Il piano franco-britannico per il dopo guerra. Il Regno Unito invierà a Kiev cinquemila missili Thales di difesa anti-aerea: la firma oggi a Roma

(lespresso.it) – Le divergenze sono solo sui tempi, ma sull’opportunità di inviare un contingente di pace in Ucraina, una volta finita la guerra, sembrerebbero non esserci più dubbi. L’annuncio è arrivato dal presidente francese Emmanuel Macron dopo il bilaterale avuto a Londra con il premier britannico, Keir Starmer, e a margine dell’incontro in videocollegamento con i partner della coalizione dei Volenterosi, a cui oggi – 10 giugno – per la prima volta hanno partecipato anche gli Stati Uniti. I due leader hanno assicurato di aver definito nero su bianco i piani di dislocazione in Ucraina di un futuro contingente militare che Londra e Parigi sono pronte a guidare, a garanzia di Kiev, dopo un ipotetico accordo di pace. “Abbiamo messo a punto un piano che è pronto a diventare operativo e a essere attuato già dopo qualche ora dopo un cessate il fuoco”, ha detto l’inquilino dell’Eliseo. Sui tempi Starmer si è mostrato più prudente, dichiarando come “i piani siano pronti”, ma precisando che, al momento, riguardano “una prospettiva di lungo termine” non meglio definita.
Se l’annuncio di Macron e Starmer riguarda una fase successiva alla guerra, invece l’accordo firmato oggi a Roma tra Regno Unito e Ucraina per la consegna a Kiev di 5 mila missili Thales per la difesa anti-aerea, come annunciato da Londra tempo fa. Nella capitale italiana, dove è in corso la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, a rappresentare il governo inglese c’era la vicepremier Angela Rayner. Confermato anche l’impegno britannico – già noto – di fornire aiuti a Kiev nel 2025 per altri 283 milioni di sterline.
Questi non sanno più cosa inventarsi per provocare la terza ed ultima guerra mondiale…che siano maledetti!!!
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zc<v<lcherebbero l?ONU preposto (o caschi blu) …. hahahha…pur di darsi importasnza non sanno che inventare.
Invece dovrebbero dire gli USA se ne vanno ,come al solito , e il cerino in mano(si fa par dire) rimane allì’UE…con le relativer spese,create dagli USA, a carico dell’UE!
hahahha…ci sarebbe da piangere per la capacità di questi str…i
di farsi mettere nel sacco facilmente dall’alleato …de che?
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acc… scavalcherebbero
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L’obiettivo è molto semplice: dovessero mai trovare un accordo che porti verso la pace, un ora dopo, loro faranno ricominciare la guerra! Gli investitori vanno rassicurati e non deve capitare che le azioni sicure dei produttori di armi possano traballante!
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Già, ma la cosa più preoccupante è che neanche si vergognano, ormai fanno tutto (o quasi) alla luce del sole tanto c’è la stampa di regime che ammaestra la plebe!
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Com’era la cantilena ripetuta in coro dalle mejo penne? L’Europa cerca d’imbucarsi… sgomita… Ah ah ah! Vedremo, vedremo…
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L’Europa sembra avere come priorità la continuazione della guerra e lo fa in tutti i modi: ha cercato di imbucarsi per far fallire la possibilità di un accordo, ma non ce n’era bisogno; o con dichiarazioni come queste, del tipo ” se provate a spegnere il fuoco, arriveremo noi con la benzina”!
Con gente così le guerre sono garantite… e anche chi ci investe!
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Chi? Macron e Starmer?
uff ..
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inteso cole …due OO?
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stasera non va…inteso come due OO?
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Net, secondo me più nell’altra accezione… 🤭
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Eccoli qua Bibi&Bibò, pronti a spingere la guerra ancora più in là, per poi tornare indietro, non con la testa di Putin in mano come vorrebbero, ma con lunghe file di casse da morto con i cadaveri dei loro ragazzi inviati al macello che nemmeno i camion di Bergamo ai tempi del Covid. Facciamo così: inviino tra i primi combattenti i loro ragazzi parenti più stretti, a cominciare dai loro figli, poi ne potremo parlare meglio cosa fare per far terminare questo pazzesco conflitto voluto dagli Usa, obbligati (dal loro punto di vista) a reagire al declino dell’IMPERO nell’orbe terracqueo. Ma non c’è bisogno che si scomodino, peraltro sborsando denari, ci penseranno i loro servitori europei a tentare di fare il lavoro sporco, aggratis… costi quel che costi (a noi)… caxxo!!!
