(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Ho sempre invidiato i colleghi arruolati nelle varie “task force anti-fake news” dell’Ue, di Facebook e del governo. Non foss’altro che per il molto tempo libero che si ritrovano. Chissà come passano le giornate, se si divertono e quali avanzatissimi strumenti tecnologico-investigativi adottano per stanare i sovversivi, perlopiù al soldo di Putin, che truccano elezioni e referendum in tutto il mondo sparando bufale a raffica nascosti dietro un nickname. Non vorrei fare il delatore, ma i nostri simpatici ghostbusters potrebbero iniziare da un caso facile facile di fake news alla enne potenza che ha il pregio dell’evidenza, privo di enigmatici pseudonimi, linguaggi cifrati e server caraibici: esce da tre giorni sulla prima pagina di Repubblica, che annovera – se non vado errato – alcuni fra i più sagaci segugi anti-fake news. Funziona così. Il primo giorno si attribuiscono a un ministro decisioni altrui e intenzioni mai dette né pensate. Il secondo, siccome il ministro annuncia le sue vere intenzioni anziché quelle mai dette né pensate, si dice che ci ha ripensato. Il terzo, siccome il ministro prepara un decreto in base alle sue vere intenzioni anziché a quelle mai dette né pensate, si dice che è stato sconfitto.
Com’è noto, circa 200 giudici di sorveglianza scarcerano quasi 400 mafiosi o presunti tali (di cui 4 al 41-bis) a causa o con la scusa della pandemia. Il ministero della Giustizia non c’entra nulla perché i governi, fortunatamente, non possono né arrestare né scarcerare tizio o caio, a meno che non varino norme generali in tal senso (valide per tutti). E non è questo il caso: l’unica norma varata dal ministro in materia di detenuti e Covid è quella del dl Cura Italia che vieta di applicare ai condannati per mafia la Svuotacarceri Alfano del 2010 (domiciliari a chi deve scontare meno di 18 mesi in carcere). Ma quei 200 giudici di sorveglianza mandano a casa quasi 400 mafiosi o presunti tali (non tutti sono condannati definitivi) perché, in base ad altre norme, li ritengono più al sicuro fuori che dentro (i dati su morti e contagi dentro e fuori dal carcere dimostrano l’opposto). La vulgata vuole che siano spinti a farlo da una circolare del Dap del 21 marzo, che però non parla mai di scarcerazioni: chiede solo informazioni sulla salute dei detenuti più anziani e gravemente malati, infatti nessun giudice la cita nelle ordinanze di scarcerazione. Il ministro, pur contrario a queste, non può commentarle né ribaltarle per legge (violerebbe la separazione dei poteri e l’indipendenza della magistratura, facendo rivoltare nella tomba da Tocqueville a Montesquieu).

Dunque, non potendo fare tutto, fa tutto quel che può. In un primo decreto impone che, prima di decidere sulle istanze di scarcerazione di un condannato o sospettato di mafia, i giudici di sorveglianza ascoltino il parere delle Procure antimafia (nazionale e distrettuali). E il 6 maggio, alla Camera, ne annuncia un secondo “che permetta ai giudici, alla luce del nuovo quadro sanitario, di rivalutare l’attuale persistenza dei presupposti per le scarcerazioni dei detenuti in alta sicurezza e al 41-bis”. I quali dunque dovranno tornare al Tribunale di sorveglianza perché la loro situazione sia rivalutata alla luce di un rischio Covid molto più blando di quando furono scarcerati. Poi, si capisce, a decidere sarà sempre il giudice, non il ministro. Titolo del sito di Repubblica : “Bonafede contro le scarcerazioni: ‘Rimando dentro tutti i boss’”. Fake news semplice. L’indomani, sul cartaceo, fake news al quadrato: “Boss, Bonafede ci ripensa”. Rispetto a cosa ci ripensi, non è dato sapere: a meno che non si pensi che sia stato Bonafede a scarcerare i boss e ora, pentito, li voglia riarrestare. Che è proprio ciò che non può fare, ma che Repubblica vuole far credere. Ieri, terzo giorno, fake news alla terza: “La sconfitta di Bonafede. Voleva subito un decreto per riportare in cella i boss, ma incassa solo un debole compromesso”. Cioè incassa ciò che aveva chiesto fin dal primo giorno alla Camera: ma il suo successo diventa una débâcle.
