(ANSA) – ROMA, 17 DIC – “Dopo le firme irresponsabile messe senza passare da un voto degli italiani sul riarmo stia attenta alle firme che mette a nome degli italiani sugli asset russi. E’ pericolosissimo”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte alla camera dopo le comunicazione della premier Giorgia Meloni.

ORBAN, ‘SALTATA LA PROPOSTA SUGLI ASSET RUSSI’. MA L’UE SMENTISCE

(ANSA) – BRUXELLES, 17 DIC – “I beni russi non saranno oggetto di discussione durante il vertice Ue di domani. La Commissione sta ora promuovendo i prestiti congiunti ma non permetteremo che siano le nostre famiglie a pagare il conto della guerra in Ucraina”.

Lo afferma il premier ungherese Viktor Orban alla riunione dei Patrioti, postando anche un video su X. Ma alti funzionari europei smentiscono: “La proposta – dichiarano all’ANSA – è assolutamente sul tavolo”.

IL BELGIO RIBADISCE LA POSIZIONE, GARANZIE ILLIMITATE SUGLI ASSET RUSSI

(ANSA) – BRUXELLES, 17 DIC – Il Belgio – a quanto si apprende – non ha cambiato rotta, nonostante le consultazioni h24 delle ultime settimane, per quanto riguarda la proposta sull’uso degli asset russi e ha riaffermato il principio generale secondo cui “tutto ciò che è applicabile al Belgio deve essere applicabile a tutti gli altri Paesi dell’Ue”, con tutti i rischi coperti e neutralizzati “senza limitazioni, integralmente e sin dal primo giorno”.

La prima richiesta è dunque la copertura completa dei rischi finanziari e dei contenziosi che questa decisione potrà creare, affrontando “potenziali ritorsioni da parte della Russia”. Il Belgio teme poi un rischio residuo se viene posto un limite all’importo o al tempo delle garanzie di solidarietà.

Poi chiede che l’Ue disponga dei mezzi finanziari immediati per rimborsare la Banca centrale russa se la situazione lo richiederà nonché la partecipazione collettiva da parte di tutti gli Stati che possiedono asset russi nelle loro istituzioni finanziarie o banche, meglio ancora se si includono i partner extra-Ue.

Il Belgio preferisce quindi l’opzione di un prestito garantito dal margine di manovra del bilancio dell’Ue, perché offre “piena chiarezza e prevedibilità”, è un metodo “familiare” alle procedure Ue, è considerato “più economico, più rapido, più trasparente” e costituirebbe “una forte dichiarazione di sostegno all’Ucraina” dimostrando la capacità dell’Ue di agire “in modo indipendente”.