La Candidata al Consiglio regionale Margherita Oliva: “Già a San Marzano sul Sarno una mozione approvata all’unanimità. Ora portiamo questo modello in Regione”

“La Campania ha bisogno di una svolta concreta sul fronte del lavoro: dignità, sicurezza e retribuzioni giuste devono diventare un diritto per tutti. Per questo proponiamo l’introduzione del salario minimo negli appalti pubblici regionali, fissato a non meno di 9 euro l’ora.” Lo dichiara Margherita Oliva, candidata del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania.
“Non partiamo da zero – sottolinea Oliva –. Nel Consiglio comunale di San Marzano sul Sarno ho già presentato una mozione a favore dell’introduzione del salario minimo nel territorio comunale, approvata all’unanimità. È una dimostrazione concreta che quando si vuole tutelare davvero lavoratori e famiglie, si può fare. Ora vogliamo portare questo modello in Regione”.
La proposta del M5S prevede l’obbligo di garantire una retribuzione minima inderogabile in tutte le gare basate sull’offerta economicamente più vantaggiosa. “Una scelta di giustizia sociale e anche di qualità dei servizi pubblici, perché un territorio cresce solo quando chi lavora è messo nelle condizioni di vivere dignitosamente”, aggiunge Oliva.
“Oggi milioni di italiani guadagnano meno di 800 euro al mese, soprattutto giovani e donne. Mentre il Governo Meloni continua a dire no al salario minimo, noi vogliamo che la Campania diventi la regione dei diritti e dell’equità. Con Roberto Fico Presidente porteremo avanti questa battaglia e daremo un segnale chiaro: il lavoro non può essere sottopagato, mai”.
| Vinile Press |
Il peggiore dei peggiori politicanti di sempre. Se penso che nel 2018 ho votato per il movimento grillino e mi sono ritrovato a aver eletto gente come questa.
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Abbiamo perso gente come questa.
Evviva.
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Un nome una garazia:rompi @@
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La proposta del M5S prevede l’obbligo di garantire una retribuzione minima inderogabile in tutte le gare basate sull’offerta economicamente più “vantaggiosa”.
Ghe minghia sda digendo?
Vantaggiosa per chi? per la PA, per i lavoratori?
In Italia l’italiano è una lingua opzionale.
Quindi s’è c’è un’offerta da 90.000 € con salari a 8€/h e un’offerta da 100.000 € con salari a 9€/h chi si aggiudica l’appalto?
Chi paga il personale a 9€ o chi ha fatto l’offerta più vantaggiosa?
Quei 9€ sono netti, lordi, considerano eventuali benefit, tengono conto della 13a mensilità o della 14a mensilità se prevista dal CCNL di categoria?
9€/h, la messa è finita, andate in pace.
Povera Italia
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O forse significa che il salario minimo è COMPRESO dentro l’offerta più favorevole.
Nella tua testa pressurizzata ad idrogeno non c’é rimasto un neurone attivo?
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