Per Francesca Albanese il gruppo pubblico italiano, tramite la Rada, ha creato macchinari per eseguire demolizioni a tappeto

(di Gianni Dragoni – ilfattoquotidiano.it) – Un’azienda israeliana controllata dal gruppo pubblico italiano Leonardo avrebbe collaborato alla trasformazione dei bulldozer Caterpillar in un’arma comandata a distanza impiegata dall’esercito di Israele per fare demolizioni di case e moschee, incursioni negli ospedali e schiacciare i palestinesi a Gaza. L’accusa è nel Rapporto di Francesca Albanese, la relatrice speciale dell’Onu sui diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967.

Nel testo integrale del documento, presentato il 3 luglio, sono citate 45 “entità”, quasi tutte aziende, alcune di Israele, molte degli Stati Uniti ed europee, contro le quali la relatrice Onu ha formulato accuse pesanti. Donald Trump ha avuto una reazione durissima contro la giurista italiana. L’11 luglio Washington ha annunciato sanzioni, che non sono ancora state definite.

“Il ruolo delle entità aziendali nel sostenere l’occupazione illegale di Israele e la campagna genocida in corso a Gaza è l’oggetto di questa indagine”, si legge nel rapporto. Secondo Albanese “il complesso militare-industriale è diventato la spina dorsale economica dello Stato”, le due principali aziende di armi di Tel Aviv, Elbit Systems privatizzata e la statale Israel Aerospace Industries (Iai), sono tra i primi 50 produttori di armi del mondo.

Leonardo è menzionata cinque volte. “Il report si occupa di Leonardo in modo marginale”, ha detto al Fatto il gruppo guidato da Roberto Cingolani, affermando di “aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa nazionale e internazionale in materia di export di materiale d’armamento”.

Albanese ricorda l’uso contro i palestinesi dei cacciabombardieri F-35, realizzati nel programma “guidato dalla statunitense Lockheed Martin, insieme ad almeno altre 1.600 aziende, tra cui il produttore italiano Leonardo Spa e otto Stati. Israele è stato il primo a far volare l’F-35 in combattimento nel 2018 e poi a utilizzarlo in beast mode entro il 2025”.

Anche i macchinari pesanti di terra sono “al servizio della distruzione coloniale”. Secondo Albanese, “dall’ottobre 2023, questi macchinari sono stati fondamentali per danneggiare e distruggere il 70% delle strutture e l’81% dei terreni coltivabili a Gaza”. Il rapporto dice che “in collaborazione con aziende come Iai, Elbit Systems e Rada Electronic Industries, di proprietà di Leonardo, Israele ha trasformato il bulldozer D9 di Caterpillar in un’arma automatizzata e comandata a distanza, fondamentale per l’esercito israeliano, impiegata in quasi tutte le attività militari dal 2000, per liberare le linee di incursione, “neutralizzare” il territorio e uccidere i palestinesi. Dall’ottobre 2023, è stato documentato l’uso di attrezzature Caterpillar per eseguire demolizioni di massa – tra cui case, moschee e infrastrutture di sostentamento – raid negli ospedali e schiacciare a morte i palestinesi”.

Rada è una società israeliana comprata da Leonardo nel 2022 attraverso una fusione con la propria controllata americana Leonardo Drs, che in questo modo è stata automaticamente quotata in Borsa, a New York e a Tel Aviv. Il gruppo all’epoca era guidato da Alessandro Profumo. Leonardo fa notare che Rada è di proprietà di Drs e che, per le regole degli Usa, le società americane della difesa hanno una gestione autonoma rispetto al proprietario straniero. Il board di Drs è di nove americani, dal gennaio 2012 l’Ad è William Lynn, ex viceministro della Difesa.

Un altro passaggio del rapporto riguarda i finanziamenti bancari. “Dal 2021 al 2023 Bnp Paribas è stato uno dei principali finanziatori europei dell’industria bellica che rifornisce Israele, con 410 milioni di dollari in prestiti a Leonardo, tra gli altri, oltre a 5,2 miliardi di dollari in prestiti e sottoscrizioni per le società citate nel database dell’Onu”. Nel 2024 “Barclays ha fornito 2 miliardi di dollari in prestiti e sottoscrizioni alle società citate nel database Onu, 862 milioni a Lockheed Martin e 228 milioni a Leonardo”.