Il professore parla della strategia mediatica di Palazzo Chigi e la equipara a quella elaborata da Trump

(di Concetto Vecchio – repubblica.it) – Professor Massimo Cacciari, ha ragione Elly Schlein quando dice che la libertà è a rischio con la destra al governo?
«Mah, io penso che questa polemica vada inserita dentro un contesto più grande e più complesso, di cui però è in qualche modo figlia, e che riguarda il fatto che le democrazie occidentali sono sempre più in una condizione di debolezza rispetto alle grandi economie, ai grandi imperi nascenti, come la Cina o l’India».
Cosa c’entra la crisi della democrazia con la destra al potere in Italia?
«Perché anche Giorgia Meloni è debole e quindi ha questa continua necessità di avere un nemico, di dargli la caccia, dire che siamo attaccati, non ci lasciano governare, c’è il terrorismo, ci vogliono male…».
Ma può una premier arrivare a definire l’opposizione come Hamas?
«Contro la sinistra recita una commedia farsesca, come tutta la polemica di Meloni contro la sinistra. Ma lo fa perché così copre la propria debolezza con l’immaginazione, la rappresentazione del nemico. E quindi può dire che il Pd è come Hamas senza perdere nemmeno un voto».
Elly Schlein però ha legato la sua denuncia all’attentato a Sigfrido Ranucci.
«E un legame c’è, perché è un’intimidazione alla libertà di stampa, che si colloca dentro questo clima di stato di eccezione, di continua emergenza».
Cosa intende esattamente con stato di eccezione?
«Leader sempre più deboli, che governano per decreto, con Parlamenti svuotati: e più c’è decretazione d’urgenza, più necessità di avere nemici».
È un circolo vizioso?
«Tutti i gesti non devono fare altro che confermare questo stato di eccezione, fare sì che permanga. Come succede a Trump».
Pure Trump in fondo è debole?
«Anche lui deve fare i conti con chi l’ha eletto, e solo in apparenza sono i cittadini».
Insomma, lei invita ad allargare lo sguardo?
«Sì, ma non vedo in giro nessuna diagnosi storica corretta della situazione. Non ci sono idee, non ci sono progetti per uscirne. Lei sa dirmi i nomi della classe dirigente del Pd? Io no».
Che idee suggerisce?
«Se non si creano dei grandi organismi sovranazionali, dotati di effettivo potere in grado di regolare i conflitti tra Stati, e mettere ordine, queste contraddizioni continueranno a sussistere e la democrazia così come l’abbiamo conosciuta andrà inesorabilmente a puttane».
Non c’è l’Europa?
«Ma ha fatto scelte sconsiderate. Tipo imbarcare Paesi ultranazionalisti, che trovano una loro convenienza soltanto nell’unità economica».
Includerli non è un modo per costituzionalizzarli?
«Si è visto con Orbàn, come lo abbiamo costituzionalizzato».
La sinistra italiana non è mai stata così debole?
«No, qualche anno fa era più debole di adesso».
Eppure si fa largo l’idea che Schlein non possa ambire a palazzo Chigi.
«Chi lo dice? Quelli che vogliono il ritorno di Renzi o di Letta, quelli che dicono bisogna allargare al centro, come Calenda, che infatti sta al due per cento».
Non bisogna allargarsi al centro?
“Il centro aveva un senso quando il ceto medio cresceva, ma da trent’anni non è più così, anzi crolla, l’astensione da cosa dipende, se non da questo crollo».
Quindi Schlein fa bene a stare così a sinistra?
«Sì, almeno si tiene il suo elettorato. Se non facesse così il Pd sparirebbe. In un certo senso Schlein l’ha salvato. Serve un riformismo radicale per battere il radicalismo di destra».
La destra ha capito meglio lo spirito del tempo?
«Certo, Meloni mica sta al centro, sta a destra. Come Trump, del resto: anche lui i voti li prende andando a destra».
C’è chi dice che il Pd debba puntare sulla sindaca di Genova, Silvia Salis.
«Non la conosco così bene per esprimere dei giudizi. Ma penso che il tempo degli amministratori locali che poi diventano risorse nazionali nel centrosinistra sia finito con Renzi».
Insomma, difende Schlein.
«Farla fuori sarebbe pestifero».
Però disegna un quadro preoccupante.
