Berlusconi li definì “disturbati”, bossi avvisò Abate: “Ti raddrizziamo”. Ora tocca a Meloni&C.

(di Antonella Mascali – ilfattoquotidiano.it) – Dal governo è un susseguirsi di attacchi scomposti ai magistrati, da bravi allievi del fu maestro Silvio Berlusconi. L’ultima randellata verbale è quella del ministro della protezione civile e del mare, Nello Musumeci, che attacca pure i giornalisti: “Il magistrato ha il compito di fare il killer, la stampa ha il compito di darne notizia”. Appena cinque giorni fa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal palco di Cl, aveva sciorinato la solita teoria delle toghe politicizzate: “Andremo avanti con la riforma della giustizia nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati che provano a sostituirsi al Parlamento e alla volontà popolare”.
Che il governo sia figlio del Berlusconi pensiero è confermato anche da altre dichiarazioni contro le toghe. In questo caso potremmo dire che si tratta quasi di “fuoco amico” dato che le accuse, senza prove, sono arrivate dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, ex procuratore aggiunto di Venezia, che ha pure accusato i pm di essere “super poliziotti” che hanno “inventato” indagini e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ex consigliere di Cassazione. Al congresso del Consiglio nazionale forense di aprile si è lasciato andare a siluri che nulla hanno dello stile ecumenico a cui ci ha abituati: i magistrati attuali sono peggio delle “toghe rosse di cui aveva senso parlare trent’anni fa e ora è macchiettistico. È qualcosa di più complesso e grave. È un ormai cronico sviamento della funzione giudiziaria, perché quest’ultima deraglia dai propri confini e decide, insieme alle norme, le politiche sui temi più sensibili”. È il caso, aggiunge, “di leggi sistematicamente disapplicate in materia di immigrazione”.
Mantovano ha citato le “toghe rosse” di berlusconiana memoria e a Berlusconi è impossibile non pensare quando, da leader di Forza Italia e da presidente del Consiglio, pluri processato, non solo si fece approvare dalla maggioranza di centro-destra leggi ad personam ma usò le tv a reti quasi unificate per attaccare quotidianamente i magistrati. Quello che pensava di loro lo disse nel 2003 a villa Certosa, in Sardegna, ai due giornalisti inglesi del settimanale The Spectator: “Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa perché lo sono politicamente; secondo, sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dalla razza umana”. Un paio di mesi prima Berlusconi aveva definito la magistratura “un cancro da estirpare”. Oltre vent’anni dopo, a difendere la memoria di Berlusconi, scomparso da poco, ci ha pensato Matteo Renzi: “La procura di Firenze guidata da Luca Turco sostiene che le stragi di mafia del 1993 fossero finalizzare a sostenere Silvio Berlusconi. Siamo oltre il ridicolo… Mai vista una Procura più delegittimata e squalificata”, ha scritto nel giorno della perquisizione a casa di Marcello Dell’Utri. Tanti gli attacchi alla procura di Firenze nel periodo in cui i suoi genitori erano sotto processo e per l’inchiesta sulla fondazione Open che l’ha coinvolto. “Il processo Open è uno scandalo assoluto” e i pm sono responsabili di “violazione della costituzione e delle leggi”.
Anche l’omonimo Matteo, l’attuale ministro dei trasporti Salvini, se l’è presa con i magistrati palermitani che lo hanno indagato per la vicenda Open arms, e con i consiglieri di Cassazione per il risarcimento che deve il governo ai migranti bloccati sulla nave Diciotti, sette anni fa: “Sentenza vergognosa, li accolgano loro”. Nel 2016 il leghista, al congresso di Torino fu lapidario: “La magistratura è una schifezza”. Non gli era andata giù l’inchiesta a carico dell’ex assessore ligure Edoardo Rixi per “Rimborsopoli”. Il suo ex mentore, Umberto Bossi, non fu da meno. Nel 1995 usò un linguaggio violento contro Agostino Abate, allora pm di Varese, che aveva messo sotto inchiesta il senatore leghista Giuseppe Leoni per finanziamento illecito dei partiti: “Ti raddrizzeremo la schiena” disse contro Abate che portava i segni di una poliomielite. Ora la storia si ripete.
Insulti a magistrati?… ma magistratura dov’è stata in questi ultimi cinque anni?… cosa ha fatto di fronte comportamenti eversivi ed anticostituzionali di questi anni… abusi di potere e coercizione verso propri cittadini di governi illegittimi?… una Magistratura palamarizzata avrebbe pure ardire di esigere rispetto?… commuove vedere come Il Fatto si adoperi per presentare una Magistratura angariata da politica… e non collusa come ampiamente dimostrato da fatti!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
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Che commento ignorante, ancora di governi illegittimi va blaterando!
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Nuccio, sapessi quanto rimpiango il tintinnare delle manette! A furia di fare leggi pro-colletti bianchi si è perso l’obiettivo primo: mettere in galera chi ruba.
E il popolo più è derubato e più è contento. Come te.
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Il ministro del mare evidentemente inizia a sentire prossima acqua di fogna alla sua gola (la cloaca dell’ARS si è rotta da tempo e ha già travolto un suo protetto, Manlio Messina) e inizia a vilipendere le istituzioni, come uno squadrista qualsiasi, quale in fondo è.
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Giá, la pesciarola al Peeping di Rimini.
Comunione e Intimidazione.
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Giorgia Meloni, dal palco di Cl, aveva sciorinato la solita teoria delle toghe politicizzate: “Andremo avanti con la riforma della giustizia nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati che provano a sostituirsi al Parlamento e alla volontà popolare”.
A parte che:
1- non è colpa dei magistrati se le leggi le fanno con i piedi, sono incostituzionali, sono inapplicabili per quanto contraddittorie ecc ecc e questo è colpa del GOVERNO in primis visto che oramai fanno quasi sempre i DL che pure dovrebbero essere riservati a requisiti di ‘necessità ed urgenza’ come quello dell’8 agosto scorso che prevede multe assurde per chi getta una bottiglia dall’auto in un parco, rischiando addirittura la PRIGIONE. E questo perché? Perché si volevano contrastare gli sversamenti di rifiuti TOSSICI da parte delle ecomafie. Come se le leggi NON esistessero già, come se l’emergenza non fosse nota da oltre 30 anni (vedi la collaborazione secretata di Schiavone).
2- se si parla del Parlamento il primo a sostituirlo è proprio il governo a cui NON spetterebbe di legiferare e la volontà popolare è quella che ha votato GIoggia con il 26% del 60% dei votanti. Sai che legittimazione.
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Per la destra Berlusconiana la Giustizia giusta è quella che schiaffa dentro solo i poveri cristi,al massimo qualche delinquente comune. Chi ha il portafoglio pieno no, in genere questi commettono reati finanziari che essendo invisibili agli occhi non creano allarme sociale e preoccupazione tra la gente, per cui meglio non indagare troppo, una volta scoperchiato il pozzo non sai mai cosa trovi dentro. “Se un banchiere scappa con la cassa si può perdonare. Se parla, no.” (Enrico Cuccia)
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