Gli analisti americani vanno in controtendenza rispetto alla visione della Casa Bianca. La Reuters ha ascoltato sei fonti che hanno confermato il rapporto. I timori di Estonia e Lituania: nel primo caso sono stati registrati piccoli “sconfinamenti” da parte russa, mentre a Vilnius sono pronti piani di evacuazione della capitale in caso di invasione

(di Valerio Cattano – ilfattoquotidiano.it) – Nelle stesse ore due fonti di intelligence indicano: il presidente russo Putin vuole tutta l’Ucraina e aspira a un “ritorno” dei Paesi Baltici nell’area di influenza russa. A metterlo nero su bianco sono stati Kirill Budanov, capo del servizi segreto militare ucraino (Gur), e gli analisti della Cia. Se nel primo caso la frase del funzionario – “Il piano originale prevedeva che la Russia fosse pronta a iniziare le operazioni nel 2030. Ora i piani sono stati rivisti aggiornati al 2027” – potrebbe essere tacciata da alcuno osservatori di opportunismo, il dossier dell’intelligence americana arriva in un momento in cui l’amministrazione Usa cerca il dialogo con il Cremlino, con i due presidenti Trump e Putin che, a parte qualche parentesi, si scambiano sorrisi e concordano su come concludere il conflitto in Ucraina.
La Reuters, che per prima ha rilanciato i temi toccati dal report americano, ha ascoltato sei fonti: tutte concordano sul fatto che la Cia giunge a conclusioni opposte rispetto alla Casa Bianca. Putin – secondo gli analisti – non solo non vuole porre fine al conflitto, ma mira a riprendere tutta l’Ucraina e i Paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) riportandoli sotto il controllo del Cremlino. “L’intelligence ha sempre pensato che Putin volesse di più”, ha dichiarato Mike Quigley, membro democratico della Commissione Intelligence della Camera, in un’intervista alla Reuters. “Gli europei ne sono convinti. I polacchi ne sono assolutamente convinti. I Paesi baltici pensano di essere i primi”. In questo contesto, l’Estonia, anche per ragioni di confine vive da anni con questo timore, ben prima del febbraio 2022, quando le truppe russe sono entrate in Ucraina.
L’1 ottobre 2024 Frank Gardner, corrispondente della Bbc, ha incontrato il primo ministro estone Kaja Kallas a cui ha chiesto se esista un Piano B dell’Estonia nella prospettiva in cui l’invasione russa in Ucraina dovesse avere successo. “Non abbiamo un piano B per una vittoria russa, perché allora smetteremmo di concentrarci sul piano A”, quello di aiutare Kiev a resistere. Vale la pena ricordare l’episodio della Strada Estone 178. Si tratta di un tratto viabile costruito in epoca sovietica che attraversa il territorio russo in due punti separati, come ricorda Defensenews. Un accordo tacito e mai ufficiale tra le guardie di frontiera su entrambi i lati della recinzione consentiva ai residenti di effettuare il percorso senza controlli, a condizione che rimanessero nei loro veicoli e non si fermassero nel chilometro di territorio russo che attraversavano. Il 10 ottobre questo accordo è saltato. “Abbiamo visto un gruppo numeroso di soldati, avevano equipaggiamento militare, non quello delle guardie di frontiera” ha raccontato Renet Merdikes, capitano della Polizia di Frontiera estone.
A Kaunas, in ottobre è stata simulato un attacco russo, con evacuazioni di civili in una palestra della città. Mercoledì scorso, tre guardie di frontiera russe sono entrate nel territorio estone. Le riprese delle telecamere di sorveglianza hanno registrato il terzetto, arrivato in hovercraft vicino al villaggio di Vasknarva intorno alle 10, che attraversava la diga foranea sul fiume Narva, confine naturale tra i due Paesi. Ma non è solo il governo estone che vive nel timore. Nell’aprile scorso le autorità di Vilnius, capitale della Lituania, hanno presentato un piano di evacuazione da mettere in atto in caso di invasione, con istruzioni fornite a 540.000 residenti.
hahahaha… della serie …”signor macellaio è buona la sua carne?”
Anche Trum vuole Panama,Groenlandia e Canada!!!!
