Le convinzioni di Nato e Unione europea sono una melma d’illusioni, irrazionalità e ipocrisia, a iniziare dalle possibilità ucraine sia di resistere ai russi sia di avviare trattative di pace

(di Fabio Mini – ilfattoquotidiano.it) – Sotto la superficie apparentemente piatta, o in stallo, dei negoziati e delle operazioni militari, scorre un ruscello carsico che si presta a diventare un fiume tranquillo, o in devastante piena, quando e se riemergerà.
Intanto il ruscello non sembra avere acqua limpida, ma una melma carica d’illusioni, irrazionalità e ipocrisia. L’illusione è forse la parte più pulita del corso e riguarda le pseudo speranze che i negoziati portino alla pace, che le forze ucraine riescano a riprendersi, che i russi si ritirino e che l’Europa riesca a liberarsi dalla dipendenza militare degli Stati Uniti e possa tornare a prosperare anche senza le risorse russe. Sono illusioni, appunto, costruite per i molti nostri concittadini che si abbeverano all’informazione cosiddetta occidentale incardinata nell’ideologia della pace giusta e duratura e nella retorica dell’aggressore e l’aggredito, del bene e del male assoluti. Russia e Ucraina hanno deciso lo scambio di prigionieri e stanno organizzando il nuovo round di colloqui diretti. La Russia sta preparando il memorandum di base per la ripresa dei colloqui interrotti nel 2022, partendo però dal punto concordato allora con le varianti sopravvenute durante il conflitto. Un documento semplice e chiaro che ripete ciò che chiede da anni prima e dopo l’invasione: la neutralità ucraina, il riconoscimento delle autonomie delle popolazioni russofone (in pratica la fine della guerra in Donbass), la denazificazione del governo e delle istituzioni (allontanamento di tutti gli elementi neonazisti ed estremisti che, sostenuti dagli americani e dalla Nato, non pensano agli ucraini, ma proteggono gli oligarchi più biechi del globo). Anche gli ucraini, sostenuti dalla burocrazia e da volenterosi bellicisti europei, ripetono ciò che da alcuni mesi sono stati indotti ad affermare: vogliono la tregua incondizionata di almeno 30 giorni, non come oggetto dei colloqui, ma come condizione per iniziarli. A scanso di equivoci, il presidente Zelensky e i suoi amici americani ed europei hanno già fissato i paletti della loro pace: nessun territorio ai russi, nessun vincolo al riarmo ucraino, confische dei beni russi, risarcimenti da pretendere per i danni di guerra e tribunale internazionale per i leader politici e militari russi. In pratica chiedono la capitolazione militare, politica ed economica della Russia. Una posizione talmente irrazionale che essi stessi sanno non potrà essere accettata dai russi proprio mentre stanno vincendo la guerra. Non solo sul campo. E, da che mondo è mondo, l’unico risultato delle guerre esistenziali e territoriali è la ridefinizione dei confini alle condizioni dei vincitori.
Con una buona dose di ipocrisia, Ucraina e volenterosi europei intendono usare la tregua incondizionata per prendere tempo. Come a Minsk. Tempo per riarmare l’Ucraina, intervenire con gli eserciti europei in territorio ucraino con un pretesto (per esempio, il solito “controllo” del rispetto della tregua) e riarmare l’Europa per affrontare e battere la Russia in maniera definitiva. La difesa e la deterrenza sbandierate come elementi passivi del riarmo sono in realtà le maschere per la guerra preventiva che la Nato sta già pianificando. “Dobbiamo battere il nemico al primo colpo, perché se non ci riusciamo dovremo affrontare 15 anni di guerra di logoramento”, ha detto il comandante supremo della Nato. L’Ucraina non vuole la pace con la Russia, ma la guerra permanente contro la Russia combattuta con gli Stati Uniti e, nel dubbio che con Trump si sfilino dall’impegno assunto da Biden, con gli europei della Nato e non. Gli Stati Uniti non vogliono la pace, ma il disaccoppiamento fra Russia e Cina ed Europa. Al distacco tra Europa e Russia già ci pensano i volenterosi mentre quello con la Cina è tutto da costruire. L’Europa si appresta al blocco navale nel Baltico con lo scopo di inchiodare la flotta militare russa e impedire il transito o sequestrare le navi mercantili di qualsiasi bandiera da o per i porti russi. La Russia ha già avvertito che difenderà e proteggerà tutto il traffico mercantile che la riguarda e che si muove in acque internazionali o in quelle territoriali russe. L’Europa, che nel frattempo deve affrontare l’offensiva economica dei dazi voluti da Trump, ha varato il 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Le ultime novità delle sanzioni riguardano altre 189 navi mercantili che si aggiungono alle 153 già sanzionate portando a 342 il totale di navigli della cosiddetta flotta fantasma che sta aiutando la Russia.
