Il candidato “I 5Stelle hanno giustamente chiesto di vedere le carte, però io non prendo lezioni di onestà da nessuno”

(di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Bloccati, con la paura di perdere l’anima. Fermi al bivio che vale di sicuro una regione, ma di fatto molto di più: la tenuta del campo progressista in tutta la tornata di elezioni locali d’autunno e magari anche oltre. I Cinque Stelle compulsano le carte dell’inchiesta su Matteo Ricci, si consultano in continue telefonate e conference call, schivano i cronisti. E prendono tempo. “Sul sostegno a Ricci nelle Marche si aspetta il suo interrogatorio del 30 luglio” è la linea non ufficiale, ma preponderante che filtra dal Movimento. Con Giuseppe Conte, di umore sul nero costante, che per il secondo giorno consecutivo non si fa vedere alla Camera. Meglio non dire ancora nulla, meglio aspettare. Anche se l’ex sindaco di Pesaro si è già esposto, due giorni fa: “Vinceremo, questa vicenda sarà un boomerang per la destra”. Invece ieri a L’aria che tira Ricci si è rivolto direttamente a loro, ai 5Stelle: “Hanno giustamente chiesto di vedere le carte. Ho spiegato le mie ragioni, ma non credo di dover prendere lezioni di onestà da parte di nessuno, su questi temi abbiamo gli stessi valori”. Per poi aggiungere: “Io sono la parte lesa, un mio collaboratore ha sbagliato tradendo la mia fiducia. Non credo alla giustizia a orologeria, ma sono rimasto sorpreso perché tutto è avvenuto il giorno dopo la proclamazione delle elezioni”.

Vuole restare in campo, anche con quell’avviso di garanzia per corruzione contraria ai doveri d’ufficio che gli è piovuto addosso. Ma dipenderà anche e soprattutto dai 5Stelle: esausti. Un big snocciola il rosario dei mal di pancia a 5Stelle: “Prima le dimissioni della sindaca di Pd di Prato, indagata per corruzione, poi l’inchiesta di Milano, con Sala che non si è mosso. Quindi la chiusura delle indagini sulla cooperativa Rear a Torino con un altro dem indagato (il deputato Mauro Laus, ndr). E ora questo. Ma come la reggiamo l’alleanza con tutte queste cose di mezzo?”. Ecco perché il punto di caduta – provvisorio – è attendere il confronto di Ricci con gli inquirenti, la prossima settimana. “Almeno è qualcosa di certo” ragionano i 5Stelle. Allo stato attuale valutano come non grave il caso, soprattutto perché l’eurodeputato non è accusato di aver ricevuto denaro o altre utilità. Però si vorrebbe attendere ancora anche nel timore di nuove carte – o intercettazioni – che possano peggiorare il quadro, innanzitutto mediatico. Senza sottovalutare l’impatto di tutte le inchieste locali sulla base del Movimento.

Si cammina sulle uova. Anche perché andrebbe capito pure come eventualmente sfilarsi. Ovvero, presentando un proprio candidato alternativo, come da grammatica politica. Oppure facendo un passo di lato, ritirando il proprio simbolo dalla partita. Ipotesi del terzo tipo, ma che qualcuno ieri sussurrava come strada per fare meno male possibile al candidato del Pd. “Ora le cose sono in stand by perché la legalità è una delle nostre stelle polari, ma speriamo che la riserva si possa sciogliere a breve, perché il tempo a disposizione è poco”, riconosce il coordinatore del M5S marchigiano, Giorgio Fede. Ma come andare avanti un’altra settimana così? “Conte abbia fiducia in Ricci, lo conosco da 30 anni ed è una persona onesta” invoca sull’AdnKronos la dem Alessia Morani, ex sottosegretaria nel governo Conte-2 e candidata alle Regionali. Ieri la sede del comitato elettorale di Ricci ad Ancona è stata imbrattata con dello spray nero e la scritta “ladro”. Ma tra i dem soffia un moderato ottimismo.

Stasera Ricci terrà una cena elettorale a Baia Flaminia, a Pesaro, la sua città, “e da mille i partecipanti sono diventati già duemila” giurano. La campagna elettorale sta proseguendo, così come i contatti tra l’ex sindaco e i partiti della sua coalizione. “Anche perché – assicura una fonte locale – qui nelle Marche questa vicenda non ha avuto la ripercussione che sembra dai giornali nazionali. Ma è chiaro che quello del 30 luglio sarà uno snodo”. Nell’attesa, questa mattina a Roma, presso la Biblioteca della Camera, è previsto un convegno su “una legge per la piena e buona occupazione”. Ospiti previsti sul programma, tutti i leader progressisti: Angelo Bonelli dei Verdi, Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, Elly Schlein e Conte. Dal Nazareno ieri confermavano la presenza della segretaria dem. Mentre dal Movimento sembravano escludere la partecipazione dell’ex premier. Perché il momento è quello che è.