La paura di Fratelli d’Italia: “Inizia a convincere anche fuori dal suo recinto elettorale”

(Marco Antonellis – lespresso.it) – Il nome che sta facendo tremare il centrodestra calabrese non è nuovo alla politica nazionale. Ma il suo ingresso sulla scena regionale ha colto molti di sorpresa. Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps, accademico ed europarlamentare M5s, ha accettato la candidatura alla guida della Regione Calabria con il sostegno dei 5 Stelle. Ma a preoccupare non è solo il profilo tecnico dell’ex manager del welfare. A spaventare, dicono da ambienti di Fratelli d’Italia, «è che Tridico inizia a convincere anche fuori dal suo recinto elettorale».
La sua candidatura, divenuta ufficiale solo da pochi giorni, è accompagnata da un lavoro sotterraneo, quasi silenzioso, ma incisivo. I sondaggi riservati, commissionati da diverse forze politiche tra Roma e Catanzaro, lo danno in crescita stabile, con una proiezione che, a detta di un esponente del centrodestra calabrese, «lo mette in partita, eccome». Il dato, per ora confidenziale, ha cominciato a circolare nei corridoi di Palazzo Chigi, e ha riaperto vecchie tensioni.
Il presidente uscente Roberto Occhiuto, esponente di Forza Italia, si è dimesso per ricandidarsi, malgrado l’indagine che lo ha coinvolto. Ma nei fatti, non tutti sono convinti che sia stata la mossa migliore. Lo si intuisce nei silenzi, ma anche in qualche voce che si fa largo nei circoli meloniani: «Era meglio puntare su una donna, su una figura istituzionale forte», sibila un deputato di FdI, facendo il nome della sottosegretaria agli Interni Wanda Ferro, calabrese, considerata da tempo vicina al “cerchio ristretto” della premier.
Ferro ha un profilo che, secondo i suoi sostenitori, avrebbe garantito “discontinuità e rigore”. Ma il pressing di Forza Italia — che considera la Calabria un feudo personale — ha chiuso la porta a ogni ipotesi alternativa. E adesso, se Occhiuto dovesse crollare nei sondaggi, il rischio di un boomerang si fa concreto.
Dietro le preoccupazioni, però, c’è anche la strategia di Tridico, che evita gli attacchi frontali e si presenta come “candidato competente”, forte di una narrativa sociale che trova terreno fertile in una regione dove il reddito di cittadinanza ha avuto un impatto massiccio. Tridico non rinnega nulla: «Bisogna ripartire dalle politiche di inclusione e di coesione», ha detto in un incontro a Cosenza. Non un linguaggio da barricata, ma parole che toccano un nervo scoperto.
Nella sua comunicazione, Tridico eviterà le liturgie grilline: pochi slogan, molti numeri. Si muove da tecnico prestato alla politica, con l’obiettivo — così riferiscono ambienti M5s — di costruire una proposta «capace di parlare anche a chi non ha mai votato 5 Stelle». Il rischio per il centrodestra è che funzioni. Perché in Calabria il malcontento cova sotto traccia, anche all’interno della maggioranza uscente. Occhiuto — raccontano fonti interne — ha intenzione di cambiare gran parte della dirigenza regionale in caso di rielezione. Ma l’apparato resiste: «Qui nessuno si schioda senza fare un plissé», ironizza un consigliere regionale forzista. Un messaggio chiaro: la macchina non è tutta allineata.
Il centrodestra, inoltre, paga una carenza di visione condivisa: il Ponte sullo Stretto resta la grande bandiera di Occhiuto, ma è un progetto che entusiasma solo una parte della Calabria, in primis il Reggino. Le altre province — Vibo, Crotone, Catanzaro, Cosenza — restano in attesa di interventi concreti su sanità, infrastrutture interne, lavoro giovanile. «Non bastano le grandi opere, servono risposte quotidiane», ripetono dai territori. E in questo vuoto si inserisce la narrazione di Tridico: meno cemento, più welfare.
Il quadro, insomma, è più fluido di quanto non si dica pubblicamente. La coalizione che governa Palazzo Chigi non può permettersi un inciampo in Calabria. Ma se la crescita di Tridico dovesse consolidarsi, l’ipotesi di una campagna a due velocità — con FI a difendere Occhiuto e FdI a fare il minimo indispensabile — non sarebbe affatto da escludere.
Vediamo se i calabresi hanno voglia di cambiamento 🤔
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In caso contrario avranno ciò che si meritano.
“Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”.
