(Giuseppe Di Maio) – Una delle fandonie che è circolata negli anni passati era che, se a sinistra una volta c’erano uomini probi, lo erano di conseguenza anche i loro avversari. La storia della parallela onestà di Berlinguer e Almirante circola ormai in tutti gli ambienti regalando ai loro “successori” una dubbia patente di moralità. Ma è appunto una fandonia: sebbene anche a destra la mutazione della classe dirigente, speculare a quella della sinistra, abbia trasformato un’associazione di nostalgici e arraffoni in una banda di reazionari senza idee – come a sinistra il partito dei lavoratori è diventato un’anarchica cricca di conservatori – nessuna delle due può vantare antenati senza macchia se non mosche bianche presenti anche nell’odiata DC al governo.
I nuovi gruppi politici sono incapaci di interpretare la natura degli avversari e ripetono macchinalmente le stesse accuse di 50 anni fa. Ad esempio, la sinistra pretende dichiarazioni di antifascismo, anche se non crede più a una destra fascista. Sbaglia. E sbaglia perché non ha voglia di capire l’orizzonte reazionario e quanto quello abbia a che fare con il proprio conservatore. Se da una parte s’è sempre disprezzato il “popolo bue”, dall’altra la delusione profonda per l’irreclutabile soggetto della rivoluzione socialista è stato il primo gradino per sopprimere definitivamente la rappresentanza dei ceti miseri.
Malgrado loro, però, i fascisti ci sono, eccome. Giacché è fascista chi si esprime solo in gruppi organizzati; chi è arrogante e violento quando si sente protetto; chi abusa e crede che non sarà mai punito; chi ignora il dolore degli altri e disprezza le condizioni plebee; chi ha orgoglio del suo stato sociale e rivendica umili origini; chi disprezza il raziocinio di chi l’ascolta e crede che le sue idiozie non saranno mai scoperte; chi provoca e minaccia di passare alle vie di fatto e, non appena le prende, corre dal giudice a reclamare giustizia; chi interrompe continuamente per non farsi raggiungere dalle accuse, e poi protesta se interrotto; chi bara e costruisce regole contro il confronto leale; chi denuncia quando qualcuno gli dice fascista. Ed è fascista chi esalta le libertà del cittadino garantite da una Costituzione che non ha scritto, e si adopera per cambiarla; chi si reputa innocente fino al terzo grado di giudizio, cioè fino al tempo di arrivare alla prescrizione; chi ruba, ma è sereno; chi dice di essere democratico e desidera il popolo sovrano, ma onora solo le istituzioni che lo favoriscono e disprezza quelle di garanzia; chi pretende di esprimere liberamente le proprie opinioni, cioè la facoltà di distribuire menzogne e panzane a un popolo che gli darà il potere di cancellare tutte le altre libertà; chi cambia le regole e compone percorsi iniqui per i ceti sociali più bassi; chi confonde la libertà col tornaconto e la giustizia con l’oppressione; chi dà sempre agli altri la colpa dei propri fallimenti. E’ fascista chi non ha alcuna idea; chi mente.
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E’ finita la pacchia.
Il fascismo come espressione di autodifesa!
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fassisti!
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Un buon articolo quello di Giuseppe Di Maio. Ci sarebbe da aggiungere altro ancora per delineare in modo esaustivo il fascismo. Però in questo ambito sarebbe fuori luogo farlo. Noi ora viviamo in un epoca postfascista dove è importante saper riconoscere i fascisti travestiti, se vogliamo essere in grado di conservare quelle libertà che gli antifascisti ci hanno, talora sacrificando la loro propria vita, regalato dopo averle recuperate grazie alla resistenza.
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I fascisti travestiti si conoscono da molti decenni, Ennio Flaiano, che è morto nel ’72 diceva: «Il fascismo si divide in due parti: il fascismo propriamente detto e l’antifascismo».
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Commento più che condivisibile. Soprattutto quando dice: “(è fascista) chi pretende di esprimere liberamente le proprie opinioni, cioè la facoltà di distribuire menzogne e panzane a un popolo che gli darà il potere di cancellare tutte le altre libertà” Avrei aggiunto: chi disprezza le verità scientifiche ed il metodo scientifico per accreditare false ipotesi e menzogne.
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è solo questione è di priorità. In ordine di importanza le priorità sono queste:
uscire dall’incubo europeo
uscire dalla sudditanza atlantica
avere un’informazione libera
tornare a sistemi elettorali democratici
porre fine alle guerre
….
….
chiedere a qualsiasi persona di dichiararsi fascista, che se lo è si dichiara lo è comunque.
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Scaccia i fascista che è in te e non sarai più pdino . Scusate la battuta, ma quanti fascisti non sanno di esserlo ? Avete mai ascoltato un vostro docente spiegarvi in cosa consiste essere fascista o ,versione meno adulcorata,nazista ? Io temo di no . La retorica post guerra ha imposto sigle comportamentali senza scendere nel dettaglio. siccome il demonio si nasconde nei dettagli,era meglio evitare di essere precisi.Il fascio nazismo privilegia l’individuo fino a relegargli il diritto naturale a dominare e sopraffare quelli che ritiene inferiori ed avere su di loro diritto di vita e di morte. Ciò al fine di migliorare la condizione umana . Naturalmente vale la stessa teoria anche per le nazioni e le razze umane. Praticamente una riedizione del pentautetico biblico.Ma perché non si è stati mai così chiari per essere convincenti ? Perché noi occidentali adottiamo questi principi ancora adesso dicendo che la nostra giudaico cristiana società è superiore .
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Contestata la Von der Pfizer: se la ride mentre 15.000 bambini sono morti ammazzati:
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Il fascio ancora oggi è vivo e vegeto e cammina fra noi. In incognito e non.
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