(repubblica.it) – “Il suo intervento, presidente Conte, esige risposte in nome della libertà e della verità: gli italiani per l’emergenza sanitaria sono in uno stato che ricorda gli arresti domiciliari. Non ne usciamo con un paternalismo populista o una visione priva di politica. Nessuno le ha chiesto di riaprire tutto, abbiamo chiesto riaperture con gradualità e proporzionalità”.

Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi nel suo intervento in aula al Senato dopo l’informativa del premier Giuseppe Conte. E’ quello che fonti di Italia Viva presentano come un ultimo appello, un vero e proprio ultimatum, al presidente del Consiglio.

Del resto Renzi è stato molto diretto: “Glielo diciamo in faccia: siamo a un bivio. E’ stato bravo a rassicurare gli italiani, è stato molto bravo. Il punto però è che nella fase 2 della politica non basta giocare su paura e preoccupazione. C’è una ricostruzione da fare che è devastante e richiederà visione e scelte coraggiose. Dia un occhio in più ai dati dell’Istat o noi non saremo al suo fianco. Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia viva”, dice l’ex premier. “Non abbiamo negato i pieni poteri a Salvini per darli ad altri”.

Poco dopo il premier Giuseppe Conte gli ha risposto:  “Quale ultimatum? Renzi ha chiesto di fare politica? E’  quello che stiamo facendo, quindi non c’è nessun ultimatum”. “Quindi la maggioranza esiste ancora?”, gli è stato chiesto. “Sì”, risponde il presidente del Consiglio prima di uscire dal Senato.