(dagospia.com) – Homo homini Lupi… Il moderatissimo ciellino Maurizio Lupi s’agita, scalpita, si barcamena. Sa di essere conteso tra Ignazio La Russa e Giorgia Meloni. Sembra incredibile ma, ormai, siamo in caduta libera…

Se il presidente del Senato l’ha indicato come candidato in pectore alla carica di sindaco di Milano, per il centrodestra, sfanculando il candidato della Ducetta, il fedelissimo Carlo Fidanza.

La premier della Sgarbatella a denti stretti ha capito che in Lombardia i Fratelli d’Italia non toccano palla, comandano solo i Fratelli La Russa, allora ha ripiegato su un Lupi in funzione anti-Salvini.

La “centralità” del sosia della figlia di Fantozzi non è tanto dovuta ai voti, che non ha (Noi moderati in Campania, regione di Mara Carfagna, ha preso appena l’1,27%), quanto piuttosto al suo essere una leva per scardinare i vecchi equilibri nella maggioranza. Lupi, infatti, si è spostato ormai sempre più a destra: se un tempo si parlava di un’opa di Forza Italia su Noi moderati, ormai la formazione, incardinata nel Partito popolare europeo, è una “costoletta” di Fratelli d’Italia

È per questo che Giorgia Meloni, presidente del Consiglio di un Paese del G7, con un’agenda fittissima di visite di stato, summit europei, video-call con intelligence e diplomazia, ha trovato il tempo di recarsi all’assemblea di Noi moderati, il nano-partito di Lupi, al Marriott Park Hotel di Roma.

Essì: serviva far sentire importante il Maurizio, il cui partitino che potrebbe tornare utile alla causa di de-salvinizzazione che ha in mente la Ducetta del Colle Oppio per infine affiancarsi ai democrisrìtiani del Partito Popolare Europeo, che detestano il “patriottismo” orbaniano anti-EU di Salvini .

Dal palcoscenico, non a caso, la Ducetta del Colle Oppio ha ribadito la necessità (secondo lei) di procedere spediti con premierato e nuova legge elettorale.

Le nuove regole immaginate dalla sora Giorgia sono kryptonite per Salvini: come scrivevamo su Dagospia la scorsa settimana: “la soglia del 40% permetterebbe alla “Giorgia dei Due Mondi” (Colle Oppio e Garbatella) di fare a meno della Lega. Il calcolo è presto fatto: con Fdi al 30-31%, Forza Italia al 9-10% e cespugli centristi tra l’1-2%, l’ex Truce del Papeete, ormai alleato rompicojoni, non serve più”.

E ‘Gnazio? La Russa questa volta ha avuto la buona creanza di non presentarsi: in quanto seconda carica dello Stato, riveste un ruolo super partes di cui spesso si dimentica. Inolte, lo stesso Lupi è dubbioso sulle avance del mai paludato ras siculo-lombardo di Fdi:

Certo, Lupi è stuzzicato dall’idea di diventare sindaco di Milano, ma le elezioni ci saranno solo nel 2027. Campa cavallo: “Lui mi candida, ma nel frattempo tutto può succedere…”. E allora mostrarsi disponibile alla Statista della Sgarbatella può sempre servire…