Ucraina, nuovo piano Usa-Russia: addio a Zelensky, Crimea e Donbass. In 28 punti. Negoziata in segreto da Mosca e Washington la pace, con la liquidazione della leadership ucraina

(di Cosimo Caridi – ilfattoquotidiano.it) – Berlino. L’amministrazione statunitense ha messo a punto un piano segreto per l’Ucraina, articolato in 28 punti, negoziato direttamente con la Russia. Secondo Axios e il Wall Street Journal, il documento prende spunto dal cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e punta a definire condizioni di pace, garanzie di sicurezza per Kiev e rapporti futuri tra Washington e Mosca. L’iniziativa nasce anche dalla frustrazione per i molteplici tentativi di negoziato falliti e dalla convinzione che la Russia possa essere più ricettiva a interlocutori militari di alto livello. Secondo fonti Usa, il presidente Volodymyr Zelensky non sarebbe stato incluso nella stesura del piano. Washington ha inviato a Kiev una missione del Pentagono: il segretario dell’Esercito Dan Driscoll, il capo di Stato maggiore Randy George e il generale Chris Donahue. Driscoll, amico del vicepresidente Jd Vance, è stato nominato segretario dell’Esercito da Trump nel febbraio 2025 è considerato un ponte tra il Pentagono e il mondo politico. Il generale George, dal settembre 2023 capo di Stato maggiore dell’Esercito, ha servito in Italia nel 2001 come ufficiale esecutivo e oggi guida una riforma interna delle forze armate. Il generale Chris Donahue, a quattro stelle, ha assunto a dicembre 2024 il comando dell’Us Army Europe and Africa: veterano con oltre 20 missioni, tra cui Iraq e Afghanistan, ha avuto contatti diretti con le forze ucraine e ha coordinato operazioni anche sul territorio europeo, comprese attività congiunte in Italia.
Secondo il Wsj, l’obiettivo della delegazione è valutare la situazione sul campo e riferire direttamente alla Casa Bianca. Lo stesso gruppo dovrebbe poi andare a Mosca, per incontrare dei funzionari russi. Dietro le quinte, la stesura del piano è guidata dall’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff. Secondo un funzionario Usa, Witkoff ha discusso il piano con l’inviato russo Kirill Dmitriev, a capo del fondo sovrano russo. Dmitriev ha trascorso tre giorni a Miami, dal 24 al 26 ottobre, a confronto diretto con Witkoff e il suo team. Axios riporta che Dmitriev ha espresso ottimismo sulle possibilità di successo dell’intesa, sottolineando la differenza rispetto ai precedenti tentativi: “Sentiamo che la posizione russa è davvero ascoltata”. L’incontro mostra come gli Usa stiano cercando un approccio più pragmatico, affidandosi a interlocutori militari di alto livello per ottenere risultati concreti sul terreno.
La Casa Bianca ha iniziato a informare funzionari europei e ucraini, ma sembra che il piano sia stato elaborato senza il coinvolgimento diretto del presidente Zelensky. Secondo Axios, il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, Rustem Umerov, ha discusso il piano con Witkoff, ma Zelensky non è stato parte della stesura. La dinamica dei negoziati lascia emergere una crescente pressione statunitense sul presidente ucraino affinché accetti un accordo già definito, con indicazioni di compromessi poco vantaggiosi per Kiev. Politico e altri media Usa riportano che la Casa Bianca sembra voler accelerare il processo di pace, riducendo il peso politico di Zelensky nel definire i termini dell’intesa. Non ci sono dichiarazioni ufficiali di un tentativo di escludere il presidente, ma la gestione delle trattative e la distanza tra la sua posizione politica e l’approccio pratico degli Usa e della Russia suggeriscono un certo grado di marginalizzazione. Parallelamente, ieri si sono svolti in Turchia i colloqui tra Zelensky e il presidente Recep Tayyip Erdogan. “Confidiamo nella forza della diplomazia turca e nella sua comprensibilità a Mosca”, ha detto Zelensky, auspicando la ripresa degli scambi di prigionieri entro fine anno. Il presidente ucraino tenta di rimanere protagonista con incontri diplomatici, ma il quadro generale evidenzia uno scollamento tra la sua leadership interna e le manovre internazionali per la definizione di un accordo di pace.
Il piano di pace di 28 punti, ancora in fase di definizione, si concentra su quattro aree principali: pace in Ucraina, garanzie di sicurezza (ma truppe dimezzate), sicurezza Ue e rapporti Usa-Russia-Ucraina, addio Crimea e Donbass, restano però incertezze sul controllo territoriale nell’Ucraina orientale. Witkoff, dopo gli incontri con Dmitriev, ha posticipato l’incontro con Zelensky previsto ieri a Istanbul. La Casa Bianca sostiene che l’obiettivo rimane fermare il conflitto con “flessibilità” da entrambe le parti.
Dopo la conferenza per la pace in Svizzera in cui erano presenti tutti tranne la Russia , per ricompensare il tutto ,la concertazione per fermare la guerra sarà fatta senza l’ Ucraina . Mi sembra equo , non lo è pure per voi ?
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Per discutere di pace far Russia ed Ucraina si sono riunite le parti interessate e cioè Russia ed USA.
Il servo sciocco Zelensky che ha tutto l’interesse a continuare ad acchiappar miliardi, avrà la possibilità di dire l’ultima parola… ACCETTO!!!
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Non credo che gli ultranazionalisti neonazisti accetteranno di scomparire e per i russi restano una minaccia. Noi facciamo finta che non esistono e quindi il problema non c’è. Temo che la guerra continuerà fino al tracollo ucraino, che è sempre più vicino.
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