
(Michele Serra – repubblica.it) – Mentre in Italia la sola parola “patrimoniale” fa venire un mancamento anche a pezzi importanti del centrosinistra, in Francia si discute apertamente di alzare le tasse dei più ricchi. E il mancamento, come è normale che sia, è venuto all’iper-miliardario Bernard Arnault, che con grande sprezzo del ridicolo definisce «attivisti di estrema sinistra» gli economisti e gli esponenti politici favorevoli ad aumentare il prelievo dello Stato sui grandi patrimoni. È già tanto che Arnault, in linea con Trump, non li definisca terroristi, epiteto che oggigiorno, a destra, è come le noccioline. (E chissà che goduria per i terroristi veri, che possono sparire tra la folla).
È bene sapere che la torta di Arnault, nel caso venga introdotta la proposta Zucman (dal nome dell’economista che l’ha concepita), perderebbe solo poche briciole. Zucman propone infatti di tassare del 2 per cento annuo gli asset superiori ai 100 milioni di euro. Certo non i piccoli risparmiatori, non quello che rimane del ceto medio, e nemmeno i normali benestanti sarebbero coinvolti: solo i mega patrimoni, soprattutto finanziari, che nell’ultimo mezzo secolo hanno assunto dimensioni mai viste prima soprattutto in virtù del fatto che le aliquote fiscali sulle grandi ricchezze sono state ridotte ai minimi termini.
Fatto sta che l’insieme di queste briciole, in Francia come nel resto del mondo, formerebbe una nuova torta — nuova anche politicamente, visto che il suo ingrediente principale sarebbe un’inversione di tendenza dopo decenni di illusioni sulle virtù “sociali” del liberismo — che darebbe grande sollievo alla fame delle finanze pubbliche. Un modesto sacrificio di pochi privilegiati andrebbe a vantaggio della collettività. Cos’è la destra e cos’è (o dovrebbe essere) la sinistra, almeno da questo punto di vista non
"Mi piace"Piace a 5 people
L’hanno fatto fuori.
"Mi piace"Piace a 6 people
😆🤣😂😆🤣😂😆🤣😂😂Bellissima, Arse’!
"Mi piace"Piace a 2 people
Ricordo la mini patrimoniale di Monti : una porcheria a larga banda su tutti i risparmi per controbilanciare la riforma altrettanto immonda Fornero.Il tutto sottoscritto dal sempre presente PD.
La parola patrimoniale come la lotta alla evasione fiscale sono tabù per tutti i politicanti ,non solo per la destra purtroppo. Si mira sempre sul grande numero di contribuenti e risparmiatori per fare cassa prescindendo da ogni forma di equità e giustizia sociale .A tale proposito mi viene in mente l’ istituzione dell’ Isee da parte di Letta . Si vanto dicendo che sarebbe servita a fare pagare le tasse scolastiche si possessori di Ferrari ma in realtà le fece aumentare notevolmente a dismisura al sottoscritto che possedevo il denaro in procinto di comprare un appartamento per abitarvi .Quindi smettiamola una buona volta con la solita manfrina del finto scontro centro di qua centro di là .
"Mi piace"Piace a 1 persona
“le ville, le macchine, le moto, le feste, il cavallo, gli anellini, i braccialetti, le pellicce e tutti i cazzi che ve se fregano, costano molto! E per procurarseli, qualcuno bisogna depredare!”
Forse è arrivato il momento di restituire.
"Mi piace"Piace a 2 people
Seee, ma, al momento, in Francia… figurati a sora Giorgia se le si drizzano i capelli…quella del MSI sociale!
"Mi piace"Piace a 3 people
Per nulla d’accordo. Si tassa il reddito (di qualsiasi tipo sia) non i patrimonio. E la ragione è banale: in uno stato che funziona, il patrimonio si forma grazie al reddito che è stato già tassato.
Tassare il patrimonio significa perciò tassare due volte. Anzi, anche di più perché nella mente di chi sponsorizza la patrimoniale, questa non è una tantum, ma annuale. Quindi si tassa-ritassa-ritassa-ritassa …. all’infinito.