Il vero rischio di queste operazioni non è l’inefficacia nella riduzione delle esportazioni russe, e nemmeno lo stimolo al ricorso al cambio di nome e appartenenza delle navi. Una procedura che le agenzie degli Stati bandiera registrano e autorizzano con una email durante la navigazione. Non è neppure la ulteriore contrazione degli affari britannici sui noli e le assicurazioni di cui la City londinese non è più monopolista. Più grave è invece il rischio che l’ampliamento dei soggetti sanzionati aumenti il numero di contenziosi in mare o nei porti e dei pretesti per il conflitto armato. Inoltre, come gli Usa, l’Europa minaccia anche sanzioni economiche e punizioni politiche (e non solo) per i paesi che commerciano con la Russia, il che significa allargare all’intero globo il quadro dell’instabilità e dell’ostilità. La commissione europea insiste che le sanzioni funzionano e che la Russia è in crisi grazie a esse. Non si spiega però perché si sia dovuti arrivare a 17 pacchetti e si stiano già preparando 18° e 19°. Non si spiega come la guerra stia aumentando d’intensità e la situazione ucraina peggiorando. E che stia peggiorando è evidente proprio dalla frenesia bellica che domina l’Europa nel suo progetto d’intervento in Ucraina.
Non c’è quindi da meravigliarsi se la Russia stessa sembri ignorare le sanzioni, che comunque riesce ad eludere, e guardi con interesse agli effetti delle sanzioni “secondarie”. India e Cina ne dovrebbero essere i principali destinatari ma non meno importanti sono i paesi con i quali la Russia ha stretto o rinsaldato i rapporti nonostante o proprio grazie alla guerra. Sono paesi che importano e pagano profumatamente i prodotti europei, sono esportatori di risorse e sono paesi attivi nella ricerca di un nuovo ordine globale multilaterale. Le sanzioni su di loro, oltre ad essere aggirabili o ininfluenti, sono cariche di effetti boomerang proprio ai danni dell’Europa. Con intima soddisfazione anche degli americani. Infine, le manovre ipocritamente dilatorie dell’Europa per guadagnare tempo si scontrano con una realtà diversa: il tempo non gioca a favore di nessuno. Trenta giorni servono a poco e già si pensa a un rinnovo periodico e indefinito delle tregue per assicurare quei 5 anni di preparazione alla guerra preventivati dall’Europa. Ma cinque anni sono troppi per garantire la sorpresa di quell’attacco preventivo e risolutivo. La Russia non può concedere tempo ed essa stessa è soggetta alle pressioni americane per regalare un successo qualsiasi a Trump e al proprio interno che chiede maggiore fermezza e intransigenza. Il partito dei cosiddetti falchi sta acquisendo consensi e i vertici militari russi stanno facendo di tutto per dimostrare che la questione ucraina non è risolvibile con il negoziato, ma con le armi. Insistono sul fatto che la fascia di sicurezza, demilitarizzazione e denazificazione che la Russia chiede e che l’Europa nega potrà essere acquisita con la forza, ma senza perdere altro tempo. In Europa vige la stessa convinzione nei riguardi della sconfitta russa, ma mancano risorse e tempo. Intanto l’agitazione bellicista europea favorisce i soli interessi delle lobby politico-industriali del breve periodo e accelera la degenerazione e l’ampliamento del conflitto, il quale a sua volta è destinato a polverizzare le risorse umane e materiali e i sogni europei di prosperità per decenni a venire.