Ma, una volta attivato, il distributore automatico di fake news può produrne quante se ne vuole. Fake news alla quarta: “Carceri, decreto più leggero. Sul rientro dei mafiosi decideranno i giudici” (come Bonafede aveva detto alla Camera). Fake news alla quinta: “Il ministro fallisce l’obiettivo. Attaccato anche nel governo” (dove invece sono stranamente tutti d’accordo). Fake news alla sesta: “Il pasticciaccio di via Arenula” (di Stefano Folli, il giureconsulto che sta al diritto come Monica Bellucci sta alla virilità). Intanto, sempre su Repubblica, il direttore Sambuca Molinari ipotizza dietro le scarcerazioni ”una trattativa fra i boss e lo Stato” e accusa non i giudici, ma “il governo e il ministero”, mentre Roberto Saviano elogia “i magistrati (che) hanno agito nel rispetto del diritto e… realizzato l’atto antimafia più potente. Garantire la salute del detenuto, di qualunque detenuto, dall’ex boss al 41-bis al detenuto ignoto, è fondamentale”. Quindi, ricapitolando. Quando si criticano le scarcerazioni, è tutta colpa di Bonafede. Quando si elogiano le scarcerazioni, è tutto merito dei giudici. Fake news alla settima. E le task force che fanno, dormono?
Finalmente dal Falso quotidiano oltre al solito malmostoso editoriale del direttorino comincia a trapelare qualche brandello di verità
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/05/08/i-punti-che-deve-chiarire-il-ministro-della-giustizia/5795190/?utm_medium=Social&utm_source=Facebook#Echobox=1588927743
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Si Adele, l’articolo di Lillo ristabilisce un po’ d’equilibrio nel quotidiano, troppo sbilanciato in difesa di Bonafede.
Ma proprio per questo eviterei di chiamarlo Falso, in quale giornale del mondo trovi l’articolo di un vicedirettore in totale controtendenza rispetto a quello del direttore?
Travaglio anche in questo editoriale minimizza gli errori del Dap, come se non lo avesse nominato da Bonafede, come se non avesse commesso degli errori, come se le scarcerazione fossero dipese solo ed esclusivamente dal giudice di sorveglianza. Lillo invece sottolinea quegli errori, quindi critica fortemente la scelta di Bonafede, definendo TUTTO IL RESTO CHIACCHIERE!
Tra l’altro pare che la scelta di Bonafede fosse dettata non da pressioni politiche, a quelle mafiose non ho mai creduto, ma dal classico CLIENTELISMO di una scelta immeritocratica. E questo è ancora più grave perché dimostra nel ministro una scarsa ETICA nella gestione della cosa pubblica.
Un giorno Tavaglio ci spiegherà, tanto per dirne una, per quale motivo i boss ed i loro avvocati hanno gioito per il contenuto della circolare.
Un atteggiamento che da lui non mi sarei aspettato.
Se ne pentirà quando capirà che ai grillini di Travaglio non frega un cazzo, per loro un buon giornalista è un giornalista che parla bene di loro. Punto.
Hanno una concezione della libertà di stampa alla Putin. E fanno ridere le loro lamentele sulla stampa asservita. Sono le lamentele di chi si dispiace che non sia asservita a loro.
Ma l’alternativa qual è?
È questa la drammatica situazione in cui si trova il Paese. Il più pulito c’ha la rogna!
