La fiamma olimpica rinfocola quella di Fratelli d’Italia. La presenza di Meloni all’inaugurazione romana del viaggio del braciere di Milano-Cortina è il primo atto di una stagione che tra i Giochi, l’America’s Cup a Napoli nel 2027 e la battaglia politica sulla sede delle Atp Finals, vedrà la maggioranza impegnata in una battaglia più elettorale che sportiva

(Stefano Iannaccone – editorialedomani.it) – La fiamma della fiaccola olimpica rinfocola la fiamma di Fratelli d’Italia. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è pronta a presenziare venerdì 5 dicembre alla cerimonia di inaugurazione dell’inizio del viaggio da Roma verso Milano, dove sarà acceso il braciere dell’Olimpiade invernale 2026. È il primo atto di una stagione all’insegna dello sport e della propaganda.
L’esempio della spasmodica attenzione intorno all’Olimpiade invernale arriva anche dal vicepremier, Matteo Salvini: da mesi sta portando avanti il countdown per l’apertura dei Giochi di Milano-Cortina. Il leader della Lega rivendica il risultato, attribuendolo al suo partito per interposta persona: uno dei grandi fautori è stato l’ex presidente della regione Veneto, Luca Zaia. Il governo, attraverso vari protagonisti, ha messo la faccia e anche le mani sull’evento, togliendo a Giovanni Malagò la soddisfazione di presenziare all’evento da presidente del Coni. Nonostante i vari tentativi, l’esecutivo non ha concesso deroghe o proroghe al suo mandato.
La sua ingombrante figura non farà troppa ombra a chi andrà a cercare la passerella sulle piste da sci. Una vittoria personale del ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha resistito agli assalti, anche all’interno della stessa maggioranza, di prevedere misure ad personam per Malagò.
L’attenzione su Milano-Cortina è dunque massima: nei mesi scorsi sono arrivati stanziamenti vari, come i 43 milioni di euro dati per la sicurezza dell’evento a discapito del fondo per le vittime dei clan mafiosi. Anche nel decreto Anticipi, che la prossima settimana sarà votato alla Camera, sono state previste delle risorse ulteriori (59 milioni di euro) per il commissario straordinario e per la realizzazione di alcune opere.
Propaganda mari e monti
Dalla neve sulle montagne alla brezza lungo il mare, lo spartito eseguito è sempre lo stesso: per la destra i grandi eventi sportivi sono volano di propaganda. L’America’s Cup del 2027 a Napoli è una grande scommessa: tra mille incertezze sugli investimenti della manovra, c’è il caposaldo di 30 milioni di euro, spalmati su due anni, messo a disposizione della legge di Bilancio per la competizione velistica. La tempistica non è affatto banale: la Coppa America cadrà infatti nell’anno elettorale, tra la primavera e l’estate, quando probabilmente gli italiani saranno chiamati a votare per le politiche, visto che è sempre più quotata l’ipotesi di anticipare le elezioni di qualche mese rispetto alla scadenza naturale dell’autunno di quell’anno. Sarà comodo fare una sfilata sul lungomare napoletano per una photo opportunity di campagna elettorale.
Ma uno dei grandi strumenti di comunicazione politica è diventato il tennis, baciato da una popolarità mai vista prima grazie ai trionfi di Jannik Sinner e al tris azzurro calato in Coppa Davis. Le Atp Finals, conquistate poche settimane fa proprio dal campione altoatesino, sono un boccone ghiotto per la destra. In estate il governo ha approvato il decreto Sport, che assegna maggiori poteri alla società Sport e Salute, cassaforte e longa manus governativa, proprio nelle Atp finals.
La sede di Torino è stata vincente, come ha confermato l’ultima edizione, esaltata dal presidente della Federazione italiana tennis e padel, Angelo Binaghi. Eppure non è un mistero la tentazione della destra, Fratelli d’Italia in testa, di portare le Finals a Milano in futuro, dal 2028. Non ci sarebbero ragioni pratiche, visti appunto i numeri garantiti dal Piemonte. Ma c’è uno snodo tutto politico: a Milano si voterà nel 2027, così come la regione Lombardia. E unire il diritto di Sinner ai piedi del Duomo alla campagna elettorale può risultare prezioso in tempi di lontananza popolare dalla politica.
Certo, non sempre lo sport è foriero di successi per la destra di Meloni. È scolpita nella memoria la figuraccia della storica vittoria a Wimbledon di Sinner senza alcun rappresentante del governo a rappresentare le istituzioni italiane. E sullo sfondo resta il moloch del calcio, che resta lo sport più popolare della penisola.
Solo che la nazionale azzurra dà più dolori che gioie, mentre l’organizzazione dell’Europeo 2032, in coabitazione della Turchia, è un fardello. Addirittura la nomina del commissario per gli stadi, Massimo Sessa, è stata complessa. Fortuna della destra è che l’evento è calendarizzato lontano nel tempo. A differenza degli appuntamenti da strombazzare con le fanfare della propaganda.
il costo, già adesso, è aumentato di 4 volte. alla fine della fiera saranno forse di 5, soldi buttati per fare propaganda a queste facce di m…..
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sembra un sacco di patate.
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Non insultiamo le squisite patate e il loro involucro…
😆🤭
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Poi se tu dici che sei contro queste baracconate e non sopporti i ‘successi’ di questi atleti strapagati e/o a stipendio assicurato statale sei antipatriottico.
capito le esigenze? Mica le vittime della mafia ma la sicurezza dei giochi.
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“L’America’s Cup del 2027 a Napoli è una grande scommessa: tra mille incertezze sugli investimenti della manovra, c’è il caposaldo di 30 milioni di euro, spalmati su due anni, messo a disposizione della legge di Bilancio per la competizione velistica. La tempistica non è affatto banale: la Coppa America cadrà infatti nell’anno elettorale, tra la primavera e l’estate, quando probabilmente gli italiani saranno chiamati a votare per le politiche, visto che è sempre più quotata l’ipotesi di anticipare le elezioni di qualche mese rispetto alla scadenza naturale dell’autunno di quell’anno. Sarà comodo fare una sfilata sul lungomare napoletano per una photo opportunity di campagna elettorale.”
NON RICORDATEMELO!
Sempre QUI ad allenarsi, ma al momento di scegliere dove fare la Coppa, chi mai privilegiare…? Ma Napoli che “ha il bel mare 😳 (Cagliari no, eh? 🙄)”… e il VENTO?
Eh, ma poi la Sardegna non ne ha mica bisogno di una manifestazione così…forse Pina sperava di comprarsi i campani per prendersi la Regione…seee🖕🏻
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