Grazie generale anche per la lucidità e precisione dell’analisi condivisibile che sottoscrivo anche nelle virgole.
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ma Mini non ha studiato la storia degli imperi sui testi di Curiosone1985?
altrimenti che scrive a fare.
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Mini, ad un certo punto della sua carriera, era così impegnato a dibattere di scie chimiche che si è perso qualche passaggio…
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C’è chi dibatte sulle scie chimiche (embeh: dove sta il problema?) e chi invece ne fa uso.
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PS. Il documento dei colloqui del 2022 è in rete (i draft sono due), anche in inglese, a disposizione di chiunque. Della denazificazione non c’è traccia, ma a quanto pare Mini deve aver letto una versione speciale. Torno a far notare come in questo blog si chiedano le fonti a tutti, ma nessuno si chieda a quali fonti si riferiscano Orsini/Mini etc.
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Se ne approfittano perche’ La Nostra Signora Delle Fonti e’ in vacanza…
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Attendiamo Lord Zeppelin detto anche L/70 per la puntuale verifica delle dichiarazioni del caporal minore Mini.
Che ne sanno i generali delle sanzioni?
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Invece tu delle sanzioni sai tutto, te le ha insegnate pubble, immagino.
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Sempre meglio di una mongolfiera come te, che nella fretta di conoscere l’inglese sei riuscito a scambiare il REVERSE ENGENEERING con il CHERRY PICKING 😀
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Forse hai ragione: una AI difficilmente avrebbe scritto queste str…. err affermazioni così DISCUTIBILI.
Infatti tu (pubble) non le discuti.
Differenziare le fonti di approvvigionamento cosa vuol dire per te? Prendere petrolio da Algeria e paesi arabi? Loro sarebbero dela gente più rispettabile dei russi? GNL USA, così economico?
Differenziare le fonti vuol dire approvvigionarsi anche da altri; non è una questione di rispettabilità, è puro tornaconto economico e strategico. E non per me ma per tutti coloro che possiedono almeno due neuroni capaci di comunicare tra loro, quindi tu sei automaticamente escluso dalla lista.
Cosa ci trovi di così strano nel fatto che l’Europa prenda gas e petrolio dall’Algeria o dai paesi arabi?
Il gasdotto algerino l’ ho visto costruire che andavo alle superiori, stiamo parlando degli anni 80 ; la crisi petrolifera del 1973 con le storiche “domeniche a piedi” ti sembrano fatti recenti?
Abbiamo iniziato ad acquistare idrocarburi solo dopo la guerra tra Russia e Ucraina?
Poi uno che non guarda pubble saprebbe che la diversificazione delle fonti è solo una parte di quella strategia ben più ampia che si chiama diversificazione del rischio.
Una persona normale avrebbe già assimilato questo concetto; ma non farti illusioni ci ritorneremo.
La flotta fantasma dei russi è stata creata secondo te perché i russi avevano bisogno di vendere? E l’Europa NON aveva bisogno di comprare? Perché senza incontro tra domanda e offerta la flotta di fantasmi NON potrebbe esistere.
Te lo dico io che hai un cervello limitato e non mi vuoi credere
La Russia vendeva gas e petrolio all’Europa anche prima; quindi perché adesso dovrebbe farlo con una flotta fantasma visto che i presupposti della vendita sono la domanda e l’offerta ?
Non poteva continuare a farlo attraverso i canali soliti? O forse pubble ti ha detto che se la Russia opera attraverso una flotta fantasma la domanda e l’offerta si modificano a vantaggio di Putin?
Ah, ps: quella del Reverse Engeneering scambiato per Cherry Picking dovresti spiegarla.