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Il dossier della Cia: “Putin vuole tutta l’Ucraina e i Paesi Baltici”
Ma va? Non so i paesi baltici, anche se con la povera comunità di russofoni che vive lì tutto è possibile. Ma riguardo l’Ucraina è chiaro che l’obiettivo a lunga scadenza è quello.
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A lunga scadenza perché è stato fermato, finora
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se lo dice budanov che da crederci
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La cosa migliore sarebbe di lasciarglieli prendere.
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la propaganda a favore del riarmo totale e della diffusione della paura sta raggiungendo vette quasi inesplorate di stupidaggini, a parte la fiala di Colin Powell all’Onu del 05 febbraio 2003.
Mentre Trump e Putin fanno lingua in bocca,
altre forse cercano di separare gli amanti,
come andrà a finire?
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Comincia l’ammuina del FQ …Troppo divertente il corto circuito anche qua dentro
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Quindi i russi sono cretini…hanno accettato la caduta del muro, la riunificazione della Germania, la dissoluzione del patto di Varsavia per decidere di prendersi a distanza di 30 anni quello che avevano….e poi per farsene cosa? Essere impegnati militarmente ad occupare e mantenere un territorio ostile, quando hanno già il territorio più vasto del mondo, sotto popolato, con ingenti risorse, comprese le riserve idriche? Ma voi andreste ad impelagarvi in un progetto disastroso, quando non ne avete affatto bisogno? E le fonti attendibili sarebbero il capo del servizio segreto militare ucraino e la CIA? Ora va bene la propaganda ansiogena e del terrore, arrivano le orde barbariche, l’ ha inventata Hitler che dichiarava che la Russia stava invadendo la Germania , nel momento in cui dava inizio all’ operazione Barbarossa ……ma la totale presa per il cubo, per giustificare la spesa militare europea, la sopravvivenza di una élite di zombi che spera di mantenere il potere con la prosecuzione della guerra o con una guerra diretta contro la Russia, perché in guerra la squadra, pur disastrosa, non si cambia, anche no! Io non credo proprio che la Russia voglia di più di ciò che si sta prendendo militarmente, quel territorio che di stare sotto Zelensky e combriccola non ne voleva sapere, molto prima della guerra, e siccome la narrazione è che abbia fatto fatica, cioè che non sia stata una scelta di procedere lentamente, senza fare danni e distruzione irreparabile, ma una costrizione, come si spiega il piano di invasione allargata e soprattutto la sua fattibilità? Non siamo stati così bravi da tenerlo militarmente impegnato per 4 anni, non abbiamo provocato danni economici e finanziari con sanzioni, distruzione di gasdotti, isolamento politico? Allora sto tizio è alla frutta per la nostra capacità o è talmente forte da richiedere di essere armati fino ai denti altrimenti arriva dove vuole? Almeno sulle str@nzate da propagandare un minimo di coerenza….
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tutto fieno per gli asini!
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È difficile, sul piano logico, ritenere credibile che un Paese con un PIL nominale paragonabile a quello italiano, già in forte difficoltà finanziaria dopo quasi quattro anni di guerra per conquistare porzioni limitate di territorio ucraino, possa avere la capacità di invadere ulteriori stati.
Ancor meno realistico è ipotizzare un’aggressione verso paesi che fanno già parte della NATO, con tutti i rischi strategici che questo comporterebbe.
Anche se prendessimo per veritiero il rapporto dell’intelligence, confermando che la Russia mira a controllare tutta l’Ucraina e i paesi baltici, resta un fatto economico: non ha i mezzi per farlo.
Volere non significa poter fare.
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Certo, come no. 😏
https://www.swissinfo.ch/ita/iraq-powell-cia-spieghi-bugie-su-armi-distruzione-massa/29520280
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/10/10/servizi-segreti-fabrizio-gatti-racconta-lintelligence-usa-in-italia-la-mia-fonte-nel-sopralluogo-della-cia-in-via-palestro-prima-dellattentato/5508194/
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Chi aveva detto a BIDEN che Putin stava per morire e che, comunque, il popolo russo si sarebbe ribellato contro la guerra? Non era questa la speranza del capo della Casa Bianca andava al confine con la Russia e lanciava parole offensive contro il capo del Cremlino?
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