(Tommaso Merlo) – Gli immigrati stanno salvando l’Italia, gli italiani la stanno rovinando. Sarebbe ora che nasca un movimento pro immigrati che spazzi via le insopportabili ipocrisie con cui paesi come l’Italia trattano questa annosa questione. L’immigrazione ha fatto la fortuna di molti politicanti che grazie ai poveri cristi sui barconi hanno raccattato voti e fatto carriera. E questo senza risolvere nulla. L’immigrazione infatti continua, l’unica differenza è che i media organici ne parlano di meno perché dà fastidio ai reggenti. Ma più che l’immigrazione in sé, ad aver fatto la fortuna dei politicanti è la paura da essa generata. Paura dell’invasore che è paura di dover aggiungere un posto a tavola, paura di perdere la propria presunta identità, paura del cambiamento. E se una persona ha paura è disposta a tutto, compreso votare il primo ciarlatano che gli promette la luna. Una paura che si è fatta odio verso il diverso, che si è fatto meschino razzismo. Come se le razze esistessero davvero e come se gli immigrati fossero tutti delinquenti e non fosse invece delinquenziale il modo in cui vengono trattati. I politici hanno sempre speculato sull’immigrazione senza risolvere nulla. Sia perché non gli conveniva, sia per impotenza. L’immigrazione è un fenomeno globale e paeselli come l’Italia non posso farci nulla tranne salvare vite in mare e gestire in maniera intelligente i nuovi arrivi. Solo la cooperazione internazionale aiuterebbe a gestire meglio il fenomeno, ma la politica romanocentrica ha sempre fallito. Realtà da una parte, inganno propagandistico dall’altra. A sbarcare sono esseri umani in cerca di lavoro e normalità. Esattamente quello di cui ha disperatamente bisogno l’Italia e tutta Europa dove nessuno fa più figli e nemmeno certi lavoracci. Senza immigrati chiuderebbero interi comparti economici troppo usuranti per i giovani autoctoni cresciti nella bambagia. Senza gli immigrati chiuderebbero interi paesi dell’entroterra. Dove ormai le scuole sono aperte per i loro figli, gli uffici per le loro pratiche, gli alimentari per le loro famiglie e sono loro i nuovi contadini, muratori ed idraulici. Il contributo economico ma anche sociale degli immigrati è sempre più essenziale. Stanno letteralmente salvando nazioni vecchie e rattrappite come la nostra. Stanno spendendo i loro anni e le loro energie migliori qui e che lo stato non riconosca i loro figli come italiani e li lasci in un limbo, è assolutamente vergognoso. Noi siamo dove cresciamo e le chiacchiere burocratiche stanno a zero. Invece di speculare sull’immigrazione, sarebbe ora che la politica dica le cose come stanno e si dimostri all’altezza di una democrazia sana. Gli immigrati sono una risorsa strategica e non affatto un problema. E paesi come l’Italia dovrebbe ringraziarli invece che discriminarli. Una ipocrisia ancora più indigesta se si pensa che molti immigrati sono stati costretti a scappare da paesi ridotti in miseria dallo sfruttamento capitalista occidentale o da guerre scatenate in nome della pace. Se poi alcuni immigrati finiscono per strada nelle grandi città, la colpa è nostra, non loro. Li trasformiamo noi in criminali non dandogli l’opportunità di regolarizzarsi, di integrarsi e di guadagnarsi da vivere in modo onesto. Ed è questo che dovrebbe fare l’Italia e tutta Europa, smetterla di speculare politicamente sull’immigrazione e accogliere tutti come nuovi ed essenziali cittadini regolari parte di un mondo sempre più integrato e globale. Già, gli immigrati stanno salvando l’Italia, sono gli italiani che la stanno rovinando, a partire dai politicanti.