TAJANI PRONTO AL CONGRESSO A INIZIO 2027, PER FI BOOM DI ISCRITTI

(Paolo Cappelleri – ANSA) – I congressi regionali a cavallo fra marzo e aprile, e poi quello nazionale a gennaio del 2027, a ridosso delle elezioni politiche. La strada con cui FI sceglierà la sua leadership è praticamente segnata, e Antonio Tajani assicura di non temere il confronto, anche ora che il dibattito interno ha fatto un salto di qualità con la “scossa liberale” impressa da Roberto Occhiuto.
“Facciamolo il Congresso: l’abbiamo già fatto in passato. Forza Italia è un partito democratico…”, sottolinea il segretario nazionale azzurro Tajani, che rivendica di aver “contribuito al rinnovamento”, e dopo aver incontrato ieri a Milano Marina Berlusconi si appresta a chiudere nelle prossime ore la campagna tesseramento 2025 con un “boom di iscritti”, come lo definiscono fonti del partito.
I dati ufficiali arriveranno più avanti. Ma dopo i 110mila iscritti del 2023 e i 140mila dell’anno successivo, in questi dodici “stiamo arrivando a circa duecentomila – annuncia Tajani -. Dopo la morte di Berlusconi ne erano rimasti 6mila”.
Lombardia e Sicilia sarebbero le regioni trainanti sul fronte delle iscrizioni. Nel giro di qualche mese i territori eleggeranno i coordinatori regionali, e quella sarà la prima vera rappresentazione dei rapporti di forza, si ragiona fra gli azzurri all’indomani dell’iniziativa con cui Occhiuto ha dato una spinta a “rafforzare l’ala liberale del centrodestra”, pochi giorni dopo il nuovo input di Pier Silvio Berlusconi su “facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato”.
Non è nata alcuna corrente, la precisazione del vicesegretario e governatore della Calabria, durante il convegno “In libertà, pensieri liberali per l’Italia’, a cui ha partecipato almeno una dozzina di parlamentari di FI. Occhiuto però in un’intervista a La Stampa ha rimarcato qualche appunto: ad esempio condividendo l’obiettivo di FI del 20% ma evidenziando che “al momento il partito galleggia attorno all’8%”.
“A prescindere se io mi candiderò o meno – è la sua linea -, dobbiamo usare il tempo che ci separa dal congresso per proporre un profilo più smart, moderno e aperto del partito, riattualizzando il progetto di Berlusconi. Ho dimostrato che il coraggio non mi difetta. Sono pronto, se necessario”.
“Sia chiaro che non ho nemici, da nessuna parte”, ha commentato in mattinata a Bruxelles Tajani che ieri pomeriggio a Milano (dove il vicepremier e ministro degli Esteri si trovava per la Conferenza nazionale dell’Export) ha avuto un nuovo incontro (l’ultimo noto il 24 novembre) con Marina Berlusconi.
Un colloquio di circa un’ora, fra lo scambio di auguri natalizi e qualche accenno all’attualità politica. Un incontro, assicura un azzurro ben informato, disteso e molto positivo. “Il rinnovamento sono i congressi, in un partito che vuole avere una base sempre più ampia – ha sottolineato il leader, ospite di Dritto e rovescio -. È giusto che gli iscritti scelgano i loro dirigenti, locali, regionali e nazionali.
La legittimazione democratica è fondamentale. Chi vuole offrirsi e dare la propria disponibilità al partito, è bene che lo faccia. Più gente vuole lavorare meglio è, poche chiacchiere e molti fatti. Io ho dedicato gran parte della mia vita a FI e continuo a farlo, sono uno dei fondatori e credo aver dato contributo importante al rinnovamento”.
Il vicepremier ha anche rivendicato “il grande segnale” dato dal partito “anche dal punto di vista culturale” con il Manifesto della libertà varato a fine estate: “Ogni messaggio in ogni parte di questo documento evoca la parola libertà, dalla giustizia ai rapporti affettivi”.
MEDIASET SPINGE OCCHIUTO LUI ORA PUNTA I CAPIGRUPPO
(Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini – il Fatto quotidiano) – Due minuti di servizio al Tg5 delle 20. Altrettanti del Tg 4 delle 19. Uno e 40 di Tg Com 24. La prima spinta al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto arriva Mediaset della famiglia Berlusconi. Mercoledì sera, poche ore dopo l’esordio di “In Libertà”, i telegiornali del Biscione hanno fatto ampi servizi dedicati all’evento per lanciare la corrente del vicesegretario di Forza Italia. Con parole al miele per Occhiuto e la sua “rivoluzione liberale”.
Non è un caso. L’appoggio della famiglia Berlusconi – o, meglio, il sostegno silenzioso – è ormai chiaro. E il governatore ne avrebbe parlato anche tra mercoledì e ieri con i Berlusconi che si sarebbero complimentati con lui per l’iniziativa.
L’obiettivo adesso è farne un’altra a febbraio, ma stavolta a Milano, e l’idea sarebbe proprio quello di coinvolgere uno tra Pier Silvio e Marina Berlusconi. La loro presenza, a quel punto, significherebbe un endorsement esplicito per la sua candidatura al congresso dell’autunno 2026 contro il segretario Antonio Tajani.
[…] Che proprio poche settimane fa, a fine ottobre, ha fatto approvare una modifica allo statuto dei congressi con cui si è blindato: possono candidarsi coordinatori regionali solo coloro che, in ogni provincia, hanno il 15% di iscritti al partito tra i propri sostenitori.
Inoltre per i congressi non può correre chi non ha la tessera da almeno due anni. Dunque se Occhiuto vuole provare a scalare il partito e correre per il congresso nel 2026 dovrà partire dal cambiamento delle regole dello statuto che favoriscono tutti i fedelissimi di Tajani sul territorio. Anche perché ci sarà da fare le liste in vista delle politiche.
Il primo obiettivo di Occhiuto, comunque, saranno i capigruppo. Paolo Barelli e Maurizio Gasparri tra Camera e Senato sono nel mirino della famiglia Berlusconi che hanno chiesto “facce nuove” e per questo il primo passo politico del governatore potrebbe essere proprio quello di forzare su un cambio di ruoli.
Alla Camera i nomi sono quelli di Giorgio Mulè (preferito da Occhiuto) ma anche della vicesegretaria Deborah Bergamini (vicina alla famiglia Berlusconi) e Cristina Rossello (storica avvocata dei Berlusconi). […]
Resta la reazione dura di Tajani e dei suoi fedelissimi. Raccontano che mercoledì, in Transatlantico, facessero la lista dei 22 parlamentari presenti da Occhiuto minacciando di metterli in una blacklist e di non ricandidarli alle prossime elezioni. […]
Il caro Donnabbondio prova a serrare le fila ma i pargoli del defunto lo spazzeranno via senza tante remore.Ovviamente insieme al Gasparrone nazionale.🤔
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Il congrezzo nel 2027…. e cerrrto c’è da mettere a posto molte pedine e il lavoro è tanto… bisogna sentire Pier e gioggia no?
Il partito vasicomunicanti!
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Boom di iscritti? Dove alla P2 ?
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