Il problema di questa gente è che non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello che lo stato deve essere capace di farsi valere tassando il reddito ovunque si formi e che comunque non può spendere quel che gli pare perché, alla peggio, ci si inventano nuove gabelle, patrimoniale compresa.
I francesi farebbero bene a prendere atto che il loro sistema fa acqua come lo faceva il nostro e che in quei casi, recuperati eventuali frutti di evasione, per il resto si tira la cinghia. E’ un po’ dura coi voti, ma è l’unico modo di arrivare ad una stabilizzazione finanziaria solida e, soprattutto, ad una maturità di cittadini e politici.
"Mi piace""Mi piace"
“… il patrimonio si forma grazie al reddito che è stato già tassato.”
😆🤣😂😆🤣😆😂😆🤣😂😆🤣😂
"Mi piace"Piace a 2 people
“in uno stato che funziona, il patrimonio si forma grazie al reddito che è stato già tassato.”
Troppo comodo prendere un pezzo dell’espressione togliendo ciò che di quell’espressione dà il senso corretto. Roba da marchetta à la Travaglio 😉
"Mi piace""Mi piace"
Beh, si direbbe che TU non tenga conto che la prima parte della FRASE NON SI ATTAGLIA ALL’ITALIA!
Quindi, se stiamo parlando del nostro Paese, a che scopo mettere il dito sulla piaga?
È scontato che da noi NON sia così!!!
Parliamo di realtà, non di utopia!
"Mi piace""Mi piace"
Va bene, parliamo di realtà. Diciamo che io e te guadagnamo 1000€ a testa e che 600 ci vogliano sia a te che a me per campare. Dei 400 che restano, però, io, che sono un bolognese godereccio, me li spendo tutti mentre tu, che sei una sarda previdente, li risparmi. Passano gli anni e in 40 di lavoro sono 192.000 per te che risparmi (lasciamo stare interessi e inflazione). Al 41esimo anno arriva Monti che introduce la patrimoniale sui conti correnti: tu laghi; io no. E magari io vado pure in piazza a protestare perché non ho un soldo per campare. So cosa dirai: patrimoniale solo ai ricchi. Ma, a parte che definire chi è ricco e chi no è molto scivoloso (vedi figura barbina di Prodi coi prezzi delle case e di Bertinotti che voleva tassare le seconde case quando ormai c’è le avevano pure gli operai che voleva difendere) guarda che la patrimoniale la paghi pure tu (quella di Monti e non solo). Mi spiace, ma è sbagliato il principio.
"Mi piace""Mi piace"
Oltre i 100milioni ti dice qualcosa?
Sono “risparmi” secondo te?
Guarda, se vuoi menare il can per l’aia, non è aria.
"Mi piace""Mi piace"
Non sono pratico di aie, vivo in città. I principi sono tali se si applicano a tutti. Altrimenti, se per certuni sì e per altri no, oggi può andarci bene e domani no. Personalmente non sono ricco, nemmeno povero, ma non ce l’ho con i ricchi. Spendo il mio disappunto con chi non rispetta leggi. Se qualcuno s è fatto ricco onestamente, buon per lui
"Mi piace""Mi piace"
Non è del tutto vero che il patrimonio si forma solo grazie al reddito già tassato.
Poi bisogna fare una distinzione tra patrimonio immobiliare (credo ti riferisci a questo) che si accumula anche tramite eredità e donazioni. Non a caso, in Italia l’imposta di successione è molto più bassa rispetto ad altri Paesi europei.
Quello immobiliare che cresce spesso attraverso speculazioni finanziarie, spostamento di capitali nei paradisi fiscali o pratiche illecite difficili da perseguire (aggiotaggio, insider trading).
C’è poi un punto cruciale: la concentrazione della ricchezza. Il patrimonio è distribuito in maniera molto più squilibrata del reddito: pochi possiedono tantissimo, molti hanno poco o nulla. Tassarlo significa riequilibrare e rafforzare l’equità fiscale, anche in chiave intergenerazionale.
Tassare solo il reddito spinge alcuni super-ricchi a trasformare i loro guadagni in asset (immobili, opere d’arte, trust, società di comodo) per sfuggire al fisco.
