Meloni, oggi in Cdm allarghiamo la Zes a Umbria e Marche

(ANSA) – “Abbiamo scelto di dare a questo territorio una opportunità in più: il Consiglio dei ministri di oggi approverà la norma che consente di allargare la zona economica sociale anche alla Regione Marche e alla Regione Umbria”.
Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni presentando ad Ancona gli interventi del governo per le Marche. “Come possiamo aiutare questi territori a fare ancora di più e meglio? – ha detto la premier – Nella condizione di competere con tutti gli strumenti adeguati?
Andando al cuore di quei problemi strutturali che” le Marche “si portano dietro da diversi anni e che per diversi anni non si era avuto il coraggio di affrontare: la questione centrale è quella del deficit infrastrutturale, questa regione vive un paradosso incredibile, è al centro dello Stivale ma è irraggiungibile e così non può combattere ad armi pari”.
C’è il “sistema a pettine – ha ricordato la premier che parte dalla A14 e si sviluppa nell’entroterra dividendo in quadranti la regione senza avere una corrispondente infrastruttura per connettere velocemente le aree interne e le diverse valli marchigiane”.
Per questo “abbiamo lavorato fin da subito su opere come la Pedemontana delle Marche, un sogno che diventa realtà, e opere ferme per decenni, la Galleria della Guinza, una delle grandi incompiute d’Italia, sulla Fano-Grosseto, la famosa superstrada dei due mari pensata per collegare Adriatico e Tirreno e sanare il divario tra le due coste”.
Meloni, con Pedemontana le Marche escono da isolamento insensato
(ANSA) – “La giornata di oggi cambierà il destino di questo territorio, la Pedemontana è fondamentale e tirerà fuori le Marche da un isolamento insensato considerata la sua posizione geografica”.
Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo intervento all’avvio dei lavori di un tratto della Pedemontana del sud delle Marche a Cessapalombo (Macerata). “C’è stato un sistema di viabilità che ha condizionato la vita di imprese, lavoratori e cittadini. – ha aggiunto Meloni – Con questa infrastruttura diamo l’opportunità di poter competere avendo gli strumenti per farlo, per consentire alle aziende di trasportare facilmente i prodotti ed esportarli, mettendole nelle condizioni di base per poter dimostrare loro valore”.
Marche: capigruppo Pd, Meloni versione Wanna Marchi, solo promesse elettorali
(LaPresse) – “Oggi ad Ancona, Meloni ha promesso di tutto: manca solo ‘sarà tre volte Natale’. Lo fa per aiutare il suo amico di gioventù Acquaroli, lo fa perché sa bene che da solo il Presidente delle Marche non avrebbe niente da raccontare, visto come ha ridotto la sanità pubblica.
A Meloni, versione Wanna Marchi, non crede più nessuno: dalle accise alla riforma delle pensioni, le italiane e gli italiani hanno imparato che sono solo promesse elettorali. Nella realtà si traducono in tagli ai servizi, aumento delle tasse e della povertà”. Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, Capigruppo PD alla Camera dei Deputati e al Senato.
Marche o marchette?
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Se vede che dai sondaggi per sira Garbatella nelle Marche e Umbria tira aria de sfan©ulamento🤔
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Esatto, teme di prendere uno scoppolone. 😀
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E li sordi ‘n dove li prenne?
Si deve pagà armi e gas e petrolio più cari, mo me deve dì ‘n dove li prenne.
ahhh dar PNNR de Conte?
E li sordi per sor pannocchia?
Armeno vanna era più furba : materia prima solo er sale.
Costo d’esercizo basso e guadagno alto!
Qui invece costo d’esercizio alto,altissimo e guadagno zero!
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La Meloni ha scelto il potere a qualsiasi costo , quale ragione di vita , se vita può chiamarsi quella che si conduce negando la verità al Popolo Italiano sulle stragi commesse contro dello stesso Popolo Italiano dai suoi mai rassegnati camerati fascisti alla nostra Costituzione nata nel 1946 dopo il ventennio fascista e continua negando verità ormai acclarate sulle Stragi di Falcone e Borsellino che avevano scoperto le connessioni dell’Antistato Fascista e dalla P2 di Gelli e la CIA connesse dal predetto Antistato Fascista all’interno dello Stato.
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ho vissuto 2 anni ad Ancona e non ho mai avuto nessun problema a raggiungerla in auto o in treno , ai tempi c era pure il settebello, a meno che Salvini abbia distrutto anche questa linea ?
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sono marchigiano, diciamo che per quanto riguarda i collegamenti giorgia ha ragione a metà, nel senso che qualcosa in questi decenni si è mosso, ma molto ancora è da fare, però il problema è che queste opere erano utili 30 anni fà, oggi che il tessuto industriale delle Marche (e non solo delle Marche) è desertificato, queste opere, semmai andranno in porto, rischiano di diventare poco utili
mi ricordo ero un bimbetto e già sentivo mio padre e gli altri adulti parlare della Pedemontana, che a me all’epoca mi faceva pensare a qualche mostro mitologico
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