Accusò Donno (m5s) di aver picchiato un assistente, scudo bipartisan in giunta

(di Ilaria Proietti – ilfattoquotidiano.it) – Ma quale diffamazione, quale sputtanamento! Accusare in tv un collega deputato di aver picchiato un assistente parlamentare – anche se la cosa non è mai accaduta – si può. Anzi si deve ché è il sale della democrazia. “Il diverbio tra i deputati nel corso della trasmissione televisiva costituisce espressione di un normale dibattito politico”. Chi l’ha detto? Non un Gasparri qualsiasi o un altro del centrodestra sempre così prodigo quando si tratta di distribuire una qualche immunità ai sodali: la frase è uscita di bocca ad Antonella Forattini del Pd nella Giunta delle autorizzazioni della Camera che alla fine ha “assolto” con i voti di destre e appunto del Pd il vicepresidente della Camera stessa, ossia Giorgio Mulè di Forza Italia.
Salvato dalla richiesta di risarcimento del danno del pentastellato Leonardo Donno a cui Mulè aveva dato del picchiatore, peraltro il giorno dopo in cui era stato proprio il deputato del M5S, in un parapiglia d’aula, a prenderle, ma davvero, dal leghista Igor Iezzi: questo perché durante lo scontro alla Camera sull’autonomia differenziata aveva osato tentare di mettere una bandiera tricolore sulle spalle di Roberto Calderoli a cui i leghisti avevano fatto da scudo insieme al resto della maggioranza.
Per tutta risposta il giorno dopo (il 13 giugno 2024), il vicepresidente della Camera, ospite (insieme a Donno) di Davide Parenzo a L’Aria che tira gli aveva dato pure il resto facendone un bel quadruccio: “L’opposizione fa il suo lavoro che molto spesso coincide nel provare a far saltare i nervi alla maggioranza. Donno (…) è stato responsabile in passato di episodi simili, venne sospeso neanche un anno fa con altri 7 del Movimento 5 Stelle al massimo della sanzione prevista dalla Camera dei deputati per 15 giorni”. Con Donno a quel punto a chiedergli provocatoriamente se avesse forse picchiato qualcuno. E quello: “Sì, hai picchiato un assistente…”. Ovviamente, tutto falso. E così Donno ha poi chiesto il risarcimento del danno ma non otterrà mai soddisfazione. Perché il centrodestra ha usato il solito argomento di sempre, ossia che quelle di Mulè sono state giammai parole diffamanti, ma opinioni di un parlamentare coperte dallo scudo dell’insindacabilità e forse qualcosa di più. “Non costituiscono semplicemente espressione della libertà di manifestazione del pensiero assicurata a tutti i cittadini dall’art. 21 della Costituzione, ma il riflesso del peculiare contributo che ciascun parlamentare apporta alla vita democratica mediante le proprie opinioni” ha detto il meloniano Dario Iaia che ha perorato la causa dello scudo per Mulè come relatore in Giunta. Meritandosi il plauso di tutto il centrodestra. E pure del Pd convinto che la falsa accusa possa essere derubricata a normale diverbio tra deputati.
PD e CDX due facce della stessa medaglia.
Da sempre.
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Si come la chiappa destra e quella sinistra
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il pd è destra. Perciò quella del prof dott Presid è una battaglia personale che si intesta per dimostrare che ci si può alleare con la sinistra fasulla farlocca , anche a costo di demolire il movimento.
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Se non ci infilavi Conte non eri contento.
Come ha votato il m5s?
QUELLO ti devi chiedere, piuttosto, a proposito di posizione a 90° rispetto al Pd.
Quello è un partito partito male, appunto, unendone 2 inconciliabili, soprattutto per la fronda neoliberista sopraggiunta coi renziani di m., ma già in partenza voler imitare/importare QUI il PD USA è stata un str0n2ata incommensurabile,
Troppa fogna, mi dispiace che Elly non ce la faccia, ci avevo sperato… 🤷🏻♀️
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sara’ un caso…..????? no di certo….questo è il PD…..!!! Oltre al plauso della destra mi si consenta di aggiungere il mio personale disgusto…..!!!! Che abbia totalmente ragione l’ Appendino…..?????