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Ex Andrea continui a menarla con gli errori del DAP, giusto ma nella faccenda intera cosa contano? Il DAP È responsabile logistico delle carceri italiane, non libera nessuno!!!! Se io mi butto dal pozzo, tu che fai, mi vieni dietro? La scarcerazione dipende dalla firma del giudice di sorveglianza!!!!! No dalle direttive del DAP!! QUESTE sono errate, per te macroscopicamente errate, che non possono essere attribuite se non solo alla malafede, Bene, Brasentini se ne vada a casa. Certo il ministro può avere sbagliato, quando dimatteo è tornato con il si, doveva assecondarlo, maradona non si mette in panchina, però amen, il magistrato scusami non può andare in tv e dire senza portare nessuna prova che qualcuno ha convinto il ministro!!!!! Cosa centrano i 5s e bonafede???? Uno ha fatto il cura italia che è chiarissimo: arresti domiciliari per meno di 18 mesi rimasti, problemi di salute, no mafiosi al 41 bis. Poi se a sassari non c’è ospedale all’altezza è colpa del ministro? Dai su, non vedi il pagliaio e ti attacchi allo spillo!!
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Ok Fabio, il tuo punto di vista mi sembra più equilibrato.
Ti faccio però notare che se il “DAP è responsabile logistico delle carceri italiane” ha la responsabilità di indicare al giudice di sorveglianza il carcere idoneo per ogni detenuto. Non era così difficile. Ti sei chiesto quale è stato il motivo di questa omissione che non puoi certo considerarla “microscopica”.
Perché se l’errore è grave, anche la scelta di Basentini (Di Matteo a parte) è grave.
“Bene, Basentini se ne vada a casa. Certo il ministro può avere sbagliato, quando Di Matteo è tornato con il si, doveva assecondarlo, Maradona non si mette in panchina”
E’ proprio quello che mi aspetto si riconosca, solo allora si potrà utilizzare la parola AMEN!
“il magistrato scusami non può andare in tv e dire senza portare nessuna prova che qualcuno ha convinto il ministro!”
Non ha detto questo in TV! In TV Di Matteo ha solo raccontato dei fatti che certo non mettono in buona luce il ministro ma sempre di FATTI si tratta. Di Matteo in TV non ha espresso una sola opinione! Se diamo al termine “opinione” il suo corretto significato.
Successivamente è intervenuto rilasciando una intervista ad un quotidiano, precisando che temeva ci fossero stati dei condizionamenti POLITICI e non MAFIOSI! E lo ha fatto proprio per difendere Bonafede da chi incominciava ad ipotizzare condizionamenti MAFIOSI, travisando le sue parole.
Ma che i boss fossero preoccupati dalla nomina di Di Matteo è un fatto.
Ora, tornando nel campo delle “opinioni”: secondo te se al posto di Basentini ci fosse stato Di Matteo, quei mafiosi sarebbero usciti? Rispondimi sinceramente.
“Uno ha fatto il cura italia che è chiarissimo: arresti domiciliari per meno di 18 mesi rimasti, problemi di salute, no mafiosi al 41 bis”
Certo, infatti il decreto Cura Italia non c’entra una mazza, Salvini dimostra di non capire un cazzo!
“Poi se a Sassari non c’è ospedale all’altezza è colpa del ministro?”
No, ma è colpa del capo del DAP (nominato dal ministro) non aver indicato al giudice di sorveglianza (nonostante i ripetuti solleciti di quest’ultimo) un carcere adeguato, tipo Roma, Pisa, Milano….
Era facile ma non è stato fatto!
Io non posso essere sospettato di ostilità a prescindere nei confronti di Bonafede, non si contano i miei commenti passati in suo favore. L’ho sempre apprezzato. Non sono un salviniano,o un meloniano o un berlusconiano, non lo sono mai stato, neanche di striscio. Ma a piace vedere le cose per quello che sono.
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Leggo adesso e scusa l’ora exandrea, rireplico, il cura italia che dici non centra niente, per me invece è fondamentale: chi ha responsabilità pubbliche deve parlare coi fatti, carta canta non con interviste. E bonafede alle accuse di essersi prostato alla mafia( che qualcuno può pensare: calo nei sondaggi, possibilità di prossime elezioni, per risalire devi venire a patti con la mafia se vuoi voti e andare contro immigrati, vedi Crimi-Bellanova,) lui ha fatto cantare la carta.
