
(ANSA) – MOSCA, 22 MAG – Il Cremlino non ha confermato una notizia del Wall Street Journal secondo la quale negoziati tra russi e ucraini potrebbero tenersi a metà giugno in Vaticano. “Non ci sono ancora accordi specifici sui prossimi incontri, questo è ancora da definire, si sta lavorando per attuare gli accordi raggiunti a Istanbul”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov.
Cremlino, ‘dazi agrari? La Ue si dà la zappa sui piedi’
(ANSA) – MOSCA, 22 MAG – “Gli europei continueranno, come sempre, a darsi la zappa sui piedi”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando il via libera del Parlamento europeo all’aumento dei dazi Ue sui prodotti agricoli e fertilizzanti russi e bielorussi.
“L’Unione europea – ha commentto Peskov, citato dall’agenzia Interfax – riceverà fertilizzanti azotati a un prezzo più alto e di qualità inferiore, perché i nostri fertilizzanti, compresi quelli azotati, sono di altissima qualità”. Per quanto riguarda Mosca, “i mercati in altre direzioni compenseranno questi dazi europei”, ha aggiunto il portavoce.
Trump a leader Ue, Putin non è pronto alla fine guerra
(ANSA) – NEW YORK, 21 MAG – Donald Trump ha detto ai leader europei che il presidente russo Vladimir Putin non è pronto a mettere fine alla guerra perché ritiene che stia vincendo. Lo riporta il Wall Street Journal citando tre fonti in merito alla telefonata effettuata lunedì da Trump con i leader europei dopo il colloquio con Putin.
Cremlino, ‘Trump su Putin non pronto alla pace? Non ci risulta’
(ANSA) – MOSCA, 22 MAG – “Quello che sappiamo è in contrasto con quanto scritto nell’articolo”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato quanto scritto dal Wall Street Journal, secondo il quale, dopo il colloquio telefonico con Vladimir Putin, Donald Trump avrebbe detto ai leader europei che il presidente russo non è pronto a porre fine al conflitto in Ucraina.
“Sappiamo – ha commentato il portavoce, citato dall’agenzia Interfax – cosa ha detto Trump a Putin. Non sappiamo cosa Trump abbia detto agli europei dopo quella telefonata. Conosciamo la dichiarazione ufficiale del presidente Trump. Quello che sappiamo è in contrasto con quanto scritto nell’articolo”.
Vergognosamente gli europei (noi) cercano di coinvolgere il Vaticano spettacolarizzando incontri diplomatici per la pace.
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Veramente la notizia è stata data dal wall street journal che non è europeo.
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Vuoi vedere che Putin – in uno slancio di sensibilità democratica e di amore per l’Italia – rifiuterà il Vaticano come sede dei negoziati, lasciando la lillipuziana premier a becco asciutto di visibilità mediatica??
Come farà la mosca cocchiera italiota a porre rimedio alla sua completa messa in ombra in quell’appetitosa occasione se sarà trasferita ad altro palcoscenico europeo??
Che gli Dèi lo vogliano!!!
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Stando alle notizie di oggi, gli osservatori ritengono che un accordo stipulato in vaticano è molto improbabile.
La ragione la attribuiscono al fatto che un accordo fatto in vaticano indebolirebbe l’immagine della chiesa ortodossa russa; tra il vaticano e il patriarca Kirill i rapporti non sono buoni.
Putin ha un forte sostegno della chiesa ortodossa russa, lo ha sempre avuto; non può quindi permettersi di fare una cosa del genere.
La premier in pectore, anche quando ci fosse un accordo in vaticano, sarebbe relegata al ruolo di hostess addetta all’accoglienza; nulla di più.
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Era venuto in mente anche a me che la chiesa ortodossa, che ha un forte ascendente su Putin, non gradisse la sede papale come luogo per i negoziati. E non è una questione solo simbolica, sono due visioni di religione (e di politica) quasi agli antipodi.
La premier invece credo che si accontenti del ruolo di anfitrione. Per lei è tutto grasso che cola: basta apparire, anche se per poco.
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