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Quando c’è da invocare l’impunità parlamentare, piddini e destronzi diventano una cosa sola: la mano sinistra che lava la destra, con la stessa cura con cui si laverebbero la coscienza, se solo ne avessero una. E non provano nemmeno vergogna a sfoggiare quella faccia che, a confronto, fa sembrare tutte le altre straordinariamente apprezzabili.
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e pensare che il (fu) mov col pd-l e col renzusconi ci si è pure alleato.
qua si deve cominciare a pensare che si tratta di masochismo…!!!
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Chi si è illuso di aver battuto la casta è solo un gran cogli…ehm volevo dire illuso .
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Questa è la giustizia che hanno in mente questi politici.
Non dimenticatevi che questo fece denunciare la nostra Viviana Vivarelli perché condivise un post.
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Per la legge del contrappasso, chi di diffamazione colpisce di diffamazione dovrebbe perire. Ma nel regno alla rovescia i vili attaccano ma le pene poi colpiscono gli inermi. Io non chiederei tanto ma per le liti temerarie, cioè promosse in giudizio con malafede o colpa grave, ovvero con la consapevolezza della propria posizione infondata, chiederei che il proponente pagasse al querelato il doppio di quello che pretendeva senza ripararsi sotto alcun scudo parlamentare, perché a fare i bulli così son buoni tutti!
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Vivi…bisognerebbe presentare l’ISEE e paghi in base al reddito,il 10% o il 20%,30% ecc…… si tratta di stabilire la percentuale!
Un disgraziato che perde e non arriva a 10.000 € annuali non avrà difficoltà a pagare,mentre chi ha un reddito di 100.000 € pagherà malvolentieri.
Si tratta comunque di un risarcimento solo in denaro.
Ciaooo!
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Direi di più, proporzionare il risarcimento allo stipendio: se un parlamentare chiede ad un lavoratore dipendente un risarcimento di 20000€, che potrebbero essere un anno di stipendio netto, se le accuse dovessero dimostrarsi infondate dovrebbe pagare un anno del suo, di stipendio, a spanna 195.000€, se la querela temeraria dovesse farla un’azienda, un anno intero di ricavi netti. Non sarebbe neppure difficile trovare un avvocato che difenda il querelato per il compenso di una percentuale sul ricavo.
Farei così anche con le multe, personalmente, una percentuale sul reddito, non cifre fisse.
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“Non costituiscono semplicemente espressione della libertà di manifestazione del pensiero assicurata a tutti i cittadini dall’art. 21 della Costituzione, ma il riflesso del peculiare contributo che ciascun parlamentare apporta alla vita democratica mediante le proprie opinioni”
Che è come dire che il contributo che può portare il MULO de destra è quello di diffamare e calunniare qualcuno in TV (dall’apposito Parenzo che ovviamente non ha smentito niente).
E poi ci si chiede a cosa serva il Parlamento.
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Gli elettori del M5S dimenticano che detto partito -con lo scudo della votazione su Rousseau- nel 2019 votò per l’immunità a Salvini per il caso della motonave Diciotti?
Quasi il 60% dei votanti sulla ‘piattaforma’ (controllata da Casaleggio jr) optò per NO all’autorizzazione a procedere per…
“la tutela di un interesse dello Stato”.
Suvvia, seppur non concordo con la posizione della rappresentante del partito di centro (leggasi Pd), leggere di una presunta diversità del M5S delle origini… mi fa sorridere.
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Eccolo qua (il FQ non ti basta eh?).
Secondo te quando votarono pro-Salvini (purtroppo) lo votarono perché agiva per esprimere una libera opinione? Ma guarda che sei proprio un fenomeno.