Caso Basentini, mettiti nei suoi panni: contemporaneamente in questi mesi ci sono più carceri in ribellione!, puro caso o unica mente e che mente!!!!! Il progetto può essere partito da studi legali? Da lobby politiche? Basentini deve indagare, contemporaneamente arrivano richieste do trasferimenti, che fare? Dove spostarli? Tutto casuale ribellione carceri e richieste al dap? Io non credo, ed infatti( almeno 376 sono usciti) contemporaneamente più di 200 giudici di sorveglianza hanno mandato agli arresti domiciliari!!! Tutto casuale? Pensavano che 41 bis fosse una bretella autostradale e non codice di massima pericolosità? Basentini è scarso? Uno se è scarso, non lo è dopo 2 anni o sei scarso o non lo sei. Certo tutto contemporaneamente, ribellione di vari carceri sparsi per italia e richieste di arresti domiciliari possono mandare in tilt anche una brava persona, sei sicuro che dimatteo non avesse sbagliato nei suoi panni? Basentini può aver temporeggiato, forse non si aspettava che più di 200 giudici agissero in quel modo( certo che se giudichi Basentini scelta immeritata, che dire del giudice di sorveglianza che manda a casa Zagaria!!!!! Dove sta il merito!! Ragazzi questi gestiscono la giustizia, alleluja!!!!!! Basentini si è dimesso e il ministro vuole far parlare nuovamente la carta. Di matteo invece è membro del csm!!!!!!!!!! Deve far parlare i suoi atti e non la bocca… Perché 2 anni fa non è intervenuto?? Poteva dire male di Basentini, del ministro? Invece secondo me tra persone serie nel dibattito tra loro ha accettato il discorso del ministro ed amen, oggi per me si è dimostrato permaloso, saluti
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Finalmente dal Falso quotidiano oltre al solito malmostoso editoriale del direttorino comincia a trapelare qualche brandello di verità
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/05/08/i-punti-che-deve-chiarire-il-ministro-della-giustizia/5795190/?utm_medium=Social&utm_source=Facebook#Echobox=1588927743
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Il problema essenziale è che nessuno mastica di giustizia nel vero senso della parola e che Travaglio può finché vuole spiegare la verità! Purtroppo c è una stampa avversa che è ahinoi onnipresente e continua a martellate a cercare di convincerci che Bonafede deve dimettersi vuole dire che anche Travaglio con il suo scellerato appoggio al pd è riuscito a generare un mostro e la scissione dei 5 stelle! Un vero peccato voler seguire una ideologia col c . degli altri ! Venire dall unità non da molto credito a lui e ai compagnucci di fazione! Quel dommage! Era un partito che voi della stampa indipendente dovevate sostenere , non indirizzare verso la sinistra ! Sono molto delusa , non voterò mai piu come facevo da 30 anni
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Venire dall’Unità?
È così che definisci il percorso professionale di Travaglio?
In questo cazzo di spazio leggo solo deliri da un po’ di tempo a questa parte.
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Le “figure” limite” di Eugenio Scalfari. I diversamente Sambuca, il seguito ne sono degni e Folli. Peccato.
( un ricordo affettuoso al Giurista Franco Cordero.)
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Elena e adele l’ora d’aria è scaduta, per 6 mesi ritiro assoluto in un eremo, lasciate stare, i campi chiamano e i trattori sono molto insofferenti
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Il giornale di Molinari riesce persino a battere il Giornale o Libero non solo quanto a fake news ma a schizofrenia della comunicazione: tutto ciò in base agli opportunistici diktat del gruppo GEDI, nelle mani dei diversamente Agnelli.
Non si capisce però come si possa credere che ci sia ancora in giro qualche lettore così sprovveduto da recarsi in edicola al mattino per pagare la sua immodica quantità di disinformazione. Persino il suo storico proprietario De Benedetti ha smesso di comprare Repubblica e si è deciso sulla soglia dei 90 anni a fondare un altro giornale: evidentemente lo stress che si prova ogni giorno dalla sua lettura deve risultare insopportabile anche a chi ha considerato da sempre il suo impegno editoriale esclusivamente al servizio dei propri affari.
