
(di Emily Peck – axios.com) – Il presidente Trump può anche dipingere la Cina come il nemico, ma ultimamente sembra piuttosto affezionato al loro modello economico dirigista.
Perché è importante: Le straordinarie interferenze di Trump nell’economia — che secondo alcuni critici rientrano in quella che è stata soprannominata “Maoismo MAGA” — stanno scuotendo aziende, consumatori e investitori, gettando nel caos i mercati globali.
Il quadro generale:
Trump ha già forzato i limiti del potere presidenziale per trasformare il governo a sua immagine e somiglianza. Ora sta cercando di fare lo stesso con il mondo delle imprese americane.
• Venerdì ha spaventato i mercati minacciando Apple di gravi conseguenze finanziarie se non trasferirà la produzione di iPhone negli Stati Uniti — e ha poi esteso la minaccia a Samsung e ad altri produttori di smartphone.
• Ha chiesto a Walmart di assorbire il costo dei suoi dazi per evitare rincari ai consumatori, avvertendo su Truth Social: “Vi terrò d’occhio.”
• Ha ignorato una legge che avrebbe dovuto bandire TikTok negli USA se la sua società madre cinese non avesse ceduto il controllo, abbracciando invece l’app dopo che si è rivelata utile alla sua campagna del 2024.
• Ha persino invitato i genitori ad acquistare meno giocattoli economici cinesi in previsione di carenze nella catena di approvvigionamento, dicendo che “magari i bambini avranno due bambole invece di trenta.”
Verifica della realtà: I politici usano spesso la loro posizione o strumenti normativi per influenzare i prezzi di beni essenziali. La differenza è che Trump è stato lui stesso a innescare gli aumenti dei prezzi, alzando i dazi.
Tra le righe: Trump non ha mai avuto problemi a usare l’autorità presidenziale per controllare l’economia.
In un’intervista con Time Magazine, Trump ha paragonato il mercato americano al “più grande centro commerciale della storia” e ha detto che sarebbe stato lui a determinare il prezzo d’ingresso tramite i dazi.
“Per conto del popolo americano, io sono il proprietario del negozio, e fisso i prezzi. E dico: se volete fare acquisti qui, ecco quanto dovete pagare.”
Sì, ma: La Casa Bianca sostiene che l’amministrazione sta cercando di aiutare il libero mercato a ridurre i prezzi, distinguendosi così dall’idea tradizionale di “controllo dei prezzi”.
“Tutto il nostro pacchetto di riforme dal lato dell’offerta […] insieme alle nostre politiche commerciali America First, hanno prodotto numerosi dati sull’inflazione inferiori alle attese, solidi rapporti sull’occupazione, investimenti storici per migliaia di miliardi di dollari, e un accordo commerciale con il Regno Unito che ha aperto miliardi di opportunità di esportazione per i produttori americani, con molti altri accordi su misura in arrivo,” ha dichiarato questa settimana il portavoce della Casa Bianca Kush Desai.
Flashback: Nella storia americana non mancano esempi di presidenti e alti funzionari che hanno cercato di influenzare il mercato con dichiarazioni pubbliche.
• Biden ha esortato i supermercati a ridurre i prezzi e si è preso il merito quando Target lo ha fatto — anche se in modo limitato.
• Ma questo non è nulla in confronto a Nixon, che nel 1971 congelò prezzi e salari per 90 giorni nel tentativo di fermare l’inflazione. È stata una misura, scrisse Politico l’anno scorso, “economicamente inefficace e politicamente disastrosa.”
Morale della storia: Gli Stati Uniti possono essere una democrazia capitalista, ma a Trump non dispiacerebbe avere un po’ più di controllo diretto sull’economia.
È un dato di fatto: le “dittature” battono le pseudo democrazie 4 a 0. Certo le libertà piacciono a tutti, compreso ai dittatori, ma hanno qualche controindicazione come i farmaci. Se dai la libertà apparentemente ma poi controlli tutto con il ricatto del capitale , dell’ incentivo a fottersene del prossimo se i tuoi c…vanno bene , cosa c’è dietro l’ angolo ? Una società che compete sì, ma per fregare il prossimo , con ruffianismo, truffaldismo e bustarella . Qual’ è il risultato ? Che la Cina di Mao il marxista anticapitalista ci fa a pezzi . Qualcuno dirà: ma li ci sono i miliardari ! Si , ma devono portare parte del malloppo allo stato che lo ridistribuisce. Disse Lenin : gli venderemo anche la corda per impiccarsi …
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Veramente il dato di fatto è che la Cina, con 1,4 miliardi di abitanti che sgobbano per lo Stato, non è comunque la prima economia del mondo ed è ben lontana dall’esserlo.
Tutte le altre “dittature” a livello economico sono anni luce indietro rispetto alle pseudo democrazie.
Il caso simbolico è proprio la vostra amata Russia, che con il territorio più vasto del mondo, ricchissimo di materie prime, 140 milioni di abitanti, non ha neanche il PIL dell’Italia che non ha materie prime e un terzo degli abitanti.
Per dire come ci battono 4 a 0….
Ah ti prego non tirare fuori la storia del potere d’acquisto perchè le economie si confrontano sul PIL. Altrimenti sarebbe come dire che la Sicilia è ricca come la Lombardia.
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Sarà per questo che con 1.000 euro non arrivi alla fine del mese a Milano, e ci campi 1 anno in Angola.
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Infatti è per quello che i Milanesi emigrano in massa in Angola….
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