Il m5S: “Ci serve il 10%”. Il candidato tratta con l’uscente dem e oggi svela i capilista

(di Luca De Carolis e Ilaria Proietti – ilfattoquotidiano.it) – Ora sono davvero in ansia, i Cinque Stelle. Perché tra meno di 40 giorni non si potrà più sbagliare. Non sono possibili errori in Campania, storico fortino del Movimento, dove bisogna eleggere a presidente il veterano sopravvissuto alle mille guerre di religione nel M5S, Roberto Fico. E possibilmente portare a casa un buon risultato per la lista, dopo il 5 delle Marche, il 6 e qualcosa della Calabria e il 4 virgola della Toscana. Tre delusioni in tre settimane. Ma ora il punto sarà innanzitutto la Campania, “dove dobbiamo prendere almeno il dieci per cento” sussurrano i parlamentari. Mica facile, nel recinto di Vincenzo De Luca, con la lista del presidente, cioè Fico, che toglierà sicuramente voti, e con il Pd che appare tonico.
Dovrà fare la differenza innanzitutto lui, l’ex presidente della Camera, che lunedì ha visto De Luca senior, per chiedergli di non fargli più la guerra a colpi di dichiarazioni, di evitare strappi, insomma di comportarsi da alleato. “È stato un incontro civile, anche se ognuno è rimasto sulle proprie posizioni” raccontano più fonti. Con l’ancora presidente che vuole lasciare il cognome nella sua lista stipata di fedelissimi, A testa alta. Mentre Fico, che dribbla sul tema – “non mi interesso di simboli ora” – farà comunque da filtro alle candidature, quello che De Luca e diversi altri (Clemente Mastella) non volevano e non vorrebbero. “L’ultima parola sarà di Roberto, anche per non caricare i partiti di responsabilità” raccontano. Senza foga religiosa, giura una fonte: “Roberto lascerà fuori chiunque abbia problemi legali, ma non farà troppo lo schizzinoso”. Deve tenere assieme otto liste. E gli serve gente che porti voti. Perché la destra parte dietro, certo, ma scalcia. “Alcuni sondaggi danno Edmondo Cirielli sotto solo di quattro-cinque punti” sostengono dal fronte opposto. Bugie tattiche a favore del meloniano, magari. Di certo qualche deluchiano ha già cambiato sponda, “e a destra imbarcano sindaci, che i voti li hanno sempre” ricordano dal Pd. Proprio oggi il 5Stelle presenterà i cinque capilista della lista “Roberto Fico presidente”. A Napoli dovrebbe essere Giovanni Russo, direttore della Masseria Antonio Esposito Ferraioli, il bene confiscato più grande dell’area metropolitana del capoluogo. Mentre nella civica – ma non come capolista – ci sarà anche l’imprenditore sociale Davide D’Errico, il cui nonno venne ucciso dalla camorra per non aver pagato il pizzo.
Ma il 23 e il 24 novembre servirà un buona risposta dei Cinque Stelle, che confermeranno i tre consiglieri regionali uscenti, due con deroga perché hanno già fatto due mandati (Michele Cammarano e Gennaro Saiello). E non solo. “In lista ci saranno almeno due esterni, di peso” giurano dal M5S. Chissà come li giudicherà De Luca, ieri ciarliero: “Quello con Fico è stato un incontro positivo per andare avanti, senza che nessuno si perda, abbiamo discusso del programma. Chi verrà sarà pure fortunato perché deve solo vedere il completamento delle cose messe in campo”. A corredo, l’unghiata a Cirielli: “Ho già avuto modo di ringraziare il centrodestra per il regalo che ci ha fatto”. E Fico ha subito ricambiato il segnale: “Con De Luca abbiamo concordato che l’ avversario è la destra, molti dei progetti della Regione sono da continuare”. E il Faro, il discusso progetto per la nuova sede regionale? “Vedremo un pezzo alla volta” prende tempo il 5Stelle. Del resto anche nel Pd non sono tutte rose, e non solo per via della spina De Luca.
Le ultime voci che agitano i dem raccontano che la riformista Pina Picierno vorrebbe imporre in lista a Caserta Massimo Schiavone, da molti vista come una candidatura sostanzialmente anti Elly Schlein. Questo perché Schiavone fu coinvolto nel caso del tesseramento gonfiato insieme a Gennaro Oliviero, che aveva spinto il Pd a mandare Susanna Camusso come commissario nella provincia, e che portò il partito a negare a entrambi il rinnovo della tessera. Ma anche perché è il figlio di Massimo Schiavone, titolare di Rsa e centri per la riabilitazione psichiatrica in convenzione, finito in manette nel 2020 nell’inchiesta in cui è indagato anche Oliviero.
Ho indovinato chi era la carogna prima ancora di aprire il comm.
Mi mancava!Il PD al lavoro comntro il M5s!
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Ma questa Picierno…!?!?
Dovrebbe essere buttata fuori a calci… e invece si mette a comandare?
… Ellyyyyyyy!!!
Che cz fai? Ma dove vai?
Su LDC mi astengo.
Non ho più parole.