La spiegazione la trovi nell’articolo del vaffanculo a te dedicato nel Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea
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Più di te senza dubbio, visto la tua risposta al mio post più sotto…
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1- qui si parla di differenziare le fonti per ragioni che sono date da motivazioni politiche. Uno che guarda Pubble lo sa, uno che non la guarda come te invece sembra che abiti nel villaggio dei Puffi.
2- Che significa ‘differenziare’ le fonti quando ne ESCLUDI UNA per default perché è cattiva e fa le guerre?
Per te andare in giro a fare la raccolta di bidoni di petrolio che si degnano altri di darci a prezzi maggiorati pur di sostuitire i russi sarebbe un progresso? Pare di sì da quel che scrivi.
3- il fatto che abbiano continuato DA ENTRAMBE LE PARTI il commercio ad una persona mediamente intelligente farebbe pensare che l’UE continua ad avere bisogno sottobanco di quel che disprezza ufficialmente.
Ovviamente tu sembri non arrivarci.
Dicci L-70: SE la Russia fosse stata davvero esclusa dal mercato tramite sanzioni, come mai esiste la flotta fantasma?
In due si pecca meglio, giusto?
4- Sei talmente tronfio che nemmeno ammetti di avere ca22ato definizione scambiando Reverse Engeneering con Cherry Picking.
Capita a tutti di sbagliare, a te no (tranne quando usi l’AI):
”’Se Orsini critica giustamente la visione unilaterale del conflitto che Calenda & Co. adottano, ancor più inaccettabile risulta la sua stessa unilateralità. L’articolo si presenta come analisi documentata, ma in realtà è un esempio eclatante di lettura selettiva e strumentale delle fonti; quella che in inglese si chiama reverse engineering.
(NO COCCO, il R.E. è quando copi un oggetto come fecero i sovietici con l’AIM-9B nel 1958, l’ho già detto ma è meglio sturarti le orecchie che mi sa che non ci senti)
L’autore estrae solo le parti comode a una narrazione ideologica, occultando deliberatamente quei passaggi chiave che riconoscono chiaramente la responsabilità condivisa tra Ucraina e Russia nel fallimento dei negoziati. Sostenere che soltanto Nato o Occidente abbiano negato garanzie di sicurezza è una distorsione grossolana dei fatti.”’
Capito gente? Lord Zeppelin ha sgamato Orsini! Ha fatto REVERSE ENGENEERING sui fatti che gli fanno comodo, li ha clonati e innestati nel suo libro per far arrabbiare gli atlantisti e la fon der nazi.
Stacce, qualche volta anche il tuo cervellone va in tilt.
Fatti sostituire più spesso dall’AI, almeno non perdi compostezza 😀
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Io pubble l,ho vista una sola volta, neanche interamente e mi pure avanzato.
La prima domanda che mi porrei, ma tu non lo fai, e a quale titolo insegna.
È esperta di qualcosa?
Le motivazioni politiche di pubble non esistono. La differenziazione delle fonti è una strategia emersa da con il covid quando le catene di for itura sono saltate.
La guerra ha solo esasperato un processo già in atto e che non riguarda solo la Russia.
Escludere una fonte jon vuol dire differenziare, l ‘ho scritto e mi hai pure messo il like; finché c’è in atto la guerra si può anche comprendere, ma quello che Vdl vuol fare cioè escludere la Russia dalla catena di for itura è sbagliato secondo me.
Il prezzo del petrolio lo stabilisce il mercato, gli altri jon si degnano di darci jiente; se per il gas la Russia in passato ha fatto la parte del leone, non è così per il petrolio che è sempre arrivato da più fonti; e non toccare con me questi temi, informati bene prima di scrivere le solite minkiate perché ho TITOLO ed esperienza professionale.
il fatto che ci sia stato CONTRABBSNDO, così si chiama ed il fatto che l’UE abbia cercato altre fonti, pur pagandole a caro prezzo, dimostra la volontà di abbandonare totalmente (ribadisco sbagliando) la Russia.
Il fatto che la RUSSIA abbia messo in piedi la flotta fantasma e che l’europa lo abbia comprato dimostra che è la Russia ad avere più bisogno sull’Europa che jon l’europa ad aver bisogno della Russia.
