Se fossimo nei comitati per il No useremmo le sue parole a sostegno della campagna referendaria. Più chiaro di così
(Beppe Giulietti – ilfattoquotidiano.it) – Un grazie sincero al ministro Nordio che, mai come questa volta, ha parlato in modo sobrio, puntuale, senza ambiguità alcuna. Cosa c’è di male – ci ha fatto sapere – a riprendere e attuare le cose buone del progetto di Licio Gelli, promotore di quella loggia che aveva tra i suoi iscritti anche Silvio Berlusconi. Naturalmente poco importa che la medesima loggia sia stata definita associazione eversiva dalla commissione presieduta da Tina Anselmi.
Della loggia troviamo tracce in numerosi processi per strage, depistaggio, corruzione.
Il piano di rinascita nazionale non conteneva solo la controriforma della giustizia, ma anche la separazione delle carriere, il controllo politico di giudici e informazione, la divisione dei poteri, il controllo dei sindacati, il diritto di sciopero, il riarmo, qualsiasi forma di pensiero critico, l’annullamento del Parlamento e il presidenzialismo.
Le parole di Nordio fanno comprendere che il referendum sui giudici, l’assalto a Mattarella, vedi Bignami, e l’assalto alla Costituzione saranno i prossimi passi.
Altro che polemizzare con Nordio, bisogna ringraziarlo per non aver lasciato margini al dubbio.
Il vero problema sono quanti, anche nel centro sinistra, fingono di non vedere, vogliono smorzare i toni, tentano di interpretare le parole del ministro, non sanno cosa voteranno al refererendum.
Se fossimo nei comitati per il No useremmo le sue parole a sostegno della campagna referendaria. Più chiaro di così.
infosannio 
‘Sta storia di tirare fuori il solito Gelli mi annoia a morte. Non mi fa né caldo né freddo, non mi spaventa, non mi fa mettere in guardia. Per dirne una. Credo che Gelli proponesse pure la riduzione dei parlamentari. Come la mettiamo?
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Stai tranquillo, sei in buona compagnia! Non ti sforzare di capire, si fa troppa fatica. La motivazione che spinge a fare una cosa determina gli obiettivi. Se dici che condividi un punto di un piano eversivo, senza fare distinguo sulle motivazioni, stai dicendo che hai un piano simile.
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Riesco ancora a distinguere la differenza di motivazioni in una proposta identica fatta da due soggetti diversi. Ma la sostanza, a livello di propaganda spicciola, resta la stessa. A suo tempo qualcuno avrebbe potuto benissimo dire: la riduzione del numero dei parlamentari? Faceva parte del piano eversivo di Gelli! Propongo quindi, rispetto alla proposta di riforma della magistratura, di attenersi agli aspetti concreti della questione, senza tirare in ballo i soliti fantasmi del passato.
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Loqua’,
una cosa è diminuire il numero dei parlamentari in un parlamento che non avrebbe contato niente in quanto tutto il potere sarebbe stato delegato all’uomo solo al comando (questo era lo scopo di Gelli). Una ben altra cosa è stato l’obiettivo di diminuirli pur mantenendo le prerogative sovrane dello stesso Parlamento (con la maiuscola).
Come vedi, anche stavolta hai fallato. Ricordati del noto detto di Oscar Wilde. O almeno conta fino a cinquanta prima di scrivere qualcosa.
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Ripeto. Lascia perdere Wilde. Non è roba per te. Tu segui come una scimmietta ammaestrata idee precostituite, ammantate da verità. Io di tanto in tanto scrivo paradossi. Vuoi proprio che ti dica cosa ci faccio della tua logica?
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È Nordio che, se qualcuno gli fa notare che la sua riforma è uguale a un punto del piano eversivo di Gelli, non ci vede nulla di male. Se mi chiedi del numero di parlamentari, le mie motivazioni non hanno nulla da spartire con quelle di Gelli.
Questa è la differenza!
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Già detto, flamenco.
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Degno compare di merende
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La mettiamo che è la somma che fa il totale.
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Troppi spritz, troppo di tutto veramente! ha i neuroni imbevuti nell’alcool!! Poveri noi🤬!
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Ma in vino veritas…
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Sicuramente! Ed è vero le azzate che spara le dice sempre da ubriaco, non si spiega altrimenti.. Buona giornata Anail🥰
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A te, amo’💕💕
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la mettiamo che essendoci nel programma di rinascita anche il superamento del bicameralismo perfetto, che rimanda ad un altra tornata referendaria, in cui questa idea è stata rimandata al mittente, sarebbe buona cosa rimandare al mittente anche la separazione delle carriere, votando No anche al prossimo referendum. Per coerenza.
Le cose di cui è difficile evidenziare l utilità per i cittadini, non solo appaiono inutili, ma se sono idee di persone come Licio Gelli, sono almeno ambigue, e la loro origine nei programmi della P2 è un motivo più che sufficiente per votare NO.
La riduzione dei parlamentari era il mantenimento di un impegno rispetto alla riduzione dei costi della politica, e divenne campagna referendaria vittoriosa della sx, suffragata da un ottimo risultato nelle urne. La riduzione numerica della rappresentanza fu il risultato coerente di quella riforma. L assonanza con Gelli non ricordo fosse un tema in campo.
i favorevoli alla separazione delle carriere dei magistrati erano contrari alla riduzione del numero dei parlamentari. Può darsi fingessero.
deciderà chi vota, come sempre
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Nordio sta dimostrando di essere il maggior, efficace propagandista delle ragioni del NO. Speriamo che non smetta di pontificare!
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