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Adele a me sembra che tu sei fra quelli che in italia, grazie ad un analfabetismo di ritorno, ha difficolta di comprendere quello che legge. Ora provo a spiegartelo velocemente forse ci arrivi. L’articolo di Travaglio parla della separazione tra ORDINE GIURIDICO E ORDINE POLITICO, mentre nell’articolo di Marco Lillo si parla della carica al Dap non concessa a Di Matteo.
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Fa tutto parte della stessa vicenda, visto che non sei un analfabeta di ritorno (ma visto che ci siano, pure d’andata) avresti dovuto capirlo.
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caro Exandrea, la vicenda non è la stessa, una è di 2 anni fa ed è collegata alla non nomina di Di Mateeo al Dap. La seconda e di qualche mese fa e riguarda la scarcerazione di alcuni boss.
Tutte e due vicende veramente ridicole e surreali.
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Schema:
1) attacchi un ministro particolarmente scomodo, che intralcia le mafie o gli affari delle mafie, con una campagna di bullismo mediatico, usando tutte le fonti di informazione principali, che pazientemente negli anni ti sei comprato
2) quando l’opinione pubblica è ammorbidita ne chiedi le dimissioni dall’opposizione, assicurandoti che non venga difeso dagli alleati di governo (che pazientemente negli anni ti sei comprato)
3) ci metti qualcuno ricattabile della casta, tipo la demicheli (che pazientemente negli anni ti sei comprato)
4) ricominci a fare affaroni mafiosi
… e tutti vissero infelici e scontenti, tranne le mafie, che stappano e brindano h24.
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@fabrizio castellana
Non cambierei una virgola del tuo commento.
Il detto popolare recita: “Le bugie hanno le gambe corte”, ma in Italia le bugie sono come i millepiedi: anche se corte le gambe sono talmente tante che riescono comunque a portare l’orrido insetto dappertutto.
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Hai ragione, questo che tu scrivi è vero, un piano di chi con la mafia ci ha sempre convissuto allegramente.
Ma molti di quelli che hanno criticato Bonafede per la scelta di Basentini e per non essere intervento in tempo sull’operato del capo del DAP, non lo auspicano affatto!
Tendete a mettere nello stesso calderone dei collusi con la mafia o coi poteri forti o con gli idioti che non capisco (analfabeti funzionali), con un pressappochismo insopportabile, chiunque avanzi delle critiche a Bonafede.
E gli attacchi davvero meschini a Di Matteo ne sono una conferma.
Tendete ad escludere che si possa criticare Bonafede per amor di verità, per l’esigenza di essere obiettivi nella valutazione dell’operato di un politico o di una forza politica.
Per me Bonafede ha fatto una cazzata enorme nel non nominare Di Matteo ma ancor di più nel nominare Basentini. Perché se al posto di Basentini avesse scelto una persona capace, il problema non ci sarebbe neanche stato.
La mancata nomina di Di Matteo ha assunto un certo peso solo dopo gli errori pacchiani di Basentini.
E questo il punto.
Ed ora, se quanto affermato da Lillo è vero, si scopre che la nomina di Basentini (e lo sgarbo a Di Matteo ma non solo a lui, a tutti quelli che avrebbero voluto di Matteo a capo del DAP) è stata fatta non per ragioni legate ad equilibri politici (motivazione accettabile perché la politica è l’arte del possibile) ma per ragioni puramente clientelari e immeritocratiche.
Poi quello che tu temi lo temo anche io, ed è per questo che non auspico le dimissioni di Bonafede (che credo possa fare in futuro più di quanto abbia già fatto in passato) ma negare sistematicamente le sue responsabilità in questa storia non fa altro che alimentare le polemiche.
Cioè le polemiche sono alimentate proprio da chi vorrebbe sopirle negando i fatti.
Perché attribuire tutte le colpe ai giudici si sorveglianza vuol dire utilizzare una coperta così corta che mentre tenti di coprire i piedi ti si scopre anche il culo.
Ciao
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Questo mio commento era di risposta a Fabrizio
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Io sto ancora aspettando il chiarimento della questione, sia dalla parte di Bonafede che per ora ha risposto vagamente, sia da parte di Di Matteo, che rischia di far saltare il ministro per ritrovarsene uno mafiofilo.
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