«Siamo dentro a un vuoto. Ma a volte dentro i vuoi si celano grandi possibilità. Magari nasce qualcosa che non ti aspetti, un fermento che ora non vediamo».
I giovani scesi in piazza per Gaza?
«Ecco, lì ci sono energie inaspettate. E allora tutto è possibile, nel bene e nel male».
“Perché anche Giorgia Meloni è debole e quindi ha questa continua necessità di avere un nemico, di dargli la caccia, dire che siamo attaccati, non ci lasciano governare, c’è il terrorismo, ci vogliono male”
Esatto!Parole Sante! e difatti i nuovi intelligenti germogli della Koglioneria progressista si prestano al gioco della Melona: facciamo il nuovo “partito-tutti-uniti-mandiamola-a casa“! con il risultato che la burina starà li altri 20anni:perchè mica l’hanno imparato con l’esperienza del trentennio berlusconiano che agendo così non si cava un ragno da un buco.
Quindi avanti miei prodi bersaniani! altri 20 anni a tirare le craniate al muro con l’obiettivo di farlo cadere quando basta avere le chiavi per aprire la porta e passare oltre.
Speriamo che Giuseppe incominci a capirlo prima che sia troppo tardi.
Des ciulet Giuseppe!
"Mi piace""Mi piace"
La frase non è di Einstein.
In più è tradotta alla ‘buona’.
Una mente suprema non avrebbe mai espresso una sciocchezza simile povera sia nel merito che nel metodo.
Marie Curie ci ha consegnato importanti conoscenze di fisica e chimica a prezzo di rimanerne colpita nel corpo.
Eseguendo gli stessi esperimenti più e più volte per anni.
Forse era folle.
Ce ne vorrebbero tante Folli di quel livello.
Margherita Hack
Rita Levi Montalcini
…
Pensate a quando, se avete avuto la fortuna di viverlo, vostra madre vi ha allattato.
E’ la stessa azione, elementare, ripetuta più volte, in più giorni differenti.
I risultati furono sempre gli stessi ?
O furono diversi?
Quelle madri, e qualcuna qui fa parte del club,
Erano folli ?
Sono folli?
Le mamme palestinesi ogni giorno ripetono le stesse azioni, elementari.
Conta dei figli, li lavano per modo di dire, vanno alla ricerca del cibo minimo, cercano di tranquillizzarli dai bombardamenti, gli raccontano le favole, li fanno pregare.
Anche quando hanno una gamba in meno, o un braccio, o un occhio.
Come se ad uno che gli manca una gamba e da solo non può orinare ci sia un modo per aiutarlo differentemente ogni volta.
Pensa che folli.
Ripetere testardamente le stesse azioni illudendosi che qualcosa cambi.
"Mi piace""Mi piace"
Marie Curie ci ha consegnato importanti conoscenze di fisica e chimica a prezzo di rimanerne colpita nel corpo.
Eseguendo gli stessi esperimenti più e più volte per anni.
???????????????
Come si fa a scrivere una frase del genere?
Marie Curie ebbe conseguenze serie sulla sua salute perchè all’epoca non si conoscevano i danni provocati dalle radiazioni e quindi non adottò nessuna misura protettiva.
Quanto al fatto che fece per anni gli stessi esperimenti è proprio fuori dal mondo e da ogni logica.
Iniziò studiando la conduttività elettrica dell’aria esposta ai raggi di uranio, seguendo le scoperte di Henri Becquerel. Questo era il punto di partenza, ma non si fermò lì.
Insieme al marito Pierre Curie, analizzò tonnellate di pechblenda (un minerale) per isolare due nuovi elementi: il Polonio e il Radio e questo richiese anni di esperimenti chimici, separazioni e misurazioni.
Dopo la scoperta, Marie studiò gli effetti del radio sulla materia e sugli esseri viventi, e come emetteva calore e luce senza apparente fonte di energia. Questo portò alla comprensione della radioattività come fenomeno fisico nuovo.
Più avanti, si dedicò anche a usare la radioattività in medicina, specialmente per la cura dei tumori.
Durante la Prima Guerra Mondiale, organizzò le unità mobili di radiografia per aiutare i feriti al fronte.
Quindi i suoi esperimenti evolsero continuamente, passando da fisica pura a chimica, fino ad applicazioni mediche.
