Attraverso queste poche righe desidero rivolgere un accorato appello all’informazione a reti e testate unificate affinché si mostri compassionevole nei confronti di quanti, spettatori […]

(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – Attraverso queste poche righe desidero rivolgere un accorato appello all’informazione a reti e testate unificate affinché si mostri compassionevole nei confronti di quanti, spettatori e lettori normodotati nel sentir definire “operazione chirurgica” quella dell’Idf a Teheran – mentre scorrono le immagini della città sventrata dai missili israeliani con un bilancio di quasi 1.500 morti tra la popolazione civile – rischiano di cadere in deliquio (complici anche le temperature elevate) con temporanea perdita della coscienza, caduta della pressione arteriosa, polso piccolo e frequente, sudorazione, pallore (senza contare altri penosi e irriferibili inconvenienti). Sarebbe, altresì, un apprezzabile contributo alla campagna dell’Unesco contro l’analfabetismo di ritorno se tra gli auspici a favore della guerra (che potrebbe anche essere l’ultima) e dunque del rovesciamento del regime degli ayatollah in Iran, si evitasse di citare la cosiddetta “esportazione della democrazia”. Riferimento quanto mai iettatorio visto e considerato che in Iraq tale ardita sperimentazione trasformò quella regione in un immenso cimitero a cielo aperto. Per non parlare dell’Afghanistan dove i compassionevoli esportatori, anche in questo caso targati Usa, una mattina levarono le tende col primo volo lasciando la democrazia in braghe (talebane) di tela. Non nascondiamo, al contrario, una certa cauta soddisfazione nel segnalare che l’esperto collettivo di geopolitica e alta strategia, imperversante in tutto l’orbe televisivo, evita prudentemente di enunciare la formula rituale secondo cui “esiste un aggressore e un aggredito”, coniata in migliaia di esemplari a prezzo modico dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Ovviamente, non ripetibile nel caso dell’attacco di Israele all’Iran poiché come diretta conseguenza logica tale affermazione dovrebbe comportare da parte dell’Ue una nutrita serie di pesanti sanzioni contro il governo Netanyahu. Oltre all’invio di armi Nato direttamente a casa della Guida Suprema. (Approfitto dell’occasione per unirmi a quanti nel sentir definire Rino Gattuso, nuovo Ct della Nazionale, con l’insistente e molesto appellativo di “Ringhio”, declinato in tutte le salse, sognano quei giornalisti inseguiti da una muta di dobermann. Ringhianti).