La flotta fantasma esiste proprio per aggirare le sanzioni i che non funzionano
Quanto al mio errore del reverse engineering lo a.metto ma ciò non toglie che tu vai dietro a un invasato che scrive di Europa ai piedi della Russia.
Pet la serie il bue che da del cornuti all’asilo tu sei quello che mi contestavi l’esclusività della competenza delle politiche commerciali UE allegando un documento diverso da quello che è il trattato di funzionament.
Orsini ha fatto, fa, e fara’ sempre una distorsione della realtà per suo tornaconto, che si chiami cherry picking , reverse engineering o come ti pare e piace.
La sostanza o cambia
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🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
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Cosa c’é Lion, ti è entrato un bug del Mossad dentro il telefonino?
13 errori di grammatica 😀
1-
È esperta di qualcosa?
Pubble ha almeno una laurea in archeologia, mentre chi ne contesta l’operato tipo Grieco (non laureato) e Parabellum (laureato sì ma nessuno sa con che nome di preciso, come ha indagato Andrea Lombardi) o sta in TV sempre senza laurea (Fabbri) o fa il debunker (Attivissimo) sempre senza laurea.
Però il problema è Pubble.
Se non la vedi se ne farà (e io me ne farò) una ragione.
Anzi, ci stampiamo proprio un chissenefrega.
Così è più chiaro.
2- Le motivazioni politiche di pubble non esistono.
Ha una figlia piccola e vorrebbe che vivesse in un mondo migliore, non in un posto di matti dove al posto degli asili costruiscono caserme e al posto delle auto costruiscono i carri armati.
Altroché se non ha motivazioni politiche. Nel senso più alto del termine.
3- La guerra ha solo esasperato un processo già in atto e che non riguarda solo la Russia.
il fatto che ci sia stato CONTRABBSNDO, così si chiama ed il fatto che l’UE abbia cercato altre fonti, pur pagandole a caro prezzo, dimostra la volontà di abbandonare totalmente (ribadisco sbagliando) la Russia.
Il fatto che la RUSSIA abbia messo in piedi la flotta fantasma e che l’europa lo abbia comprato dimostra che è la Russia ad avere più bisogno sull’Europa che jon l’europa ad aver bisogno della Russia.
La flotta fantasma esiste proprio per aggirare le sanzioni i che non funzionano
Eh allora DECIDITI una buona volta!
Domanda: la UE HA BISOGNO DEL PETROLIO RUSSO?
La risposta è la stessa che con il traffico di droga, migranti, sigarette ecc ecc ecc.
Se non ci fosse bisogno di migranti o di sigarette, esisterebbero i contrabbandieri con i motoscafi e le carrette del mare?
Se io andassi in giro con una flotta di camion fantasma a piazzare paperelle di pezza viola pensi che durerei a lungo prima di smettere?
Quando la FIAT vinse il concorso NATO del 1956 per il nuovo caccia tattico leggero con il suo G.91, quanti lo comprarono?
Quando invece si fece avanti la Northrop quasi a caso con il suo F-5, quanti lo comprarono?
Come mai non esiste un mercato grigio di G.91 né è mai esistito né mai esisterà?
4- Pet la serie il bue che da del cornuti all’asilo tu sei quello che mi contestavi l’esclusività della competenza delle politiche commerciali UE allegando un documento diverso da quello che è il trattato di funzionament.
Orsini ha fatto, fa, e fara’ sempre una distorsione della realtà per suo tornaconto, che si chiami cherry picking , reverse engineering o come ti pare e piace.
La sostanza o cambia
Ma l’itagliano sì, a quanto pare 😀
Ancora aspetto l’articolo ‘giusto’, io ho trovato quello (art.3) quale altro sarebbe?
L’Italia che commercia profughi e appalti con l’Albania da chi si è fatta autorizzare? Le armi ai sauditi e a Israele sono passate da chi? I blindati Lince finiti 10 anni fa in Russia chi li ha decisi fuori dall’Italia?
