(Antonello Caporale) – Non so perché Vittorio Feltri abbia scelto – oramai purtroppo da tempo – un degrado linguistico così acuto da apparire preoccupante. Forse è una forma di sadismo verbale, forse qualcosa di più grave. Ad ogni modo, sarebbero fatti suoi se altri non cercassero, piuttosto scelleratamente, di portarlo oltre i confini della misura. Ieri sera Mario Giordano, nella sua trasmissione su Retequattro, ha scelto che fosse proprio lui a commentare il confronto nord-sud e Feltri lo ha accontentato. La rivalsa dei meridionali contro il nord, oggi in difficoltà per via del Covid, nasce da “un senso di invidia e di inferiorità”. Poi ha aggiunto: “I meridionali sono inferiori”.
Più grave di questa affermazione di per sé incommentabile, mi pare la chiosa di Giordano: “No direttore, adesso me li fai arrabbiare davvero… Cambiano canale, è un guaio”. Ecco il guaio: cambiano canale, lo share ne risente, la pubblicità cala.
Per me comunque resta un mistero perché i talk show di Retequattro debbano somigliare a un pub a fine serata.
Ps. Annoto che Feltri, al tempo dell’elezione del presidente della Repubblica, è stato persino candidato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni al Quirinale. Ma si trattava certamente di uno scherzo.
Probabilmente lo era.
Come sarebbe uno scherzo di pessimo gusto candidare alle prossime quirinalizie, l’ineffabile professor Prodi.
Ovvero, colui che ci ha consegnati legati ed imbavagliati al carnefice, ossia l’euro e la UE.
Eppure questo scherzetto è probabile che venga servito al popolo italiano, la ferrea volontà del PD di mantenere il potere sul Paese è evidente e sin troppo nota.
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Per me era e è uno scherzo il fatto che rete 4 (come le altre tv me.daset) occupi ancora delle frequenze pubbliche.
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Se il mondo politico viene filtrato dal chiacchiericcio televisivo misto alle pubblicità dello swift aspira polvere, del profumo versace e dei panta dolce e gabbana, torno, resto in eremitaggio.
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