MELONI, LA FORZA DEGLI ESERCITI STRUMENTO PIÙ EFFICACE CONTRO LE GUERRE

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – “È la forza degli eserciti e la loro credibilità lo strumento più efficace per combattere le guerre. Il dialogo, la diplomazia, le buone intenzioni certo servono ma devono poggiare su basi solide”.

Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita al Comando operativo di vertice interforze, dove partecipa ad un collegamento in videoconferenza per rivolgere gli auguri ai Contingenti militari italiani impegnati nei teatri di operazioni internazionali.

“Quelle basi solide – ha aggiunto Meloni rivolta ai contingenti militari italiani – le costruite voi con il vostro sacrificio, con la vostra competenza, la vostra professionalità, il vostro coraggio. E se noi riusciremo a riportare pace, che è chiaramente l’obiettivo più grande che abbiamo in questo tempo, sarà grazie a voi”.

MELONI, ‘SI VIS PACEM PARA BELLUM’ NON È BELLICISMO MA PRAGMATISMO

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – “La pace è un bene prezioso quando la si possiede e da ricercare con ogni sforzo quando la si perde. Questo lo comprende più di chiunque altro chi conosce la guerra ed è preparato a fronteggiarla. Per questo non ho mai accettato la narrazione di chi contrappone l’idea del pacifismo alle forze armate”.

Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita al Comando operativo di vertice interforze, dove partecipa ad un collegamento in videoconferenza per rivolgere gli auguri ai Contingenti militari italiani impegnati nei teatri di operazioni internazionali.

La premier ha citato la formula latina ‘si vis pacem para bellum’, chi vuole la pace prepari la guerra, sottolineando che “non è, come molti pensano, un messaggio bellicista. Tutt’altro, è un messaggio pragmatico, il senso è – ha aggiunto – che solo una forza militare credibile allontana la guerra. Perché la pace non arriva spontaneamente: è soprattutto un equilibrio di potenze. La debolezza invita l’aggressore, la forza allontana l’aggressore”.

Meloni ha poi fatto riferimento all’etimologia di ‘deterrenza’: “Io sono appassionata di etimologia della parola, racconta sempre il senso più profondo di quello che noi diciamo. E l’etimologia della parola deterrenza arriva dal latino, il senso è incutere timore al punto da distogliere”. 

MELONI, L’ITALIA È ASCOLTATA PERCHÉ RAPPRESENTIAMO UNA NAZIONE AUTOREVOLE

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – “Si deve dirvi grazie, e devo essere proprio io più di tutti a dirvi grazie, perché la credibilità che voi costruite è uno straordinario strumento del quale io dispongo e le istituzioni dispongono per difendere l’interesse nazionale italiano”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita al Comando operativo di vertice interforze, dove partecipa ad un collegamento in videoconferenza per rivolgere gli auguri ai Contingenti militari italiani impegnati nei teatri di operazioni internazionali. 

   “Quando io porto a casa un risultato, quando le istituzioni portano a casa un risultato, tendenzialmente qualcuno lo riconosce, non tutti, diciamoci la verità. Però tendenzialmente viene riconosciuto come se fosse semplicemente merito mio, nostro, merito di chi rappresenta le istituzioni di questa nazione.

Allora – ha continuato Meloni – io sono qui oggi soprattutto per dire, non a voi ma agli italiani con voi, che io, noi, chiunque altro che rappresenti le istituzioni al nostro livello, non veniamo ascoltati perché siamo bravi.

Noi veniamo ascoltati perché rappresentiamo una nazione autorevole. Noi veniamo ascoltati perché rappresentiamo una nazione forte, e quella forza non la costruiamo noi, quella forza la costruiscono migliaia di uomini e donne sparsi nel mondo, lontani dalle loro famiglie, disposti a sacrificarsi e a farlo nell’ombra, per dare a noi quello che serve a difendere l’Italia”.