(Tommaso Merlo) – Astenersi è una intelligente forma di protesta, serve a delegittimare questo sistema e a favorire un vero cambiamento. Dagli elettori che non votano prima o poi sorgeranno nuovi progetti politici all’altezza dei tempi e delle sfide, il resto è minestrina riscalda. Per capirlo basta guardarsi attorno. Oggi in Italia governa in teoria la destra, ma sembra che governi il centrosinistra. Non è cambiato nulla di sostanziale, solo dettagli buoni per la propaganda e il chiacchiericcio degli addetti ai lavori. La crisi nera della politica deriva da questo, in campagna elettorale promettono rivoluzioni e poi una volta nei palazzi prevale la nullità del pensiero unico. Conservazione anche di se stessi e profitto. Una storia vecchia come il mondo ma con significative novità. Oggi la sovranità appartiene al potere economico, non ai cittadini ma nemmeno ai politicanti ridotti a portavoce delle lobby. Sono i mercati finanziari a decidere cosa si può fare e cosa no, e questo soprattutto in paesi indebitati fino al collo come l’Italia. Se osi sgarrare, ti fanno fallire. La vera battaglia per la sovranità è questa, non quella nazionalista. Finché non sistemiamo i conti, paesi come l’Italia resteranno sotto un perenne ricatto e senza nessun margine di manovra. Con fondi di investimento senza volto ed anima che progressivamente si mangeranno tutto mente al governo si alterneranno i draghi di turno e le sciape ammicchiate. Amministrazione di condominio più che politica. Altra battaglia per la vera sovranità è quella in Europa, altro che ammuffiti nazionalismi. Le sfide politiche oggi son tutte globali, Roma da sola può giusto restare alla finestra. Basti pensare all’immigrazione che ci coinvolge in prima linea, decenni che volano stracci e non è cambiano nulla. Problemi più grossi di noi. Oppure basti pensare alle guerre fatte fregandosene della volontà popolare. Lobby più potenti di noi. Affinché i cittadini tornino a contare qualcosa serve una Repubblica Federale Europea, un’impresa storica che solo i popoli continentali possono tentare. È sempre stato così. Il vero cambiamento sorge dalla strada, non dai palazzi. La politica incravattata è conservatrice di se stessa e dello status quo per definizione. E più le sfide politiche sono epocali, più il ruolo popolare è cruciale perché serve un coraggio, uno slancio e perfino un briciolo di pazzia che solo cittadini con nulla da perdere possono avere. E noi siamo davanti ad un cambio di paradigma sempre più urgente. L’ideologia del profitto ad ogni costo e il dominio dei mercati finanziari ci stanno portando all’autodistruzione planetaria e personale. Siamo sommersi da cumuli di spazzatura anche morale e respiriamo veleni anche esistenziali. La società è ridotta ad un centro commerciale in cui una manciata di padroni sguazzano nel lusso mentre la massa dei poveri cristi tira a campare tra bollette e pastiglie. Un paradigma politico e sociale che si fonda sull’egoismo e quindi su una dimensione tutta materiale della vita. Accumulo di roba e potere e visibilità, svago per sfuggire alla realtà e al vuoto, scontro permanente tra bande, superficialità. Serve un paradigma più equilibrato con al centro il vero benessere delle persone e non il profitto, un benessere rispettoso della natura umana e quindi in grado sia di soddisfare la sua dimensione materiale che quella spirituale, corpo e cervello ma anche cuore. Una vita in cui tutti e non solo pochi privilegiati, abbiamo tempo ed energie anche per se stessi e le persone che amano e per passioni e cause in cui credono. Un nuovo paradigma espressione di una nuova coscienza emergente più sensibile, più profonda, più genuina, più vera. Cooperazione invece che competizione, pace invece che guerra, interiorità invece che esteriorità, altruismo invece che egoismo. Perché è solo così, esprimendo la propria vera essenza che l’essere umano può conquistare una reale qualità della vita. Stiamo precipitando verso l’autodistruzione personale e collettiva e un nuovo paradigma è sempre più urgente. Per riuscire nell’impresa servono progetti politici innovativi anti sistema e vera democrazia, serve che il popolo riconquisti la sua sovranità e s’impegni per un futuro migliore.