano da decenni, ma in mezzo, e neppure troppo raramente, piccoli sprazzi di luce, roba che non credevo sarebbero riusciti a realizzare, e siccome non me lo aspettavo, per ora mi accontento e accetto scivolate a volte anche inevitabili.
Raddrizzare questo paese marcio è un’impresa titanica, e farlo con tutte le posizioni chiave che ti remano contro è se possibile ancora più difficile, specialmente se un pubblico manipolato ti fischia e tira gli ortaggi in continuazione.
Io per ora ho una piccola parte di quello che vorrei, ma rispetto allo zero degli ultimi decenni mi sembra un mezzo miracolo.
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Quindi ricapitolando:
– Come capo di gabinetto Bonafede poteva scegliere Davigo (si faceva il suo nome negli ambienti pentastellati) e a scelto l’amico di Palamara, Fulvio Baldi (chiamato confidenzialmente dal Palamara “Fulvietto”).
– Come capo del Dap poteva scegliere Di Matteo ma poi ha preferito scegliere, last minute, l’amico di Fulvietto, ovvero Basentini.
Tutti membri della corrente Unicost che intrallazza a destra e a manca, corrente di cui Palamara ne è il “potente capo”.
So’ soddisfazioni!
“E allora il PD”?
Gli articoli di Travaglio oramai si possono sintetizzare così, basta eventualmente sostituire PD con il nome di altro partito.
Gomez a “Sono le venti” ci ha tenuto a precisare che l’inchiesta è partita dal sito che di cui lui è direttore. Come a prendere le distanze da certe eccessive minimizzazioni della versione cartacea.
Travaglio, quello di oggi è il primo vaffanculo che ti becchi dopo tanti anni in cui ti ho sempre letto con piacere, anche quando dissentivo.
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Vedo che come spesso ti capita non hai capito.
L’editoriale verte sul fatto che Bonafede ha reagito in un modo ad una notizia grave.
Gli altri invece reagiscono come sempre, vale a dire facendo i vaghi.
E lo dimostrano anche i loro rispettivi giornali che sta notizia non l’hanno proprio data.
E se la proposta a Davigo l’avesse fatta ma sia stata rifiutata?
E se non l’avesse fatta perchè non voleva che su Davigo rimanesse l’etichetta del grillino che in questo paese ormai è sinonimo di cretino?
Ricordo o informo se non lo sai, che il Fulvietto dopo i fatti dell’inchiesta sul CSM, fece vedere, evidentemente su richiesta del ministro, le chat tra lui e Palamara.
Che evidentemente sembravano innocue.
Ma le chat non sono conversazioni telefoniche.
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A questa tua paccottiglia di argomentazioni dovrei replicare con lungo post, punto per punto. Tempo perso.
Le nomine a capo di Gabinetto e a capo del Dap sono di Bonafede, e sono due pessime nomine: Fulvio Baldi (detto Fulvietto dall’amico Palamara) e Basentini (amico di Fulvietto).
Ma a definirle pessime non è solo la provenienza ma è anche il loro pessimo comportamento.
Ma se ora questo genere di nomine vi piacciono, pazienza, se ne prende atto.
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come siano andate realmente le cose, lo sanno solo i protagonisti. Certo è, che l’attuale ministro per attivare alcune leggi di civiltà ha dovuto imporre tutto il peso parlamentare del movimemento, in cambio di cosa lo sanno solo loro. Un’altra cosa incontrovertibile è che è la seconda nomina che toppa clamorosamente, o non è capace di giudicare le persone o gliele hanno “vivamente consigliate”, solo lui lo può dire, il resto è pretestuoso oppure illazioni.
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Aho tu sarai pure tanto sveglio e tutti gli altri so fessi.
Ma io nella vita ho sbagliato a giudicare amici,amiche e persino parenti.
Provate a pensare un pò una nomina sulla base di curriculum indiscutibili.
Stessa storia con la Raggi tutti a dire che Lanzalone era un mascalzone ma solo dopo però,
Un intero sistema mediatico con uomini e mezzi che si era messo li a fare le pulci non se ne era accorto.
Ma il punto è un che Travaglio oggi non difende Bonafede o Conte ma ancora una volta sottolinea l’ipocrisia degli altri,
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La frase di @adriano58 “l’attuale ministro per attivare alcune leggi di civiltà ha dovuto imporre tutto il peso parlamentare del movimento” secondo me è la lettura migliore per comprendere, o giustificare se piace di più, il comportamento di Bonafede
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