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Il veleno istillato a piccole dosi ” Le ultime voci raccontano”…..
sempre dal buco della serratura!
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VOTO IN TOSCANA – HA VINTO UN SISTEMA DI CONTROLLO SOCIALE, I POTERI FORTI DELLE BANCHE PER ESEMPIO TROVANO PIU’ AFFIDABILE LA SINISTRA RENZIANA DEL PD TOSCANO
Di Vincenzo Costa
In Toscana ha votato chi aveva un interesse, dentro una maglia stretta attraverso cui grandi poteri, attraverso la politica, controllano la società. Ha vinto un sistema di controllo sociale diffuso, quello che, se fossimo in Sicilia, si chiamerebbe voto di scambio.
Non è un voto ideologico o animato da idealità.
Chi non aveva niente da guadagnare non ha votato. E sono tanti, tantissimi. A rigore, e al diavolo le scemenze formali, hanno detto che accettano un dominio, ma non lo riconoscono legittimo.
La destra non ha vinto perché i grandi poteri, dalle banche agli industriali, trovano più affidabile il centro sinistra in Toscana. E perché la torta viene spartita molto bene così. Non c’era motivo di cambiare.
Anche la destra ha fatto di tutto per perdere, infatti ha perso anche nelle città amministrate dalla destra. Del resto, ha vinto Giani, cioè Renzi, coloro che hanno abolito diritti dei lavoratori, tagliato sulla sanità.
La destra meloniana non serviva, perché questi fanno già il lavoro della destra.
– Due annotazioni.
1) il M5S non esiste più. Non esiste al sud e non esiste al nord. Del resto, ridotto a sostenere persino un renziano, a che può mai servire?
2) la lega di Salvini è più un problema che una risorsa per il centro-destra. Non conta più niente, sempre più ridotta a cosa ridicola, a macchietta. Ma quei pochi voti da un lato servono, dall’altro fanno perdere credibilità a tutto il centro destra, soprattutto alla componente moderata.
– Conclusioni.
Si è chiusa la fase iniziata con il governo giallo verde. Si è chiusa la fase in cui si credeva di poter cambiare attraverso la politica o l’anti politica.
Si torna a un bipolarismo fatto da due versioni di liberalismo estremo, con destra e sinistra che sono solo due versioni dell’estremismo liberale.
Due le novità:
A) della democrazia rappresentativa non frega più a nessuno tranne a qualche intellettuale di sinistra;
B ) la democrazia attuale non è un mezzo per cambiare, è una struttura totalitaria che serve solo ai grandi poteri che dominano la finanza, i media e la politica di darsi una legittimazione. Una farsa.
C’è di questo tuttavia più consapevolezza.
A ogni persona di buon senso e’ chiaro che la politica oggi, e a maggior ragione la democrazia elettorale, sono solo strumenti di dominio, che non servono a cambiare la vita.
La democrazia è oggi il modo in cui il potere del denaro si costruisce una legittimità, attraverso la parvenza: “sei libero di dire quello che vuoi, tanto i media li controllo ho io, idem il potere di ricatto.
Significa che si è chiuso un periodo storico, un’intera epoca, quella in cui masse enormi di persone avevano fatto irruzione nella storia per appropriarsi della propria vita. Il clima nuovo è diverso, la politica è interesse, e chi non ha interesse perde tempo. Non è coscienza piccolo-borghese: è realismo.
Dove porterà tutto questo?
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“..ha vinto Giani, cioè Renzi, coloro che hanno abolito diritti dei lavoratori, tagliato sulla sanità.”
“È stata una vittoria schiacciante”
(prof dott presid Giuseppe Conte)
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”Chi non aveva niente da guadagnare non ha votato”.
Perché non sono più capaci di mettere in relazione il fatto che non hanno più niente da perdere con il fatto che non votano.
Un politico non lo può dire perché gli fa perdere consensi, io sono un privato cittadino e posso permettermi questo lusso:
La gran parte della gente non vota perché non è più capace di fare scelte a causa della propria ignoranza e del proprio egoismo.
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“il M5S non esiste più. Non esiste al sud e non esiste al nord. Del resto, ridotto a sostenere persino un renziano, a che può mai servire?”.
Se il M5s non esistesse più, starebbe al 2%, e invece è il terzo partito italiano. Giani ha sottoscritto un accordo che includeva alcuni temi del M5S. Senza quell’accordo, il M5S avrebbe sostenuto un proprio candidato.
“Si torna a un bipolarismo…”.
Nessun ritorno al bipolarismo. Il bipolarismo è morto nel 2013, quando il M5S si è affermato come terzo polo nel panorama politico italiano. Da allora il sistema partitico è diventato tripolare. Il M5S non fa (né mai farà) parte organicamente del centrosinistra.