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Obbiettivo finale: la fine della razza umana
Questi due pu-pazzi vogliono giustamente sucidarsi, ma di farlo in privato non hanno il coraggio.
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In vita mia di costruzioni ne ho viste, pure fin troppe, comincio ad averne un po’ la nausea.
“invece l’accordo firmato oggi a Roma tra Regno Unito e Ucraina per la consegna a Kiev di 5 mila missili Thales…..”
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In vita mia di costruzioni ne ho viste, pure fin troppe, comincio ad averne un po’ la nausea.
“invece l’accordo firmato oggi a Roma tra Regno Unito e Ucraina per la consegna a Kiev di 5 mila missili Thales…..” ( errore col mouse)
Ma di missili usati per costruire non sarei mai riuscito a pensarlo, manco mi avessero impiantato il cervello della Basile.
Cosa c’entra la fornitura di missili ad una CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE?
Sicuro si sia trattato di una conferenza per la ricostruzione?
Tornando alle cose serie: tempo fa avevo postato uno dei motivi (quelli veri) per cui è in corso la guerra in Ucraina; questo
AUSTRALIA’S EUROPEAN LITHIUM WILL ACQUIRE UKRAINE’S PETRO-CONSULTING – Ukraine open for business.
Il giacimento in oggetto è quello di Schevcenkoe nel Donbass.
Tra i vari azionisti ci sono BNP Paribas ( col 38,9 % delle azioni) e HSBC (col quasi 8%),
Si scrive BNP Paribas e HSBC si legge Macron e Starmer.
38,9 % delle azioni; Forse si comprende perché Macron è così agitato, più dell’altro.
Così, giusto per mettere un altro tassello al posto giusto.
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Usa e uk erano all’ oscuro circa la esistenza di questo giacimento (leggo che fu scoperto da geologi Urss nel 1982)??
Forse era notizia nota. E forse il commercio pacifico di quanto estratto sarebbe stato logico e naturale avvenisse principalmente con la Russia?
Sai, sono ipotesi che possono generare altri ipotesi.
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Da molto tempo prima
VASILIJ DOKUČAEV SCIENZIATO DEL SUOLO RUSSOVasily Vasilyevich Dokuchaev (N.1846 a Dokuchaievsk dist.Kalmiuske, Donetsk, Ucraina.orientale +San Pietroburgo 1903).Geologo, geografo a cui è attribuito il merito di aver gettato le basi della pedologia, o scienza del suolo, a causa dei suoi numerosi studi sui suoli della Russia, capisce che le diversità tra i suoli seguivano le variazioni del clima; questa attività di pubblicazione ebbe inizio nel 1883, quando diede alle stampe un trattato che aveva per argomento i černozëm, le famose terre nere della steppa russa.Un cratere su Marte porta il suo nome e in suo onore è stato istituito il Premio Dokuchaev, equivalente al Premio Nobel nel campo della pedologia, dall’Unione Internazionale per le Scienze del Suolo.
Il suo contributo alla scienza ha, figurativamente, “messo i suoli sulla mappa”. Con i suoi studi e le sue pubblicazioni pose le basi della classificazione russa dei suoli. Ha sviluppato la pedologia in Russia ed è stato forse il primo a condurre ampie indagini geografiche su diversi tipi di suolo. Introdusse l’idea che le variazioni geografiche nel tipo di suolo potessero essere spiegate da altre variabili oltre ai fattori geologici ( materiale di origine ), come fattori climatici e topografici, e dal periodo di tempo trascorso dalla pedogenesi iniziale (formazione del suolo). Utilizzando queste idee come punto di partenza, sviluppò la prima classificazione del suolo . Il lavoro di Dokuchaev sulla pedologia ha prodotto un sistema di classificazione del suolo che descriveva cinque fattori per la formazione del suolo . Arrivò alla sua teoria dopo ampi studi sul campo sui suoli russi nel 1883. Come risultato della ricerca di Dokuchaev, un certo numero di termini russi divennero parte del vocabolario internazionale della pedologia (ad esempio, chernozem , podsol , gley solonets ).
