(Giancarlo Selmi) – Chissà cosa avrebbero detto Silvio Pellico, Amatore Sciesa e i Fratelli Bandiera, ieri, all’apparire delle bandiere dei nuovi staterelli italiani, in pieno Parlamento. Chissà cosa ne avrebbero pensato Garibaldi o Mazzini. E cosa avrebbe dichiarato alla stampa Cavour, insieme a loro, dopo aver letto l’obbrobriosa legge sulla autonomia differenziata?

Ma cosa pensano di aver fatto quelli che militano in un partito che, pomposamente, si richiama all’inno italiano, Fratelli d’Italia, lasciando vincere gli ideali di chi quel inno ha sempre disprezzato e che indietreggia davanti al tricolore come un vampiro davanti all’aglio? Gli stessi che alla dichiarazione dell’approvazione della infausta legge, l’hanno festeggiata sventolando le bandiere dei nuovi staterelli anti-unitari?

Ma, soprattutto, cosa penseranno i beoti del sud che hanno votato lega o Meloni, quando ritroveranno le loro regioni in mutande, con una mano indietro e l’altra avanti, senza un centesimo per l’acquisto dei farmaci salvavita. I genitori di disabili ai quali non potranno essere erogate cure e riabilitazioni. Senza risorse per pagare i medici che saranno costretti a emigrare. Senza servizi e welfare per l’assenza di coperture economiche. Senza una scuola decente per i propri figli?

Se l’idiozia fosse oro, l’Italia sarebbe il paese più ricco del mondo.