MOSCA, ‘PER PACE IN UCRAINA RICONOSCERE NUOVA REALTÀ TERRITORI’

(ANSA) – Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che “affinché la pace sia duratura” nell’Ucraina invasa dalle truppe russe “devono essere riconosciute e formalizzate in modo giuridico internazionale” quelle che definisce “le nuove realtà territoriali emerse dopo l’adesione alla Federazione Russa in seguito ai referendum” delle regioni ucraine che Mosca sostiene di essersi annessa, alcune delle quali solo in parte occupate dalle truppe del Cremlino: lo riporta l’agenzia Interfax citando un’intervista di Lavrov al quotidiano indonesiano Kompas.

La Russia afferma di essersi annessa le quattro regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia (che i suoi soldati occupano solo in parte) con dei cosiddetti “referendum” non riconosciuti dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale e che si ritiene si siano svolti senza il minimo rispetto degli standard democratici.

Mosca inoltre ha di fatto preso il controllo della Crimea nel 2014 con la forza e con un controverso referendum, in violazione del diritto internazionale. “È necessario creare un nuovo sistema di garanzie di sicurezza per la Russia e l’Ucraina come parte integrante di un’architettura pancontinentale di sicurezza uguale e indivisibile in Eurasia”, ha anche dichiarato Lavrov, che ha poi di fatto ribadito la contrarietà di Mosca a un eventuale ingresso di Kiev nella Nato sostenendo che debba “essere garantito lo status di paese neutrale, non allineato e libero dal nucleare dell’Ucraina”.

MOSCA, ‘COSPIRARE? SPERIAMO CHE TRUMP PARLASSE IN SENSO FIGURATO’

(ANSA) – “Speriamo che fosse inteso in senso figurato e non letterale, soprattutto perché nessuno sta tramando alcuna cospirazione”: lo ha detto il ;;portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le dichiarazioni in cui il presidente Usa Donald Trump ha usato la parola “cospirare” apparentemente riferendosi ai leader di Cina, Russia e Corea del Nord. Lo riporta la Tass.