Non ripeteva sempre le stesse prove ma seguiva un percorso di ricerca in continua crescita.
"Mi piace""Mi piace"
@freethinker
lei mi ricorda molto un altro nick di qualche anno fa qui sul forum(conosco i miei polli)…tipo “Mark Twain” che millantava di essere alunno del prof Segre alla facolta di Fisica a Torino…ma che andava in confusione con il teorema di Pitagora.😂🤦♂️
Non vi è effettivamente certezza che la frase possa essere attribuita a Einstein, ma nemmeno il contrario:quindi il suo tono perentorio lo riponga nel cassetto dove tiene i calzini e le mutande.
Vi è invece oggettiva certezza che il buon Albert si rivolterebbe nella tomba a leggere solo una frase di quelle da lei scritte.
Potrei calcare la mano con lei solo facendo leva sulle conoscenze da liceo scientifico che mi appartengono, ma preferisco evitare e accodarmi a Lionheart (basta e avanza), le cui conoscenze in materie sono certamente più profonde e fresche delle mie.
"Mi piace""Mi piace"
Non sono sicuro di condividere con la Elly la stessa concezione della democrazia… non basta infatti chiamare alle urne, come la stessa spero sappia, un popolo ogni cinque anni per dichiararsi senza ombra di dubbio DEMOCRATICI a tutto tondo. Ma va bene lo stesso… l’importante è aver posto il problema del mai del tutto sopito pericolo del ritorno fascista, anche se nelle forme inedite della postmodernità, che affascina da quasi un secolo una lunga schiera di studiosi e persone comuni. Personalmente mi ha sempre incuriosito la vista di folle oceaniche in visibilio davanti a palazzo Venezia ai discorsi del DVCE. In particolare mi sono sempre chiesto come mai la gente, nel corso della storia, abbia scelto, per giunta con voluttà, di essere guidata dal loro tiranno di turno. C’è ancora qualcosa di sfuggente che la ricerca storica non ha ancora del tutto indagato (forse non può) in modo esaustivo. Lo fa uno dei pochi libri finora pubblicati, peraltro fresco di stampa, “Il fascismo e noi” di Roberto Esposito, che si inoltra nel campo della filosofia – con ricorso alla psicanalisi e alla letteratura – che è una disciplina che approfondisce non poco ciò che la pur necessaria, anzi indispensabile, ricerca storica offre con analisi di fatti e documenti. Ma che raramente è in grado di affrontare di petto il tema posto nelle tre conferenze (ne ho scelta una) dedicate al tema dal suddetto filosofo.
Ho esitato a postarla nel dubbio che la pur colta e inclita platea di infosanniti forse non avrebbe gradito, ma poi mi son detto… perbaccò… fatti non furono a viver come bruti…!
Raccomando attenzione anche se la trattazione, lunga un’oretta + dibattito, è abbastanza comprensibile. Poi, se volete, ne potremo anche discutere. Alé… buon ascolto! Ai curiosi.
"Mi piace""Mi piace"
non so chi siano questi 2 asmatici ,ma sono inastoscabili!
"Mi piace""Mi piace"
No . Non viene intimità la stampa che già è serva asservita , ma Ranucci che rappresenta solo un raro esempio di giornalismo ideale .
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi ha sempre stupito la povertà di idee delle persone di destra (ma tanti di sx non sono molto diversi): si ha un’opinione sull’intero mondo che si basa su due o tre convinzioni, spesso sbagliate, per cui si vota un certo partito o un altro solo fidando che risolverà un paio di problemi che per noi sono importanti. Per esempio si vota Meloni per difendere il nostro diritto a non pagare le tasse o a voler dare trattamenti da schiavi ai dipendenti o per odio ai diversi. Poi ce ne freghiamo se quel voto si porterà dietro delle conseguenze orrende da cui dipenderà il peggioramento del nostro Paese o della nostra stessa vita. Per es. vorrei poter sparare a chi entra nel mio giardino e me ne frego se quello che voto metterà il mio Paese a rischio di distruzione atomica.
Osvaldo Soriano diceva:
“La cosa dannosa del fascismo è che induce gli imbecilli a credersi molto furbi. Quanto più uno è idiota, tanto più il fascismo lo fa sentire orgoglioso di sé.” –
"Mi piace"Piace a 1 persona