(Andrea Scanzi) – Un’altra grande notizia che vi farà sognare. La Meloni e fratelli di italia avevano promesso di opporsi all’amichettismo e di premiare la meritocrazia. Come sempre (non) sono stati di parola.

Leggete questa bellissima storia di talento e democrazia che ci racconta stamani sul Fatto Lorenzo Giarelli.

Formula 1, teatro, metropolitana e stadio: La Russa jr. fa il collezionista di poltrone

È un periodo d’oro per Antonino Geronimo La Russa, primogenito del presidente del Senato, avvocato e da qualche tempo ricercatissimo componente di consigli d’amministrazione pubblici e privati. Se lo contendono tutti: Comuni, ministeri, teatri, macchine. Non c’è terra inesplorata per Geronimo, il cui conta-poltrone, a 45 anni, ha preso un’andatura degna di Marco Pantani sull’Alpe d’Huez.

Tocca partire dal fondo, cioè dalle ultime soddisfazioni per La Russa junior. La scorsa settimana Geronimo è stato nominato membro del Consiglio Mondiale per lo Sport Automobilistico della Fia, cioè l’organo che tra l’altro organizza il campionato di Formula 1. La Russa ci è arrivato con un plebiscito, secondo nome più votato dalle 146 federazioni nazionali aventi diritto. La nomina è diretta conseguenza dell’impegno quasi decennale di Geronimo in Aci, l’Automobile Club d’Italia. Prima nella sezione milanese, che presiede dal 2018, poi nell’Aci della Lombardia (è presidente dal 2023) e infine nel nazionale, dove è planato proprio pochi giorni fa dopo mesi di melina intorno a una nomina che sembrava scontata ma che invece l’ha fatto sudare a lungo (guadagnerà 230 mila euro l’anno).

E ancora. Dal 2023 La Russa junior è consigliere d’amministrazione della Fondazione Piccolo Teatro di Milano, il gioiello fondato da Giorgio Strehler, per merito di una nomina del ministero della Cultura. Milano e ancora Milano. Dal 2021, il figlio del presidente del Senato è anche nel cda di Spv Linea M4 Spa, la società costituita per realizzare e gestire la nuova linea della metropolitana di Milano. Se prima era il ministero della Cultura, quindi centrodestra, qui è Comune di Milano, il progressista Beppe Sala.

Serve accelerare per poter dar conto del resto della lista. Fino all’anno scorso, La Russa faceva parte pure della Corte Sportiva di Appello e della Corte federale di Appello della Federazione italiana Motonautica. Poi ci sono tutti gli incarichi privati, come quello di vicepresidente di Sara Assicurazioni. E ancora le poltrone legate all’Inter, al Milan e ai Berlusconi: dal 2014 al 2017 consigliere di amministrazione di M-I Stadio Srl, l’ente gestore dello stadio San Siro; e al contempo nel cda di Milan Entertainment, partecipata da Ac Milan e concessionaria dei marchi e della vendita di biglietti e abbonamenti. Poi, insieme ai più giovani dei fratelli Berlusconi (Luigi, Eleonora e Barbara) siede nel cda di H14, una holding di partecipazioni finanziarie che è anche azionista di Fininvest.

Un simile curriculum (soltanto qui abbiamo contato 8 incarichi attivi e tre cessati) ha permesso a Geronimo La Russa di guadagnarsi, nel 2021, l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica consegnata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella su proposta dell’allora premier Mario Draghi. Quando si dice essere trasversali.

Finalmente oggi si premiano talenti, meriti e competenze. E non certo cognomi e/o collocazioni politiche.

Daje Meloni, daje La Russa. Viva l’Italia, viva il merito!