Vigili, polizia e carabinieri potranno ottenere tutti i dati su un veicolo semplicemente digitandone il numero di targa

Auto, dal 1° giugno controlli digitali con il Ced: multe più facili, cosa cambia

(SANDRA RICCIO – lastampa.it) – Un’importante novità sta per cambiare radicalmente i controlli su strada: dal 1° giugno 2025, le forze dell’ordine potranno avvalersi ufficialmente del Sistema di accertamento elettronico collegato al Ced, il Centro Elaborazione Dati del ministero dell’Interno, per ottenere tutte le informazioni necessarie su veicoli e conducenti.

Il Ced è una gigantesca banca dati digitale, gestita dal Ministero dell’Interno, dove confluiscono tutte le informazioni sui veicoli, i conducenti e le relative infrazioni. Vigli, polizia e carabinieri potranno ottenere tutti i dati su un veicolo semplicemente digitandone il numero di targa. Le informazioni, per esempio sullo stato dell’Rc Auto, saranno disponibili in tempo reale.

Patente e libretto cartacei passeranno dunque in secondo piano con l’introduzione dei controlli elettronici, ma non spariranno del tutto: sarà comunque obbligatorio averli con sé, pronti da esibire in caso di necessità. In caso contrario, si rischiano sanzioni e multe.

Il Ced è una banca dati istituita nel 1981, ma negli anni ha ampliato enormemente le sue funzioni. Oggi è uno strumento fondamentale che consente a polizia e carabinieri di accedere in tempo reale a dati cruciali: validità della patente, stato assicurativo, scadenze della revisione, eventuali fermi amministrativi, e perfino informazioni storiche legate al mezzo o al conducente.

Controlli più rapidi e meno margini di errore


Grazie a questo nuovo sistema, sarà sufficiente digitare il numero di targa per avere accesso a un quadro completo e dettagliato. La tecnologia, insomma, promette controlli più rapidi e mirati. Ma con un risvolto importante: sarà sempre più difficile «sfuggire» a eventuali irregolarità. Circolare con una revisione scaduta, ad esempio, potrà costare da 173 a 694 euro. Peggio ancora per chi guida un’auto sottoposta a fermo amministrativo: la multa può superare i 7.000 euro, con tanto di sequestro del veicolo.

Nonostante il salto tecnologico, non è ancora tempo di lasciare a casa i documenti. Gli agenti potrebbero comunque richiedere patente e libretto fisicamente, e chi ne sarà sprovvisto rischierà una sanzione da 42 a 173 euro.

Il Ced rappresenta anche un’enorme banca dati sensibile. I cittadini hanno diritto, tramite richiesta scritta, a conoscere quali informazioni sono state archiviate su di loro, e possono chiederne la rettifica, l’anonimizzazione o la cancellazione se rilevano violazioni della privacy. È quindi importante essere informati sui propri diritti, soprattutto in un’epoca in cui i dati diventano sempre più centrali nei rapporti con la pubblica amministrazione.