Mi domando come si possano scrivere delle corbellerie del genere…
Detto questo… vorrei capire perché tutti coloro che si lamentano della politica italiana non fondano un loro partito… Paura di fallire? 🤔
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Un neo assunto (corretto), in un ufficio pubblico, comincia a lavorare come giustamente deve, i suoi colleghi iniziano a guardarlo in cagnesco perché lavora troppo e mentre loro battono più possibile la fiacca il suddetto impiegato, cerca di fare il suo dovere perché quello deve fare! Dopo un po’ di tempo la rivolta dei colleghi che tutti in massa fanno mobbing compresi ovviamente i superiori, il povero neoimpiegato viene additato come un rovina colleghi perché diverso, fino a che non viene messo in condizione di prendersi un esaurimento e si licenzia dalla disperazione.. beh ecco il M5S è quello che ha subito tutto ciò! Voler cambiare la politica è mera utopia, o ti adegui o ti distruggono! Voler essere più onesti possibile e cercare di migliorare la vita degli italiani una follia! Noi teniamo duro ma è sempre più difficile! E non è incapacità di Conte ma è proprio un continuo massacro da parte di quelli che, disonestamente si fingono amici ma che continuano a pugnalare il M5S alle spalle .. questo il mio pensiero..
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Veramente i 5 Stelle si stanno distruggendo da soli, con una strategia politica suicida. Conte ha via via smantellato tutti i punti che ti facevano vedere come una forza diversa e anti sistema. Si è completamente omologato, lui stesso sembra un democristiano degli anni ’60. Ma come è possibile che una forza nata come rivoluzionaria diventi così flaccida e pensi di non disorientare gli elettori? Se uno è di sinistra, per quale diavolo di motivo deve votare conte? Voterà Avs oppure, se è nauseato dalla politica, si asterrà
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Qua stiamo vivendo in una realtà parallela. Quale riscatto può esserci per il Movimento nelle elezioni in Campania? Sarà il nuovo trionfo di De Luca (ossia di quello che è stato il tuo nemico N.1 per anni) che prenderà il triplo di voti dei 5 Stele e consentirà alla coalizione di Fico di vincere. Cioè: l’aberrazione più estrema. Ricordiamo che i 5 stelle per anni hanno detto che De luca ha rovinato la Campania. Come diceva l’ottima Sora Lella… Annamo bene!
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Veramente vi aspettavate che il PD si facesse rubare voti con nonchalance? Soprattutto dopo le costanti critiche?
PD e M5s continuano a farsi la guerra, poi sentono il bisogno di dirsi che la guerra non è fra di loro, segno che invece lo è decisamente. Guerra per chi comanda a sinistra, indipendentemente dal vincere o meno le elezioni. Nulla di nuovo o di strano, come il vittimismo del M5s e l’ipocrisia del PD che nega di odiare il M5s.
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Vittimista sarai tu e tua zia Giorgia!
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Punta sul vivo anche stavolta eh? Ma quanti anni hai? Non dirmi che ne hai più di 12 perchè non ci credo!
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Sei ripetitivo, oltre che c0gli0ne, SCN.
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Se insulti peggiori la tua situazione, stupidina
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“peggiori la tua situazione?”
Ma non crederai mica DI ESSERE?😆😂🤣
Ti insulti da solo, tra l’altro, non hai bisogno di aiuto esterno (moooolto esterno, grazie a Dio)
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Intanto in Sardegna:
Beppe Murgia
L’onestà paga…Sempre !!
Giuseppe Conte
57 min
La Corte costituzionale si è appena pronunciata: Alessandra Todde non ha compiuto nessun atto a rischio di decadenza. La Corte costituzionale chiarisce che né il Collegio regionale di garanzia elettorale né il Tribunale civile di Cagliari avevano il potere di spingersi a fare questa valutazione. Ne eravamo certi, conoscendo le norme di legge e avendo letto le carte. Cosa diranno adesso i garantisti “a senso unico” del centro-destra che scudano i loro ministri e sottosegretari e finanche i criminali libici per ogni possibile violazione del diritto interno e internazionale e poi invece tentano di ribaltare il voto espresso democraticamente dal popolo sardo, con cavilli giuridici e campagne denigratorie? Alessandra continua a lavorare così, con passione e determinazione, che le donne e gli uomini di Sardegna sanno distinguere!
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Meravigliosa notizia Anail!! Ogni tanto un po’ di serenità! Grazie per la condivisione! Spero tu stia bene.. un caro forte abbraccio 💝
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Ho provato a postarlo anche sotto l’articolo di MT, ma Infosannio non me lo pubblica (provato 3 volte😞).
Ti abbraccio anch’io, tesoro, tanto da qui non ti contagio (mio marito sì 🤭)!
😘💝
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M5s, Appendino mette sul piatto le dimissioni da vicepresidente: «Riconsideriamo temi e alleanze»
https://www.editorialedomani.it/politica/italia/m5s-appendino-dimissioni-vicepresidente-temi-alleanze-viu1zjk7
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Benvenuta stellina!
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Cmq:
1- che la decadenza della Todde fosse una cagata pazzesca era ovvio anche ai citrulli (e vedete quanti invece hanno esultato alla notizia di questo sconosciuto comitato di garancia elettorale), per fortuna la farsa è finita.
2- FICO per Dio! Ma la barba la vuoi tagliare un pò meglio o no?
Prima sembravi LEONIDA, adesso sembri un barbone!
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