Prendere atto dei sette postulati appena enunciati costituisce la necessaria operazione di pulizia preliminare per continuare a parlare di Europa

(Fabio Marcelli, Giurista internazionale – ilfattoquotidiano.it) – Assistiamo a sempre più surreali dibattiti sulla necessità di rilanciare l’Unione Europea rendendola finalmente un protagonista militare all’altezza dei difficili tempi che corrono, ovvero del presunto tradimento statunitense. Tali dibattiti evidenziano una volta di più la pessima qualità del ceto politico e giornalistico italiano, espressione purtroppo veridica di un Paese alla deriva sotto l’egida della pessima Meloni con la sua Armata Brancaleone di incapaci e profittatori, nonché dell’altrettanto pessima finta opposizione piddina che sulle questioni cruciali della pace e della guerra dimostra tutta la sua subalternità alle forze dominanti.
Tutti costoro vaneggiano enunciando tesi sconnesse e destituite del benché minimo fondamento, perché si ostinano a negare, come ogni psicopatico che si rispetti, alcune verità del tutto elementari e inconfutabili.
Primo. La destabilizzazione tentata undici anni fa in Ucraina dalla Nato contro la Russia e buona parte del popolo ucraino è fallita.
Secondo. Tale fallimento rientra nel quadro d’insieme del naufragio storico dell’Occidente coloniale e neocoloniale. E’ definitivamente concluso, per fortuna, il lungo periodo, durato circa 500 anni, dell’egemonia occidentale sul pianeta.
Terzo. L’Occidente che sta tramontando definitivamente ha dominato il pianeta in questi cinque secoli avvalendosi di strumenti di morte: guerre di sterminio, genocidi e oppressione di moltitudini in Africa, America Latina, Asia. Non c’è quindi nessun presunto primato in materia di diritti umani e democrazia da rivendicare. La democrazia e lo Stato di diritto vivono attualmente una crisi profonda e tendenzialmente esiziale proprio nel cuore stesso dell’Occidente capitalistico.
Quarto. Il genocidio del popolo palestinese, tuttora in atto nonostante la finta tregua di Sharm El Sheik, costituisce un’ulteriore mefitico sussulto del corpaccio agonizzante dell’Occidente. Ne è protagonista lo Stato d’Israele, governato da una compagine di nazisionisti che praticano apartheid, pulizia etnica e massacri in modo non differente da quello che fu all’epoca il Terzo Reich nazista e per tale motivo sono oggi sotto accusa in tutto il mondo, anche in sedi giudiziarie riconosciute come la Corte internazionale di giustizia e la Corte penale internazionale. Complici del genocidio sono del resto gli Stati occidentali che da sempre finanziano e armano Israele coprendone i crimini, con in testa Stati Uniti, Germania e Italia.
Quinto. Consapevole della decadenza occidentale in atto, il presidente statunitense Donald Trump sta tentando una disperata manovra di contenimento all’insegna del cosiddetto “Make America Great Again”. In tale ambito Trump cerca un accordo con la Russia, nell’illusoria convinzione di dividerla dalla Cina e in quella altrettanto demenziale di resuscitare la dottrina Monroe affermando il proprio predominio in America Latina scatenando guerre d’aggressione contro il Venezuela ma anche contro Colombia, Messico, Brasile, Cuba. Si veda al riguardo il recente documento relativo alla Strategia nazionale degli Stati Uniti. Contemporaneamente Trump sta pricedendo alla fascistizzazione dello Stato all’insegna del razzismo contro i migranti.
Sesto. In questo quadro gli Stati Uniti, consapevoli – più e meglio degli ottusi europei – della situazione di crisi terminale dell’Occidente, hanno deciso di abbandonare la nave che sta affondando, lasciando gli europei a pagare il conto della guerra in Ucraina e auspicando in sostanza la fine dell’Unione Europea.