SE quelle regole esistono davvero, sono estremamente lasche visto che a quanto pare tutti fanno quel che gli pare e piace e quando gli fa comodo di farlo.
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Nessuno potrà mai dire che non glielo avevano detto. Oggi più che mai serve cambiare questa Europa.
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a
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È per certi aspetti grottesca la posizione dei cosiddetti volenterosi. Io non mi permetterei mai di dire a un mio nemico di aspettare cinque anni perché mi devo allenare alle arti marziali per poterlo picchiare per il semplice motivo che lui mi massacrerebber subito. Beh, i vari Macron e Starmer e il banchiere tedesco stanno facendo proprio questo .
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L’articolo presenta un quadro piuttosto pessimista e critico riguardo ai negoziati di pace e alla situazione geopolitica attuale, ma alcune sue affermazioni appaiono eccessivamente semplificate o non pienamente aderenti alla realtà dei fatti.
Innanzitutto, è comprensibile che le speranze di una pace immediata possano sembrare illusorie dopo molteplici tentativi falliti, ma è ingiusto considerare come un’illusione la volontà europea di sviluppare una difesa militare autonoma. L’Unione Europea ha già avviato passi concreti in questa direzione, come dimostrano il rafforzamento della Cooperazione strutturata permanente (PESCO) e la creazione di fondi dedicati alla difesa.
Inoltre, l’affermazione che l’Europa non possa prosperare senza le risorse russe appare infondata. Sebbene la dipendenza energetica europea dalla Russia abbia rappresentato un problema storico, la crisi ha accelerato la diversificazione degli approvvigionamenti e lo sviluppo di fonti alternative, indicando una trasformazione che potrebbe ridurre significativamente questa dipendenza nel medio termine.
Quanto al ruolo della Russia nelle dinamiche energetiche, i fatti mostrano che è la Russia ad avere forti interessi nell’export verso l’Europa e a ricorrere a strategie come l’uso di “flotte fantasma” per aggirare le sanzioni, non viceversa.
Riguardo alle affermazioni sulla NATO e sulla presunta pianificazione di una guerra preventiva, è importante richiedere evidenze concrete e fonti ufficiali. Finora, le dichiarazioni dei vertici NATO indicano una strategia basata su deterrenza e difesa collettiva, senza piani pubblici per attacchi preventivi.
L’ipotesi di un blocco navale nel Baltico da parte europea è una grave escalation che non trova riscontro in comunicazioni ufficiali. Tale misura, se attuata, rappresenterebbe un punto di non ritorno nel conflitto, ma finora l’Europa si è limitata a sanzioni economiche e supporto militare all’Ucraina.
Sul fronte delle sanzioni, è vero che il loro numero è cresciuto e continua a crescere, ma ciò indica un adattamento costante alle contromisure russe, piuttosto che un insuccesso. Le sanzioni sono uno strumento complesso e di lungo periodo, il cui impatto deve essere valutato nella sua dimensione economica, politica e diplomatica complessiva.
Infine, l’aggravarsi del conflitto e l’aumento della tensione in Europa non possono essere attribuiti unicamente alle sanzioni o al sostegno militare all’Ucraina, ma riflettono un contesto geopolitico molto complesso, in cui le responsabilità sono condivise e i rischi di escalation vanno gestiti con prudenza da tutte le parti.
In sintesi, pur riconoscendo le difficoltà attuali, una lettura equilibrata richiede di evitare semplificazioni e di basarsi su fatti e fonti verificabili per comprendere le dinamiche reali di un conflitto che coinvolge numerosi attori e interessi contrastanti.
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“Le sanzioni sono uno strumento complesso e di lungo periodo, il cui impatto deve essere valutato nella sua dimensione economica, politica e diplomatica complessiva.” ma come, adesso sono a lungo periodo? Ma non erano Letta ,Draghi e compagnia cantante a parlare di sanzioni devastanti che avrebbero messo ko l’ economia russa pochi giorni??? In compenso, stanno mettendo ko l’ economia europea ma vedo, da quello che scrivi, che non te ne sei accorto…
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Io sono un fan sfegatato della realtà, non del mainstream.
