(di Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Gioco di società. Indovinate, fra queste 10 notizie, qual è quella inventata per farci quattro risate.
1. Un simpatico giudice di sorveglianza di Milano, siccome le prigioni italiane, e tantopiù quelle del 41-bis, sono il luogo più sicuro al mondo contro il Coronavirus (1 morto in tre mesi su 60mila detenuti), scarcera il boss Francesco Bonura autorizzandolo a girovagare fuori Palermo per matrimoni, funerali, banchetti pasquali e natalizi, facendosi scudo del ministero della Giustizia che però dice l’opposto: nessun mafioso o altro delinquente pericoloso deve uscire (anche perché fuori si rischia il contagio molto più che dentro). Così ora chi stava al 41-bis è fuori e chi era fuori sta al 41-bis.
2. Vittorio Feltri dichiara in tv che i meridionali “non soffrono di complessi di inferiorità: in molti casi sono inferiori”. Intanto pubblica in prima pagina l’editoriale quotidiano di Paolo Becchi, ma gli affianca un commento che lo definisce “incomprensibile” per “i lettori, i quali difficilmente arriveranno a leggere fino in fondo”, “di una noia più mortale del Covid”, insomma “solo dei cretini come noi possono ospitare un pistolotto quale quello che ci infliggi”. E sono soddisfazioni, per entrambi.
3. Su Italia1 (Mediaset) le Iene danno la caccia al temibile viceministro della Sanità Pierpaolo Sileri e alla moglie Giada Nurry, accusandoli di conflitto d’interessi perché la signora è nientemeno che impiegata in un’azienda fornitrice di mascherine (che è come accusare le Iene di aver frodato il fisco o corrotto Metta, Mills e De Gregorio). Per mancanza di tempo, è stato di nuovo rinviato il servizio delle Iene, pronto da 26 anni, sui conflitti d’interessi di un noto miliardario pregiudicato per frode, pluriprescritto e amico di mafiosi sceso in campo nel ’94 per farsi gli affari suoi, che stipendia le Iene.
4. Attilio Fontana, celebre per aver annunciato che il 4 maggio la sua Regione uscirà da sola dal lockdown con “la via lombarda per la libertà che passa dalle quattro D”, intima a Conte di non fare ciò che, diversamente da Fontana, mai aveva pensato di fare: “No a riaperture su base regionale, monche e zoppe, che non consentirebbero un equilibrato sviluppo alle regioni che aprono”. Guai se Conte desse retta a Fontana, dice Fontana.
5. Ieri le destre e i loro giornali ci avevano quasi convinti di essere in piena dittatura del Duce Conte: “Qui sta nascendo un nuovo dispotismo e sarà peggiore di quelli del passato” (Giorgio Agamben, Verità), “Quante leggi fascistissime: sembra il 1925” (Libero), “Nessuno parla delle libertà violate” (Giornale).
Poi, sempre ieri, la cocente delusione: “Conte Godot, le scelte non arrivano” (Giornale), “Conte parla tanto per non dire nulla”, “in stato confusionale” (Verità), “Conte cala le brache” (Libero). Primo caso di dittatore-re travicello indeciso a tutto. Peccato.
6. Nuova, meritoria campagna del Riformista, dopo quelle per non processare il suo editore Alfredo Romeo, assolvere tutti gli imputati del pianeta, scarcerare tutti i detenuti dell’orbe terracqueo, non arrestarne mai più, e scongiurare la nomina di una pericolosa incensurata alla presidenza Eni. Testuale: “Chiedere di abolire il carcere è un obbligo. Deve farlo ogni politico contrario a questa brutalità, a costo di giocarsi anche l’ultimo voto”. E, si capisce, di assicurarsi quelli di chi sta dentro e vuol uscire e di chi sta fuori e non vuol entrare.
7. Siccome il Mes prevede condizionalità giugulatorie per gli Stati che lo chiedono (vedi Grecia) e nessuno sa ancora se il “nuovo Mes sanitario” ne avrà, Conte dice che l’Italia non è interessata, almeno finché non saranno escluse tutte le condizionalità. Dunque i giornaloni titolano: “Conte apre al Mes”. E i migliori patrioti, dal trio Giavazzi-Alesina-Franco (Corriere) al duo Sorgi-Stefanini (Stampa) a Cappellini (Repubblica), raccomandano a Conte di impiccarci al Mes per fare dispetto a Di Maio. Cioè di arrendersi a Olanda e Germania prim’ancora di combattere al Consiglio Ue. E poi, possibilmente, di tagliarsi le palle per fare dispetto alla fidanzata.
8. La Corte d’appello di Milano che ha assolto Scaroni&C. per le tangenti Eni in Algeria, spiega che “la sola prova del pagamento di somme all’intermediario (197 milioni da Saipem alla scatola vuota a Hong Kong di un prestanome del ministro dell’Energia algerino, ndr) non esaurisce l’onere dell’accusa di dimostrare che il denaro sia stato promesso o versato” per un “patto corruttivo”. Giusto: poteva pure essere una colletta per i poveri orfanelli.
9. Aldo Cazzullo spiega sul Corriere che, se l’Italia ha ricevuto aiuti anti-Covid soprattutto da Cina, Russia e Cuba non è perché Cina, Russia e Cuba ce li hanno inviati, mentre quelli promessi da Trump non sono mai arrivati; ma a causa di una diabolica “strategia” del “governo a guida 5Stelle”. Che, a caval donato, non guarda in bocca. Dunque è anti “atlantico”.
10. Libero batte sul tempo gli scienziati di tutto il mondo e scopre in un colpo solo vaccino e cura contro il Covid-19: “Un bicchiere di rosso può stordire il virus”.
Soluzione. Le notizie sono tutte vere. Ma la 10 aiuta forse a spiegare la 1. E non solo quella.
I punti 6 e 8 da vomito!
Sono felice, cara redazione, di avervi ritrovato dopo la disattivazione del vecchio sito.
Questo sembra anche graficamente più curato del precedente, complimenti.
Sento un po’ di nostalgia (del tutto inaspettata) per i commentatori di sempre, anche di quelli con cui sovente litigavo per le cazzate che scrivevano e che, giustamente, non mancavano mai di farmi notare le cazzate che scrivevo io.
Insomma, è bello avere delle convinzioni ma è più utile che ci sia qualcuno in grado di smontarle con la forza di valide argomentazioni.
Doputtotto il dibattito a cosa serve se non a questo?
Dispiace che prima della disattivazione i toni fossero degenerati ad attacchi personali fatti peraltro di insulti sterili, senza alcun nesso con l’argomento dell’articolo .
Ma può capitare, l’importante è non perseverare.
Saluti a tutti
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