Settimo. I dementi e corrotti governanti europei stanno scegliendo la via della guerra contro la Russia, sia perché la potente lobby degli armamenti chiede il riarmo, sia perché la militarizzazione della società sembra loro la risposta più adeguata di fronte alla crisi della democrazia europea. Piuttosto che mollare il potere personaggi come Merz, Macron, Stamer e Meloni sono pronti alla catastrofe bellica. Per questo lanciano in continuazione allarmi infondati sulla presunta aggressività russa, spingono fino all’inverosimile l’acceleratore sul riarmo, impoverendo ulteriormente le loro economie e le loro società, ostacolano irresponsabilmente il raggiungimento di una pace definitiva in Ucraina, alimentando le pulsioni revansciste di Zelensky & C., rendendosi in tal modo colpevoli, come lo fu all’epoca Boris Johnson, quando sabotò poco dopo l’invasione russa il raggiungimento di un accordo di pace a Istanbul, della morte di decine di migliaia di giovani ucraini e russi.
Prendere atto dei sette postulati appena enunciati costituisce la necessaria operazione di pulizia preliminare per continuare a parlare di Europa. Ciò comporta evidentemente una vera e propria rivoluzione concettuale e politica che veda la rimozione delle attuali sconfitte, decotte e corrotte classi dominanti europee per aprirsi a una prospettiva di pace e cooperazione nell’ambito di un mondo multipolare, mentre la ruota della storia si rimette in moto, nonostante e contro l’Unione Europea in disfacimento.
“enunciando tesi sconnesse”…
mai pensato che sei tu che non le capisci piuttosto che siano prive di fondamento? Quello che non si capisce è stupido,come all’asilo.Andiamo bene.
La prossima volta ti faranno i disegnini,o i fumetti, e Putin ti spiegherà in diretta tv perchè all’inizio aveva circondato Kiev e poi ha alzato le tende alcune settimane dopo. Le strategie bisogna dirle a reti unificate,mi sembra ovvio per venire incontro ai ritardati.
Dai termini usati(dementi…ecc) un grande nuovo acquisto dell’allegra brigata Marcoliniana.
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Un simpatico elenco di sciocchezze. Puo’ pero’ sempre rivolgersi ai Nuovi Benefattori dell’Umanita’: i Brics. Prendere nota del trattamento riservato ai dissidenti in Iran e ad Hong Kong ,proprio di questi giorni.
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mentre invece
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nei film western poi arrivano sempre i nostri a salvarci dai selvaggi e dai cattivi
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Prendete nota invece delle sanzioni firmate da Kaja Kallas, compreso ovviamente il blocco del conto corrente, contro un ex colonnello delle forze armate svizzere, Jacque Baud , reo di aver pubblicato libri non allineati con il pensiero unico dominante dei “ democratici “ dementi! Non è stato querelato per diffamazione, non è stato accusato di diffondere false notizie, da smentire nel merito attraverso prove evidenti, e’ stato sanzionato per probabili, e non dimostrabili o dimostrate accuse , senza passare da alcun tribunale in cui il diritto alla difesa dovrebbe essere garantito ad ogni privato cittadino! Questa è l’ UE della civiltà democratica, dello stato di diritto, delle libertà individuali e di opinione…..se non la pensi come me, ti sanziono e ti blocco il conto corrente in nome del “ non condivido le tue idee, ma darei la vita perché tu possa esprimerle “ con una piccola variazione, la vita da dare è esclusivamente la tua! Di questo passo possiamo aspirare al trattamento riservato ai dissidenti di quei paesi cui dovremmo dare lezioni di civiltà…..Come sempre e’ più comodo contare le m…e del pollaio altrui, evitando accuratamente quelle dentro il nostro, che tutti, ma proprio tutti avremmo auspicato e sperato potesse essere un esempio/modello da emulare, peccato che le galline predicanti bene, razzolino poi male, scachicchiando in continuazione…..ed ad un certo punto diventerà inevitabile fare il conto dentro il NOSTRO pollaio! Vanno fermate prima di arrivare a ciò che fanno altri paesi e che non ci piace, in nome di una diversità conquistata dopo una guerra mondiale e dopo aver subito e fatto subire ad altri quello che ora giustamente imputiamo e riteniamo inaccettabile ! L’ esperienza avrebbe dovuto creare le fondamenta di un’ Europa democratica, liberale, tollerante e pacifica che sembra invece sgretolarsi ogni giorno per le sue contraddizioni, più che per le barbarie altrui di cui dovrebbero occuparsi i diretti interessati!
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