Di cosa abbiano detto Letta, Draghi o altri non mi interessa.
Così come ho scarsa o nulla considerazione di chi dall’altra parte sostiene che le sanzioni jon hanno funzionato solo perché non hanno svuotato gli scaffali dei supermercati russi in 15 giorni e costretto la popolazione alla fame.
La REALTÀ dice che I RUSSI e non altri hanno creato la flotta fantasma per aggirare le sanzioni.
Che motivo avevano di aggirare le sanzioni se queste non funzionano?
Sempre la REALTÀ dice che in Russia ci sono parecchie imprese, COMPRESE QUELLE MILITARI IN PERIODO DI GUERRA, coi conti in rosso o , nella migliore delle ipotesi, sotto pressione a causa delle sanzioni.
Queste son PROVE DOCUMENTALI.non opinioni personali., sono dati oggettivi e non sono in conflitto di interessi in quanto non vendo giornali.
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NON VORREI SBAGLIARMI, ma la risposta di L-70 è stata generata con l’AI.
I ragionamenti alla Mr Spock sono quelli.
Tipo la tipica risposta cerchiobottista di una AI:
In sintesi, pur riconoscendo le difficoltà attuali, una lettura equilibrata richiede di evitare semplificazioni e di basarsi su fatti e fonti verificabili per comprendere le dinamiche reali di un conflitto che coinvolge numerosi attori e interessi contrastanti.
L70 in genere è molto più sanguigno come si vede dalla contro-risposta a Fabfourr.
Vero Leoncino? Quello appassionato di realtà e no di media.
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Sbagliato; quando scrivo i MIEI commenti cerco di farlo in modo ponderato, meditato, ragionato al meglio delle mie possibiita’.
Di solito li scrivo al computer e commetto pochi di errori di ortografia
La risposta data a Fabfour e’ una risposta data usando il cellulare (vedere gli errori di ortografia) e non ci sono ragionamenti dietro; semmai puoi scorgere un invito ad usare maggiormente il senso critico.
Dal che tui la vedi piu’ sanguigna.
Ricordati solo una cosa: l’AI e’ una macchina; se monnezza metti dentro, monnezza viene fuori; io ne sono consapevole; l’AI alla re Mida non l’hanno ancora inventata.
Ho avuto una sola volta la possibilita’ di incollare su infosannio una conversaizione tra me ed AI; il tema era il ruolo di Luigi Di Maio per conto del*EU
Dopo aver fatto la prima domanda AI mi da la sua risposta classica su cosa fa Di Maio.
Alla fine della conversazione, che non e’ stata breve, ho portato AI ad ammettere che Di Maio e’ solo uno dei tanti mangia pane a tradimento
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”’Sebbene la dipendenza energetica europea dalla Russia abbia rappresentato un problema storico, la crisi ha accelerato la diversificazione degli approvvigionamenti e lo sviluppo di fonti alternative, indicando una trasformazione che potrebbe ridurre significativamente questa dipendenza nel medio termine.
Quanto al ruolo della Russia nelle dinamiche energetiche, i fatti mostrano che è la Russia ad avere forti interessi nell’export verso l’Europa e a ricorrere a strategie come l’uso di “flotte fantasma” per aggirare le sanzioni, non viceversa.”’
Forse hai ragione: una AI difficilmente avrebbe scritto queste str…. err affermazioni così DISCUTIBILI.
Differenziare le fonti di approvvigionamento cosa vuol dire per te? Prendere petrolio da Algeria e paesi arabi? Loro sarebbero dela gente più rispettabile dei russi? GNL USA, così economico?
Pannelli solari ovunque?
Vai, vai, che siamo proprio sulla strada dell’indipendenza energetica.
La flotta fantasma dei russi è stata creata secondo te perché i russi avevano bisogno di vendere? E l’Europa NON aveva bisogno di comprare? Perché senza incontro tra domanda e offerta la flotta di fantasmi NON potrebbe esistere.