Quanto detto vale ovviamente e maggiormente per il patrimonio immobiliare; quello mobiliare (una tridicata) prende la via dell’esilio.
"Mi piace"Piace a 4 people
Ho escluso volutamente lasciti e donazioni perché hanno già un disciplina a sé. Naturalmente si può discutere delle relative aliquote che da noi sono irrisorie per chi le deve.
Le speculazioni finanziarie e altre manovre sui generis rientrano nei redditi, quelli prodotti dall uso strettamente finanziario dei capitali. Chiaramente possono essere leciti (personalmente speculai sul petrolio comprato a cifre irrisorie nell estate covid a mio rischio e poi giustamente pagai per il capital gain) o illeciti. Ma il fatto che ci possano essere illeciti non può sovvertire un principio sacrosanto.
Sul sacrosanto valga proprio l’esempio immobiliare. Erediti una catapecchia che nessuno vuole né venduta né in affitto, ma poiché ha una rendita catastale e magari è una seconda casa di fatto ci paghi un imposta che sostanzialmente è patrimoniale. Non percepisci nulla e anzi sborsi.
Il problema reale cui fai riferimento e cioè la concentrazione è giustamente il vero nodo. Ma per contrastarlo dobbiamo violare un principio che è in sé equo? È per me eticamente complicato. Mi pare faciloneria pensare tanto riguarda i ricconi, cosa che implicitamente sta pertanto hanno evaso prima” .
Quando ci si avvia per quelle strade non si sa dove si finisce.
"Mi piace""Mi piace"
Per stare nel merito
Dire che le donazioni hanno una disciplina a se stante è vero, ma ciò non toglie che si tratti di patrimonio; la disciplina riguarda come lo si acquisisce ma non ne cambia la natura; sempre patrimonio resta.
Se hai una catapecchia inservibile non ci paghi nessuna imposta, la demolisci; se non lo fai vuol dire che a qualcosa serve; basta solo decidere se serve o meno e comportarsi di conseguenza.
Inoltre visto che l’eredità è un atto unilaterale ( sono io che decido a chi lasciarla, pur con i limiti di legge) che necessita di accettazione da parte di chi la riceve puoi sempre rifiutarti di accettarla.
Quanto ai redditi derivanti da attività finanziarie I redditi di capitale sono guadagni derivanti da investimenti finanziari: dividendi, interessi, plusvalenze su titoli, ecc.
Questi meritano un discorso a parte come ho scritto nel finale del mio commento: in Italia sono tassati al 26% ( non proprio una torchiatura) e comunque vale sempre la regola che se provi a spremerli basta un click e non spremi più niente; è un concetto molto semplice ma che molti si ostinano a non voler comprendere.
Per stare nella realtà
Per i redditi mobiliari se li tocchi se la svignano; con buona pace di Pasquale e dei fessi che lo applaudono.
Per i redditi immobiliari tu dai per scontato che siano il frutto dei risparmi: questo può valere per la gente comune, i ricconi, ( quelli che in Francia vorrebbero tassare ma non ci riusciranno) il patrimonio immobiliare che hanno, lo hanno ottenuto da altre fonti che hanno avuto, nella migliore delle ipotesi, dal tuo o comunque dal nostro punto di vista,, una tassazione ben diversa da quella avuta da chi tira la carretta.
Ma c’è di più: il riccone vive in un’abitazione dove alla gente comune non bastano 20 vite lavorative per comprarla è hanno rendite catastali da periferia delle favelas.
Chi si compra una casa relativamente nuova in periferia da noi paga molto di più di quei ricconi.
Quindi di quale violazione di principio equo stiamo parlando?
"Mi piace"Piace a 2 people
Equo per me resta tassare il reddito a prescindere da come si forma dopodiché ciò che è tuo è tuo. Leggendo la tua chiosa e la seconda parte di quanto hai scritto, traspare una critica al modello che di fatto consente certe situazioni che tendiamo a percepire come ingiuste. Però questa è morale, che non è detto che corrisponda ad un illecito. Su un certo comune sentire, anche logico per certi versi, bisognerebbe allora rifondare anche il diritto su nuovi principi. Può darsi che a un certo punto potrà diventare inevitabile, ma per me resta sbagliato.
