
(ilfattoquotidiano.it) – “Io penso che le istituzioni debbano sempre dire: ‘Andate a votare’. Dovrebbero anche ricordarsi che invitare gli italiani ad andare al mare porta sfiga: lo disse Craxi il 9 giugno 1991 e andò maluccio”. Così, a In altre parole (La7), il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta l’invito all’astensionismo che ha pronunciato il presidente del Senato Ignazio La Russa nel corso di una intervista a Tommaso Cerno, a proposito dei proposito dei cinque referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza.
Il conduttore Massimo Gramellini osserva che spesso i partiti politici ricorrono a questa furba strategia, cioè nascondersi nell’astensionismo fisiologico del nostro paese, per non affrontare “de visu” i fautori dei referendum.
“Io risolverei così – risponde Travaglio – Per i referendum o si abolisce il quorum o lo si abbassa. Oppure si mette il quorum anche per le elezioni politiche, amministrative ed europee: se non va a votare il 50% degli elettori, non viene eletto nessuno“.
Il direttore del Fatto commenta poi la foto del giugno 2022, che immortala l’allora presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e l’ex cancelliere tedesco Olaf Scholz a bordo del treno diretto a Kiev, e l’immagine postata ieri da Macron sui social e raffigurante ugualmente un tavolo a bordo di un treno per la capitale ucraina, intorno al quale ci sono lo stesso presidente francese con il primo ministro britannico Keir Starmer e l’attuale cancelliere tedesco Friedrich Merz.
“Tre uomini inutili nel primo viaggio e tre uomini inutili nel secondo – osserva Travaglio – Sono andati a Kiev e non hanno concluso niente. Hanno fatto solo un po’ di passerella e sono tornati a casa. Non contano niente, non servono a niente. L’Europa, in questa partita sull’Ucraina, nonostante i leader europei vadano e vengano da Kiev facendo finta di contare qualcosa, non conta niente, perché l’Europa ha perso la guerra insieme a Biden e a Zelensky. Se si fa un negoziato e il negoziato va in porto – continua – l’Europa non vuole ammetterlo. Per questo motivo continuano a trafficare per far fallire i negoziati. Se si fa un negoziato e questo ha successo, ci sarà scritto che la guerra è persa e si capirà che l’hanno persa loro, perché Biden non c’è più, ma loro ci sono ancora”.
Riguardo alla posizione di Giorgia Meloni, il direttore del Fatto ricorda che lei è fedele agli Usa e quindi a Trump e cita il celebre episodio della Corazzata Kotiomkin nel “Secondo tragico Fantozzi”: “La Meloni non sa come Trump la pensa su quei viaggi dei leader europei a Kiev, quindi sta “schiscia”. Ieri abbiamo letto una roba che sembravano le famose “voci incontrollate e pazzesche sull’Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo”. Abbiamo cioè letto che Trump potrebbe riconoscere lo Stato di Palestina. Naturalmente non sarà vero – conclude – Ma mettete che succeda: cosa fa la Meloni un minuto dopo? Si dichiara più filopalestinese di Trump. La Meloni è stata la più fedele esecutrice di Biden e fin lì andava bene a tutti. Quando ha continuato a fare la suffragetta di Trump non andava più bene. Ma il suo punto di riferimento sono gli Usa”.
Marco mica sono scemi!
Il quorum per i referendum vanno bene per evitare che le porcate che fanno debbano essere abolite dal voto.
Pensa te che cadrebbe tutto se si incominciasse a dichiarare incostituzionale il Lavoro a tempo determinato!
“”il diritto al lavoro”… non c’è lavoro? Bene si attui un sostegno dignitoso a chi è disoccupato…infatti hanno tolto il RdC…. e i sindacati garanti ….silenzio assoluto!
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“Io risolverei così – risponde Travaglio –Per i referendum o si abolisce il quorum o lo si abbassa. Oppure si mette il quorum anche per le elezioni politiche, amministrative ed europee: se non va a votare il 50% degli elettori, non viene eletto nessuno“.
Questo è il MT che mi piace.
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Cosa vuol dire non viene eletto nessuno?
Che rimangono quelli che c’erano prima o che non c’è proprio nessuno?
Nel caso valesse la seconda ipotesi, chi governerebbe questo paese? Un governo tecnico scelto dal PdR per amministrare l’ordinario?
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Probabilmente si andrebbe a rivotare. Più che altro è una provocazione. Spingerebbe forse più gente ad andare a votare e soprattutto i nostri politicanti a una maggiore responsabilità.
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Quale possa essere l’intenzione di una tale proposta è chiaro.
Ma la domanda è diversa: quale possibile scenario auspica travaglio se non venisse superato un ipotetico quorum per le politiche?
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La faccio io una proposta, già avanzata tempo fa.
Se non si raggiunge il 50%, la metà dei seggi la si assegnerà sorteggiando cittadini a caso, maggiorenni, incensurati e senza conflitto d’interessi.
Molto semplice e lineare, visto che c’é chi si astiene i soliti poLLiticanti non possono pretendere di prendersi tutto il malloppo.
In verità per me va fatto comunque sotto una certa %: vota meno del, diciamo, 70%? Tipo il 60%? Bene, il 40% dei seggi va a sorteggio.
Sai come i poLLitici inizierebbero a darsi da fare per fare ‘il bene del popolo’.
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E pensare che quando mi sono avvicinata al voto i miei genitori mi dissero che era un dovere di cittadino, che avrei perso dei diritti, un tempo era obbligatorio e obbligatorio deve ritornare secondo me! Non possono governare forze politiche che “vincono ” con una minoranza di voti complessivamente, il 25% del 60% circa dei votanti non può rappresentare un paese! La politica si è fatta schifare negli anni ma la gente, deve capire che se non va a votare verrà sgovernata da persone ignobili, immeritevoli che hanno strategie per infinocchiare comunque una parte di popolazione che si beve tutto e chi ha la possibilità di capire invece, è schifata e non vota, la cosa più scema che si possa fare, dare in mano il potere a chi ci fa schifo! Posso capire la disaffezione e la diffidenza per i politici ma non siamo tutti uguali!! Non lo siamo!
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