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Da mo’ che piangono se stessi 🤔
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“forte di una narrativa sociale che trova terreno fertile in una regione dove il reddito di cittadinanza ha avuto un impatto massiccio. “
Alla fine, i 5S ripropongono la solita ricetta: soldi gratis. E creare lavoro e per cercarsene un lavoro c’è sempre tempo. La ricetta con cui sbancarono le elezioni del 2018 (il Sud era tutto loro) e con la quale Conte riequilibrò il pesante 10% scarso cui erano arrivati alle elezioni del 2022.
Ma Tridico offre la possibilità di fare una seconda osservazione.
Dov’è finito lo sdegno per chi si candidò alle europee ben sapendo che, se non subito a stretto giro, avrebbe fatto altro, poi? Non vale per Tridico? MAnno! Vale come i discorsi sui mandati, vale come i discorsi sulle manette (ai nemici si, agli amici no).
Grillo (dal suo punto di vista che non condivido) aveva ragione da vendere: non vendersi. Mai, per nessuna ragione, nemmeno per quella che può sembrare strategicamente utile. Perché di quel passo si finisce come gli altri.
E infatti, come alla variante “parlante” della sua specie, gli han tirato una bella martellata. 🙂
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E quando stai a combatte co’ li coccodrilli te devi adegua’ frate’ poi se a te piace fatte magna’ anche se penso che sei della sponda de destra e pasquale per voi è come un dito ar ©ulo🤔
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Il Reddito di cittadinanza ha salvato un milione di persone all’anno dalla povertà assoluta. Lo ha ammesso anche il governo Meloni: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/06/14/rdc-pure-la-commissione-di-calderone-dice-che-1-mln-di-persone-sono-uscite-dalla-poverta/7586629/
Secondo la Corte dei Conti, 352mila percettori avevano trovato lavoro e 193mila avevano ancora un contratto: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/27/reddito-di-cittadinanza-corte-dei-conti-352-mila-percettori-occupati-grazie-ai-navigator-ma-manca-il-coordinamento-tra-i-centri-delle-diverse-regioni/6334031/
Se le Regioni amministrate dal centrodestra non lo avessero boicottato, avrebbe continuato a creare lavoro: https://www.giornale7.it/la-regione-boicotta-il-reddito-di-cittadinanza-nessun-navigator-assunto-nei-centri-per-limpiego/
Smantellato il Rdc, la povertà assoluta ha raggiunto di nuovo livelli record: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/25/poverta-assoluta-in-aumento-nel-2023-riguarda-57-milioni-di-famiglie-dilaga-il-fenomeno-dei-lavoratori-poveri-al-massimo-di-sempre/7490626/
Ma la coerenza, si sa, non è il piatto forte della destra, tant’è che il tanto bistrattato Rdc è stato poi reintrodotto dal governatore del Veneto (‘bonus Zaia’) con soldi europei, con la beffa che ora finisce nelle tasche dei ricchi: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/30/zaia-dalle-critiche-al-rdc-al-suo-bonus-che-finisce-ai-ricchi/8044136/
Il 10% è il risultato delle Europee, alle Politiche ha raccolto più del 15% ed è stato di nuovo il primo partito al Sud.
I 5S non hanno mai detto che chi si candida al Parlamento europeo non può ambire a cariche diverse. Lo fece la Todde e nessuno sollevò critiche nei suoi confronti, tantomeno Grillo, che anzi esultò per la sua vittoria.
Tutti questi attacchi a Tridico rivelano il timore della destra di perdere le elezioni. Chissà, forse è la volta buona che i calabresi si liberano del malaffare e della malapolitica.
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La grande macchina da guerra (semi cit.) è già entrata in azione?
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Elezioni regionali in Calabria
•2014
Affluenza al 44.08% (-15.19%)
Eletto Mario Oliverio (pd)
• 2020
Affluenza al 44.33%
Eletta Jole Santelli + (FI)
• 2021
Affluenza al 44.37%
Eletto Roberto Occhiuto (FI)
Visti i nomi, le appartenenze e i numeri dal 2014, che cosa serve ai calabresi per convincerli ad andare al seggio e votare per un qualcosa di rottura rispetto ai vecchi schemi?
Serve un volto nuovo?
Serve un messaggio credibile?
Serve totale autonomia?
Serve un campo smodatamente largo?
Che cosa serve?
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Non comprendo il “fascino” che esercita su Tridico ( e pare su tutto il M5s) un personaggio come Donatella Di Cesare. Veramente la vogliono candidare?
Già mi devo sorbire Fico in Campania…
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Se te piace la santadeche’ proponila🤔
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Ecco che le scelte politiche di Conte cominciano a dare i primi frutti. In Campania un candidato serio e preparato e in Calabria un altro candidato super serio e preparato.
Tutto l’establishment è in ebollizione, questi grillini hanno il coraggio e la capacità di raddrizzare la mala politica e politicanti collegati che infestano le nostre Istituzioni.
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