(Luisella Costamagna) – Che bello poter tornare presto alla normalità! Sarà una crisi drammatica, dovremo tutti rimboccarci le maniche, ma l’uscita dall’isolamento forzato ha un’indubbia serie di vantaggi, che vanno oltre il parrucchiere, la manicure, l’aperitivo con gli amici, la corsetta al parco, la cena al ristorante…
Potremo dire addio ai latrati dai balconi delle 18 in punto, alla musica a palla e alle stecche di chi ha voluto approfittare delle nostre prigioni domestiche per spaccarci i timpani.

Potremo dire addio ai vip, giornalisti, morti di fama (spesso le tre cose vanno insieme), che ci hanno riversato addosso le loro dissenterie verbali domestiche in diretta social, pensando fossero di qualche interesse. Fingevano di riempire le nostre giornate, solo per riempire le loro. Ora basta: tornino in analisi e magari uniscano alla psicoterapia un po’ di sano lavoro manuale, chessò, il montaggio di uno Strmpöt Ikea, così rinfrescano anche lo scialbo arredamento del soggiorno.
Potremo dire addio agli “esperti”, che ancora una volta ci hanno dimostrato – dicendo tutto e il contrario di tutto – che la medicina NON è una scienza esatta: si procede per approssimazioni e tentativi. Generosi, preziosi, ma pur sempre tentativi di afferrare l’ignoto. Quanto ai virologi, ai quali affidiamo la nostra vita attuale, invito a salutarli con il breve ritratto che David Quammen traccia di uno di loro, Frank MacFarlane Burnet: “completò gli studi in medicina, ma si accorse di non provare nessuna empatia per i pazienti, dunque si trasferì a Londra per prendere un dottorato in virologia”.
Ma potremo davvero dire addio ai prof. Burioni, Pregliasco, Rezza, Ricciardi, Lopalco, Galli… o sarà solo un arrivederci alle prossime elezioni in cui saranno candidati?
Potremo dire addio anche agli “esperti” di economia: ex ministri ed imprenditori (Passera, Siniscalco, Tremonti, Padoan, Montezemolo, Marzotto, Della Valle, Briatore…) che, complice il nefasto Skype da Covid-19, sono tornati alla ribalta, in un mix tra Anima Mia e Meteore, per darci lezioni (e darle al governo) sulla ripresa. Manco ci fossimo dimenticati quanto loro hanno già fatto per il Paese… Non è che stiamo entrando nella Fase, più che del “ri-partire”, del “ri-spartire”?
Potremo dire addio alle task force, tanto non ci sono donne, né imprenditori, né insegnanti e pensano solo alle loro task. L’unica che davvero potrebbe funzionare è quella contro le fake news: e se scoprisse che le altre sono solo bufale?
Potremo dire addio alla finzione da talk tv “sono in onda senza trucco e parrucco perché devo garantire la copertura delle notizie”, “perché mi preoccupo degli altri e non voglio metterli a rischio contagio”, “perché fa tanto pandemia”… anche quando trucco e parrucco ci sono e i conduttori in questione hanno sfiancato i vertici aziendali: “se non mi fate restare in diretta con speciali su speciali (poco speciali, ndr) faccio un casino”.
Potremo dire addio all’ipocrisia dello “scusa sono bloccato in casa”, “mi spiace non possiamo vederci”, “ho problemi di wi-fi”… e o aggrapparci all’altra scappatoia del “sono in giro per commissioni”, “ho una riunione” o dire fieramente e convintamente “non mi va”.
Potremo dire addio alle polemiche sui dati, i tamponi, i morti, i contagiati, le zone rosse, i centri anziani, le regioni, il governo e occuparci finalmente… dei capelli della Botteri! Finalmente, questioni serie! Ops, a parte quest’ultima cosa, ben venga la fase2 e pure la 3, 4, 5. Se ci arriviamo.
Ottimo commento fuori dai denti ! Me gusta!
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Analisi, in aggiunta a che!
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