
(AGI) – Palermo, 18 lug. – La procura di Palermo va direttamente in Cassazione contro l’assoluzione del vicepremier Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nel processo Open Arms: e’ il ricorso per saltum, per il vaglio di legittimita’, visto che i fatti storici sono accertati.
I pm del pool coordinato dal procuratore aggiunto Marzia Sabella ritengono inutile un altro giudizio di merito sui fatti, ma chiedono una pronuncia sul diritto. In sostanza nella vicenda Open Arms secondo il tribunale, che il 20 dicembre aveva scagionato Salvini, l’Italia non aveva il dovere di assegnare il Pos, il porto sicuro, alla nave spagnola. Adesso la palla passa alla Suprema Corte.
OPEN ARMS: SALVINI, QUALCUNO NON SI RASSEGNA, NON MI PREOCCUPO
(AGI) – Milano, 18 lug. – “Ho fatto piu’ di trenta udienze, il Tribunale mi ha assolto perche’ il fatto non sussiste riconoscendo che difendere i confini non e’ un reato. Evidentemente qualcuno non si rassegna, andiamo avanti: non mi preoccupo”.
Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, all’inaugurazione del Reparto Operativo Laghi della Guardia Costiera a Milano, rispondendo a una domanda sul fatto che la procura abbia fatto ricorso contro la sua assoluzione nel caso Open Arms.
L’assoluzione del ministro si poggia sul nulla, perché è dai tempi di Omero che i naufraghi si fanno sbarcare nel lido più vicino e sicuro mentre nessuno può limitare la libertà di una persona senza che un giudice confermi la misura. Salvini il suo slogan cretino, “difendere i confini non è reato”, lo deve scrivere sui muri del carcere.
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