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Onestamente non so e non mi interessa sapere da chi fu scoperto e quanto tempo fa.
Il merito a chi lo ha fatto va riconosciuto, ma sul piano economico e tecnico il litio ha assunto importanza con lo sviluppo delle batteria per l’accumulo di energia; ovvero in tempi recenti.
Quindi il suo ruolo strategico come materia prima e’ recente 40 o 50 anni fa nessuno si sarebbe rotto l’osso del collo per acquisirlo, oggi si.
Quindi non capisco quale valore aggiunto dia al comento il fatto di dire da chi fu scoperto e quando; o, se questo e’ il senso del messagio letto fra le righe, QUALI DIRITTI SI POTREBBERO ACQUISIRE dalla scoperta.
Fu un russo? Bene all’epoca l’Ucraina faceva parte dell’URSS, dal 1991 non piu’.
Se tu conosci una norma del diritto internazionale, del diritto ucraino o del diritto russo in base alla quale si stabilisce un diritto di sfruttamento di un giacimento in funzione della nazionalita’ di chi lo ha scoperto sei libero di pubblicarla.
A me risulta, tanto per fare un esempio alquanto recente, che il giacimento di gas di Zhor, di fronte alle coste dell’Egitto, e’ stato scoperto dall’ENI; ma il gas e’ DI PROPRIETA’ DELL’EGITTO E l’ENI per estrarlo ha dovuto chiedere LA CONCESSIONE su cui paga le royalties.
L’Egitto e’ libero in QUALSIASI MOMENTO di revocare la concessione ad ENI e di darlo ad un altro o di nazionalizzarlo.
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Ho detto che il giacimento venne scoperto da tecnici Urss, non esclusivamente russi, magari anche ucraini, chi lo sa. Sta di fatto che col crollo dell’ impero Kiev di ritrovò con con imponenti infrastrutture sovietiche (compreso un robusto arsenale atomico che saggiamente restituì, magari con sollecitazioni “spintanee” extra europee) mentre veniva fatta oggetto di interessi che sono sfociati in palesi ingerenze. Probabilmente anche la Russia aveva un occhio sull’ucraina, ma tutto fa pensare che fosse conveniente per entrambi coltivare rapporti di buon vicinato con scambi commerciali privilegiati.
Per quanto riguarda la importanza del litio: sei ingegnere mi par di aver capito; le innovazioni e gli studi (accumulo energia in questo caso) funzionano in maniera tale che una mattina, di punto in bianco l’umanità si accorge che il litio può servire? Da un giorno all’altro?
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No non ti accorgi di puntò in bianco che il litio può servire; la rilevanza del litio è cresciuta di pari passo con la crescita dei sistemi che necessitano l’accumulo di energia: quelli mediaticamente più rilevanti sono il fotovoltaico e l’automotive; ma jon sono gli unici.
A questo bisogna aggiungere il periodo post covid ( in Europa, ma non in Cina) dove interessi catene di fornitura sono saltate rendendo STRATEGICI pure materiali di uso più comune quali acciaio e alluminio.
Per questo sia l’acciaio sia l’alluminio sono soggetti a dazi USA da tempo e sono INAMOVIBILI.
Non conviene finanziariamente produrli in USA, ma sono strategici e l’unico modo possibile per sostenere l’industria USA (per acciaio ed alluminio) sono i dazi.
Il litio era strategico anche prima non a caso l’UE aveva stretto un accordo con l’Ucraina affinché le venisse dato in concessione il loro sfruttamento (nel 2020).
Erano già pronti per partire dopo il covid e poi le cose sono precipitate; c’era un altro, ti lascio indovinare chi, aveva interessi per gli stessi giacimenti.
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La conferenza di Roma è stata una lussuosa passerella per tenere ancora in piedi mister Z che garantisce la proprietà straniera di più del 30% del suolo ucraino. Parlare di ricostruzione con Z mentre la guerra è in corso non ha nessun senso, perché alla fine di una guerra solitamente il regime che l’ha sostenuta e persa, esce fuori di scena. Quello che dicono o fanno gli europei non può minimamente influenzare il destino dell’Ucraina, che verrà deciso da USA e Russia.
