Nella vita ci si abitua a tutto, per carità, però va detto che la realtà corre ormai a un ritmo difficile da tenere. Cresciuti nel 900, avevamo appena fatto pace con l’esistenza di un bizzarro ircocervo […]

(di Marco Palombi – ilfattoquotidiano.it) – Nella vita ci si abitua a tutto, per carità, però va detto che la realtà corre ormai a un ritmo difficile da tenere. Cresciuti nel 900, avevamo appena fatto pace con l’esistenza di un bizzarro ircocervo politico, il partito personale, che ora ci troviamo di fronte a una nuova variante, il partito ereditario (che d’altra parte, va ammesso, è un esito non imprevisto per un partito personale). Parliamo di Forza Italia, capostipite della faccenda qui da noi, fondata da quel tizio che fu e oggi posseduta come una srl dai suoi eredi, i cinque fratelli Berlusconi (ma da due più degli altri). Funziona così: i debiti del partito, un centinaio di milioni, erano garantiti dal proprietario diretto Silvio B., che finanziava pure generosamente la sua creatura; alla sua morte quella garanzia è stata ereditata dai figli, che ora di fatto controllano Forza Italia, che peraltro continuano a finanziare generosamente, come controllano Mediaset o possiedono le ville. È per questo che alla fine dell’estate, come in ogni azienda che si rispetti, il mezzadro – il vicepremier Antonio Tajani – s’è dovuto presentare a rapporto da Marina B., nella casa padronale di Milano, per dare conto del raccolto passato e concordare le semine future. A quanto pare la figlia di B. vuole dare una rinfrescata all’aziendina politica di famiglia: oltre alla solita protezione degli interessi della proprietà, chiede un po’ più di culto della personalità del de cuius, una spruzzata di liberalismo e di centrismo in più, qualche faccia nuova ai vertici del partito. Ci informa Il Foglio che il mezzadro Tajani, che ambisce al prolungamento del contratto, ha dal canto suo ricordato alla proprietà, con tutte le cautele del caso, che i suoi buoni rapporti coi popolari tedeschi, il partito del cancelliere Merz, sono tornati assai utili nella recente conquista di ProSiebenSat. Il buon Antonio legittimamente – ancorché con juicio, come Pedro il cocchiere – vuole di più, diciamo una qualche forma di autonomia gestionale della srl politica dei Berlusconi: da mezzadro vorrebbe farsi manager. A soppesarlo sine ira ac studio non scommetteremmo sulla sua promozione, però d’altra parte chi l’avrebbe detto, quand’era giovine monarchico o irrilevante cronista al Giornale, che sarebbe arrivato dov’è ora?
piu’ che “mezzadro” lo definirei un perfetto “maggiordomo”….!!! Che “figuraccia di 💩” la definirebbe il Compianto e Mitico Emilio quella che ha fatto intervistato dalla Berlinguer….!!!!!! e lo paghiamo dandogli ogni mese migliaia di euro al mese…..roba da matti…
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Non solo lui non conosce l’italiano, ma anche tutti quelli che stanno riportando la notizia.
TORNATE A SCUOLA TUTTI III!!
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/11/maiorino-m5s-tajani-influencer-prezzolato-israele-bagarre-senato-video/8123117/?sfnsn=scwspwa
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La tonaca del don abbondio gli calza a pennello 🤔
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Ecco, leggere un articolo così sulle 8 del mattino mi mette di buon umore per tutta la giornata ! P.S. Per quel poco che può valere, tutta la mia solidarietà alla Majorino!
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