La redazione contro l’intervista alla premier

(di Gianni Dragoni – ilfattoquotidiano.it) – Giorgia Meloni ha un rapporto molto stretto con la giornalista Maria Latella, al centro del caso scoppiato al Sole 24 Ore, due giorni di sciopero perché un’intervista alla premier sulla manovra è stata fatta dalla “collaboratrice esterna” Latella anziché dai giornalisti del quotidiano. Meloni nel 2021 ha mandato il suo libro Io sono Giorgia con un’affettuosa dedica alla giornalista che collaborava a Radio24, una copia è rimasta per mesi alla reception del Sole senza che la cronista lo ritirasse, ma il rapporto si è cementato.
Latella ha firmato la prima intervista del quotidiano di Confindustria alla premier nell’agosto 2023. Prima e dopo ci sono state le interviste di Latella a Meloni al Festival dell’economia di Trento, organizzato dal Sole. Insomma, è l’intervistatrice ufficiale di Giorgia sul giornale diretto da Fabio Tamburini, il quale le ha affidato anche l’intervista sulla manovra, pubblicata il 18 ottobre, due pagine con cinque foto della premier. Il giornale è uscito nonostante lo sciopero della redazione.
Molti hanno osservato che il potente “non può scegliersi l’intervistatore gradito”, ma evidentemente la passione di Meloni per Latella non può essere contenuta e non si ferma al Sole. Dal 2024 la giornalista ha un munifico contratto di collaborazione con la Rai, firmato dai vertici nominati da Meloni, Roberto Sergio e Giampaolo Rossi: il compenso è di 730mila euro lordi l’anno, lo ha rivelato sul Fatto Gianluca Roselli, malgrado il flop del programma, “A casa di Maria Latella”, 2,15% lo share medio per otto puntate nel 2024, 2,4% la media quest’anno per dieci puntate.
Latella non è nella posizione ideale per essere indipendente da Meloni. Questo è il cuore del problema, mentre c’è chi vede il dito e non la luna. Antonino Monteleone, arrivato da Mediaset alla Rai nel 2024 a 360mila euro l’anno, ha ironizzato sullo sciopero del Sole: “L’ennesima prova che dimostra quanto possono essere cattivelli i garantiti contro quelli a partita Iva”. Anche i suoi programmi sono un flop: “L’altra Italia” chiuso dopo cinque puntate e ascolti in picchiata, quest’anno “Linea di confine” dirottato in seconda serata con ascolti sempre modesti. Monteleone e Latella: fratelli di flop.
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Saran pure sorelle o fratelli di flop ma sicuramente non piangono miseria come tanti italiani purtroppo
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Niente si nuovo sotto il sole, è il caso di dire.
La premier che si sceglie i giornalisti agli occhi di una persona normale, anche di chi la vota, farebbe sorgere almeno sue dubbi
A) se è una vigliacca o meno
B) se sei convinta che le cose che hai fatto sono il meglio, non dovresti aver paura delle domande scomode.
Poi il dato di rilievo che emerge è il solito: le raccomandazioni con l’aggravante di essere pagate a peso d’oro.
Tirem innanz
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Non é Meloni che chiede di essere intervistata, ma sono giornalisti e conduttori televisivi che vorrebbero intervistarla. Lei non ha alcun dovere di rilasciare interviste, ma ha il diritto di concederle o meno. Sicuramente non concederà mai interviste agli agit-prop (agitatori propagandisti) del PD.
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La premier che si sceglie i giornalisti agli occhi di una persona normale….
Non é Meloni che chiede di essere intervistata, ma sono giornalisti e conduttori…..
Chiedere e scegliere non sono sinonimi.
Ci sono dieci giornalisti che chiedono di intervistarla e lei sceglie, tra questi 10, a chi concedere l’intervista e a chi no.
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Praticamente si è intervistata da sola.
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