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SENATO. Giunta delle elezioni e delle immunita’ parlamentari – Seduta n. 33 Martedì 26 Marzo 2024
La Giunta ha esaminato l’affare assegnato inerente alla costituzione in giudizio del Senato in un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale ordinario di Catania, in relazione ad un procedimento penale riguardante l’onorevole Mario Michele Giarrusso, senatore all’epoca dei fatti (Doc. IV-quater, n. 2). Dopo la relazione del Presidente Franceschini la Giunta ha approvato, ALL’UNANIMITÀ, la proposta di riferire all’Assemblea nel senso favorevole alla costituzione in giudizio del Senato nel conflitto sollevato dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale ordinario di Catania.
Poiché il voto è stato all’unanimità, anche le due rappresentanti del M5S hanno votato in senso favorevole alla costituzione in giudizio del Senato nel conflitto sollevato dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale ordinario di Catania; ovvero chiedere l’immunità per il senatore Giarrusso (ex M5S), in contrato con il voto del M5S (che nel 2016 aveva votato contro l’immunità).
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Roma, giudice archivia la querela di alcuni giornalisti contro Di Maio: “Ha immunità parlamentare” (Il FQ, dicembre 2017)
“Il gip di Roma ha archiviato la querela di alcuni giornalisti contro il candidato premier M5s Luigi Di Maio sulla base dell’insindacabilità delle opinioni espresse di un parlamentare (articolo 68 della Costituzione). A riferire la notizia è stata Elena Polidori sul Quotidiano Nazionale e la vicenda risale al febbraio scorso, quando il grillino aveva presentato all’allora presidente dell’Odg Enzo Iacopino la lista dei giornalisti che, secondo i 5 stelle, li “stavano diffamando per “aver scritto “in modo scorretto e doloso” dell’ inchiesta sulle polizze vita di Salvatore Romeo intestate alla sindaca di Roma, Virginia Raggi. L’accusa dei querelanti, tra cui la stessa Polidori, a Di Maio è di non aver, “in sei mesi dall’atto di archiviazione”, rinunciato all’immunità parlamentare come già più volte annunciato.
Il vicepresidente della Camera, tramite l’ufficio di comunicazione M5s, ha risposto in serata dicendo che non era “a conoscenza dell’atto processuale”. “Luigi Di Maio”, si legge nella nota, “non ha mai avuto alcuna conoscenza di un atto processuale relativo alla querela della giornalista Elena Polidori e quindi non hai ma potuto invocare l’immunità parlamentare né rinunciare alla sua applicazione. Il giudice ha evidentemente ritenuto applicabile il diritto di critica, riconosciuto a tutti i cittadini…
POLIDORI HA CONTRO REPLICATO SU FACEBOOK DICENDO CHE IL GRILLINO AVEVA INVECE GIÀ NOMINATO UN AVVOCATO DIFENSORE E QUINDI DOVEVA ESSERE A CONOSCENZA DEL PROCEDIMENTO”.
Ovvero (aggiungo io) Di Maio avrebbe potuto -tramite l’avvocato nominato- decidere in sede processuale di rinunciare all’immunità
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Proprio DI MAIO vieni a tirare fuori?
No dico, ma hai presente cosa è successo dal 2022 in poi?
Tra l’altro, i giornalisti con M5S hanno fatto il tiro a segno per oltre 10 anni, proprio una bella categoria di ‘martiri’ difendi 😀
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Difficoltà a leggere o peggio?
L’anno era il 2017, quando Di Maio era il ‘leader maximo’ tanto che…
non ebbe alcuna critica da parte degli aderenti M5S.
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E perché doveva essere criticato visto che la stampa serva tra cui quella di tuoi riferimento de sinistra, non faceva altro che sm3rdarlo?
Vai a tr0llare sul FQ, già sei abbastanza ridicolo lì.
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Viso il Suo alto livello di competenze -raffinate espressione linguistiche e somme capacità logiche-
continuerò, come mi ero ripromesso a…
ignorarLa.
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Basta che tu ignori questo sito 😀
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