Aldovino Lancia aveva 73 anni, l’incidente in bicicletta: secondo l’accusa il primo cittadino ha sottovalutato il tema della manutenzione e della segnaletica di pericolo

L'ex sindaco di Collegno Francesco Casciano

(lastampa.it) – L’ex sindaco di Collegno, Francesco Casciano, e un dirigente del Comune sono accusati di omicidio stradale per la morte in bicicletta di Aldovino Lancia, nel 2023. Pensionato di 70 anni, era caduto a causa di una buca sull’asfalto mentre pedalava tra strada vicinale di Berlia e via Rosa Luxemburg. Ricoverato in condizioni già gravi (non indossava il casco da bicicletta), è morto il giorno dopo l’arrivo in pronto soccorso.

La tragedia

L’indagine è coordinata dalla sostituta procuratrice Antonella Barbera. Secondo la procura gli imputati sono responsabili di non essersi preoccupati della manutenzione e del controllo delle strade, «per negligenza e imperizia». Inoltre, non si sarebbero occupati «dell’apposizione e della manutenzione della segnaletica». Lungo il tratto di strada dove il ciclista settantenne è caduto non c’erano segnali che indicavano i pericoli sull’asfalto.

Il processo

Il processo, cominciato ieri, mercoledì 3 dicembre, riprenderà a febbraio. In aula ha testimoniato Roberto Testi, il medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo di Aldovino Lancia. Per l’avvocato della difesa dell’ex sindaco, in carica fino al 2004 con il Pd, «Casciano non ha responsabilità nell’incidente» e il Comune non avrebbe mai sottovalutato il problema delle buche nell’asfalto e della manutenzione.