Che racconti, L70?
Ah, ps: quella del Reverse Engeneering scambiato per Cherry Picking dovresti spiegarla.
Proprio te che fai il criticatuttotritatutto fai un errore degno di Renzi del 2014 😀
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Non c’è una sola virgola dell’articolo che non sarebbe sottoscritta da Lavrov, o dalla Zakharova. E ho detto tutto.
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E allora? Normalmente si legge per poi condividere o disapprovare, o è importante chi sia a condividere o disapprovare? La logica secondo cui condivisione o disapprovazione risultano meritorie esclusivamente in base a chi scrive ed ai suoi sostenitori/detrattori si chiama pregiudizio……L’ opinione di Mini è da bocciare perché potrebbe essere condivisa da chi non ci piace, e questo è il tuo senso profondo di pensiero critico, dí libertà di opinione e di valutazione nel merito….ho detto tutto, ed era pure superfluo…..Ma i tuoi commenti invece da chi sono sottoscritti o sponsorizzati? Perché se il criterio di giudizio passa dai sostenitori/approvatori, dovremmo essere edotti in merito……però trovati qualcuno di rilievo, i nickname non bastano! Che so, un Calenda, un Renzi , un Tajani……ora i sottoscrittori dell’ articolo di Mini, mi possono pure stare poco simpatici, per la ovvia posizione di parte, mentre quelli tuoi, di rilievo, sono ben noti per i danni diretti e farei uno sforzo di imparzialità, però ci provo, anche un grullo come Delenda , est, può fare l’ orologio rotto che segna l’ ora giusta una volta all’anno, come i tuoi commenti……generalmente sono assolutamente sottoscrivibili dai vari grulli del villaggio o pure da grulli di rilievo nazionale, però magari nel mucchio ci scappa quello intelligente! Purtroppo non è questo il caso, ma riprova, perché siamo tutti in fremente attesa dell’ evento dell’ anno…..
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E sentiamo, visto che ti infervori tanto e dai del grullo a destra e a manca, qual è la parte che più ti convince? Quella che la NATO starebbe pianificando una guerra preventiva con la Russia per batterla sul campo in maniera definitiva?
Vi siete accorti che state veramente man mano scivolando verso posizioni totalmente sovrapponibili con quelle del Cremlino? L’ultimo passo, ma qualcuno come te potrebbe arrivarci a breve, è non chiamarla più neanche guerra, ma Operazione Militare Speciale.
Salutami Putin, Medvedev, la Zacharova, Kiril e le loro ragioni e vergognati per non considerare nemmeno lontanamente quelle degli ucraini. Nel tuo papiro di strenua difesa del generale non ne hai menzionata neanche mezza (ma saranno sottintese, ovviamente…)
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Forse perché ha ragione Mini 😀
Sennò caro rotto negli sfinteri da trenini ciuf ciuf, perché non denunci il gen Mini per ‘intelligenza col nemico’? 😀
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Denunciare per intelligenza non si può sentire in italiano, al massimo sarebbe una denuncia per un reato di opinione, cosa che avviene in Russia. Nel tuo caso però la motivazione sarebbe per “assenza di intelligenza”.
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Sì può, si può…
Intelligenza col nemico è un reato previsto dal codice penale italiano. Chiunque tiene intelligenze con lo straniero per impegnare o compiere atti diretti a impegnare lo Stato italiano alla dichiarazione o al mantenimento della neutralità, ovvero alla dichiarazione di guerra, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni. Se la guerra segue o se le ostilità si verificano, si applica l’ergastolo.
Dicevi, Rottkncul? 😀
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Io starei un po’ più attenta a certificare in modo così plateale chi ragiona e chi, invece, se le inventa…
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E dalla Sezione Propaganda del Ministero dell’Economia russa, anche per oggi e’ tutto. Lunga vita allo Zar !
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A PROPOSITO del generale Mini.
Live stasera.
Poi un giorno spero che ne facciano una con L-70, Mini e Orsini.
Tre entrano, uno esce 😀
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