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Oramai va tutto fuori controllo, scala e norma.
I russi attaccano anche con oltre 700 droni al giorno.
Persino 5.000 missili non sono suffiicenti per più di 1 settimana a far tanto a 1 missile x drone.
Pensare che l’Italia aveva tra 5.000 e 6.000 missili tra SAM e AAM nel 1995.
L’elenco, ricavabile dai dati SIPRI e dalle fonti di stampa locali:
-circa 400 Stinger
-2.200 Aspide
-500+ HAWK
-400 Hercules
-400+ SM-1.
-200+ AIM-7/RIM-7
-900+ AIM-9B/F/L(800+)
Tanto per dire.
Taiwan, circa 20 anni fa, aveva qualcosa di più di 10.000 missili di cui circa metà erano aria-aria e gli altri antiaerei.
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Cosi’ mi piaci avvoltoio, quando bello tronfio elenchi gli arsenali dei tuoi padroni, non quando fai il finto pacifista mollaccione indignato !!!
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Io sarei servo di italiani e taiwanesi?
Ma che razza di EDiota sei, ammesso che tu sappia leggere.
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Ossimoro in purezza: contingente militare di pace
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Timostene
La Lega vota contro Von der Leyen, ma resta al governo: la farsa continua, tra codardia e opportunismo La Lega ha votato contro Ursula von der Leyen. E fin qui, la notizia. Ma la verità sta tutta nel non detto: lo hanno fatto solo perché sapevano che non sarebbe cambiato nulla. Un voto di pura facciata, un teatrino per tenere buona la base, senza conseguenze, senza rischi. E soprattutto senza coraggio. Perché se davvero credessero a quello che dicono, se fossero minimamente coerenti con i proclami sovranisti e anti-europei che ripetono a pappagallo da anni, oggi ci sarebbe una sola strada possibile: far cadere il governo. Punto. Fratelli d’Italia ha sostenuto Von der Leyen con l’astensione. Meloni ha scelto di confermare la linea dell’integrazione europea, del compromesso centrista, della continuità con Draghi e Macron. La Lega, invece, ha votato contro. Si è messa su una posizione opposta, diametralmente contraria, su un punto dirimente, uno di quelli su cui si fonda l’intera azione politica della maggioranza. A questo punto, o ne traggono le conseguenze politiche e rompono la coalizione, oppure sono definitivamente smascherati: dei buffoni, dei palloni gonfiati, incapaci di portare fino in fondo una sola idea. Gente che sbraita contro l’Europa a reti unificate e poi si tiene stretta quella poltrona che proprio l’Europa, con i suoi fondi e i suoi equilibri, rende possibile. Perché è chiaro: senza l’Europa, senza Bruxelles, questi non saprebbero neppure dove sbattere la testa. Vivono davanti alle telecamere, ma governano solo quando sono certi che non ci saranno conseguenze. Fanno opposizione a parole e governo con i fatti. Parlano di sovranità e si fanno mantenere dai fondi europei. Minacciano tempeste e poi si accucciano quando capiscono che potrebbero prendersi l’acqua in faccia. Non è solo opportunismo. È viltà. È il marchio distintivo di un partito che ha costruito tutta la propria identità sul nulla, e che oggi, quando la realtà bussa alla porta, non trova di meglio da fare che fingere coerenza nel momento in cui conta meno. Perché il voto contro Von der Leyen, oggi, è solo un gesto inutile. Di facciata. Tardivo. E vigliacco. Se Salvini avesse anche solo un grammo della forza politica che finge di avere, oggi dovrebbe uscire dal governo. Staccare la spina. Aprire una crisi. Ma non lo farà. Perché al fondo, la Lega è questo: un partito che non crede davvero in niente, se non nella propria sopravvivenza. Un partito che si regge sulla paura di perdere. Sulla paura di contare davvero. Sulla paura di giocare la partita, se non con le carte truccate.
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“Pronti i piani per inviare un contingente militare di pace in Ucraina”
——e una volta li intimeranno: SCAMBIATEVI UN SEGNO DI PACE!!!!!!!!!!!!!!
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