Riguardo la catapecchia mica sempre la puoi demolire: se è un appartamento non puoi (catapecchia l ho usato in senso lato non per riferirmi ad uno stabile diroccato). E il rifiuto dell eredità non è purtroppo frazionabile. O tutto o niente. Semmai con beneficio d’inventario. Ma l’esempio voleva solo mettere in luce la stortura di tassare un qualcosa che non produce nulla. Se non hai nulla per provvedere di fatto è un buco nel portafoglio. Esempio citato per esperienza diretta.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Io non ho parlato ne di illecito ne di morale; non ho mai scritto che possedere un appartamento in centro e pagare le imposte tipiche di una bettola sia illecito o amorale; ho scritto semplicemente che una situazione del genere viola il principio di capacità contributiva; se hai di più paghi di più.
Se due famiglie hanno lo stesso reddito o patrimonio, ma una abita in un appartamento in periferia con rendita catastale alta e l’altra in un attico di lusso con rendita bassa, l’imposta (IMU o anche IRPEF in caso di seconde case) risulta sproporzionata.
Questo genera una violazione dell’equità orizzontale, perché soggetti in condizioni economiche simili vengono tassati in modo diverso.
Il legislatore accetta tale situazione , NON LA CAMBIERA’ MAI, la corte costituzionale si è pronunciata nel merito quindi me ne faccio anche una ragione.
L’unica consolazione che mi rimane è far presente questa situazione ogni volta che mi torna comodo specie per farlo per far notare a certi progressisti a cozze e ceci su come stanno le cose REALMENTE.
Quanto all’appartamento se non si può o non lo si vuole demolire c’è sempre la possibilità di avviare la pratica al catasto e farlo declassare a rendita catastale F2 (unità collaborante) e non si pagano più le imposte.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Articolo decisamente striminzito ed intriso di un pressapochismo senza limiti.
E’ vero che in Francia si dibatte ed in Italia è tabù almeno nel dibattito pubblico, la realtà passata dice ben altro.
Comunque anche in Francia amano discutere del nulla.
La proposta Zucman prevede non solo la tassazione dei patrimoni dei super-ricchi, ma la creazione di un registro patrimoniale internazionale, accordi multilaterali per prevenire evasione e spostamento di capitali, rendendo la patrimoniale efficace su scala globale; tassazione basata sulla residenza fiscale reale : anche se un patrimonio è spostato all’estero, il proprietario residente nel Paese X è tassato lì.
Non saprei poi se è migliore, su questo piano, lo psichedelismo di Tridico (che non prende neanche lontanamente in considerazione il coinvolgimento di paesi terzi) o il campa cavallo di Zucman che lo considera.
"Mi piace""Mi piace"
Cari signori,
a me piace fare i conti con la calcolatrice perché tutto il resto non è altro che parlare a vanvera. Cosa comporterebbe in Italia il prelievo del 2% sui patrimoni dei super ricchi? In Italia, da alcune stime, porterebbe circa 8 miliardi. Una cifra niente male ma che preferirei vedere arrivare da un aumento sulla cedolare secca, altre situazioni di rendita come le licenze dei taxi, i balneari, o una rivalutazione delle rendite catastali ai prezzi di mercato o un aumento della tassazione per chi detiene immobili ad uso abitativo che mantiene sfitti. Non mi piace semplicemente l’idea che un patrimonio spesso generato attraverso attività su cui sono già state pagate le tasse venga tassato in modo trasversale. Il rischio è che ci siano delle fughe di capitali per eludere le tasse
"Mi piace""Mi piace"
Si, ma la calcolatrice è una macchina, se immondizia metti dentro, immondizia viene fuori.
Parlare di patrimonio pensandolo come un qualcosa d’indifferenziabile è un errore madornale.
Il patrimonio va diviso in mobiliare e immobiliare.
Quello immobiliare nessuno lo toccherà mai perchè se lo fa non si vota neanche lui/lei da solo/a.
Per quello mobiliare se si prova a toccarlo lo si sposta altrove.
Adesso prendi pure la calcolatrice prova a moltiplicare un numero di tua scelta per 0 e poi mi dici il risultato.
"Mi piace""Mi piace"