
(di Giacomo Salvini – ilfattoquotidiano.it) – Giovedì mattina, interno Senato. Mancano pochi minuti all’inizio dell’aula che deve votare la fiducia al decreto Economia con cinque correzioni, una per ogni emendamento approvato dalla maggioranza che il Quirinale ha chiesto di togliere per estraneità di materia. Tra questi ce n’è anche uno sui consorzi stabili che era stato richiesto e presentato dalla Lega. Bocciato perché non omogeneo al decreto, nonostante il voto favorevole in commissione Bilancio. Così il capogruppo al Senato del Carroccio, Massimiliano Romeo, nella stanza di lettura dei quotidiani antistante all’aula, si sfoga a voce alta con un collega: “Hanno fatto passare tante di quelle puttanate e ora ci bloccano questa cosa qui che è di buon senso… È impossibile lavorare così”.
Un’irritazione che nelle ultime ore ha coinvolto tutta la maggioranza di governo, perché secondo fonti parlamentari il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha anche bloccato il decreto Sport che contiene due norme che non contengono alcun carattere di urgenza. Anche dentro Fratelli d’Italia filtra irritazione perché si ritiene che ormai il capo dello Stato utilizzi i lavori parlamentari per “fare opposizione al governo”. La Lega di Matteo Salvini invece lo dice pubblicamente dando voce a molti dentro la maggioranza. Oltre a Romeo, anche il senatore Claudio Borghi, che fa parte della commissione Bilancio, nel Transatlantico di Montecitorio per votare il nuovo componente del Csm (scheda bianca) spiega che i “pareri sugli emendamenti li dà il governo e non il Quirinale”.
Il fine settimana sarà decisivo per capire quale sarà l’iter del decreto Sport e se a Ferragosto si verificherà uno scontro istituzionale tra il governo e la presidenza della Repubblica. Mercoledì, infatti, il ministro dello Sport Andrea Abodi ha fatto sapere che il decreto sarà approvato senza modifiche. In questo caso, se in aula la prossima settimana la maggioranza dovesse seguire l’indicazione di Abodi a quel punto Mattarella potrebbe non firmare il decreto e rimandarlo alle Camere. In questo caso il governo ha due opzioni: o recepire le richieste del Colle (ma potrebbe già farlo oggi), oppure non ascoltare il presidente della Repubblica e andare avanti senza modifiche. In questo caso Mattarella sarà obbligato a firmare. Ma il passaggio comporterebbe uno scontro istituzionale a Ferragosto, visto che il decreto va convertito entro il 26 agosto.
vedono “nemici” ovunque e s’ incazzano pure…….belin….senza rendersi conto che il piu’ “grande” è insito in loro: l’ inadeguatezza….!!!!!
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Beh , a prescindere dal merito dei provvedimenti oggetto del contendere, mi sembra che Mattarella con il Conte 1 supero’ tutti i limiti non accettando un ministro perché non piaceva a Bruxelles.
Bisognerebbe ridefinire i poteri o sottolineare quelli che gli attribuisce la costituzione che fra l’ altro non ha utilizzato quando avrebbe dovuto vietare di entrare in conflitti con altri paesi .
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lo hanno detto loro: emanano puttanate. Io l’avevo capito prima, pero’! E poi: il leghista e’ stufo che Mattarella adempia al suo dovere? Ora capisco perche’ tengono cosi’ tanto al premierato……
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In questo caso, se in aula la prossima settimana la maggioranza dovesse seguire l’indicazione di Abodi a quel punto Mattarella potrebbe non firmare il decreto e rimandarlo alle Camere. In questo caso il governo ha due opzioni: o recepire le richieste del Colle (ma potrebbe già farlo oggi), oppure non ascoltare il presidente della Repubblica e andare avanti senza modifiche. In questo caso Mattarella sarà obbligato a firmare.
CAPITO???
Il PdR almeno in 1a battuta può NON firmare. Altroché balle!
E in seconda istanza: il PdR NON DEVE PARTECIPARE ALLA FORMAZIONE DI LEGGI DI SORTA.
Lui le analizza, se gli garbano le firma e sennò le rimanda indietro.
Altrimenti poi non può non firmarle visto che ha contribuito a farle anche lui.
Questo è il tipico vizietto di NAPOLITANO, per chi se lo ricorda.
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