Mentre Meloni parla di miracolo occupazionale, Travaglio snocciola i numeri reali, tra record di povertà e stipendi da fame

(ilfattoquotidiano.it) – “Giorgia Meloni dice che con il suo governo i salari reali crescono e che sono stati creati più di un milione di posti di lavoro? Il verbo ‘creare’ forse è un po’ eccessivo. In realtà, i nuovi occupati per l’84% sono over 50, quindi non sono stati creati, ma dipendono dai limiti che sono stati imposti all’età pensionabile“. Così, a Otto e mezzo (La7), il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, sconfessa i dati sciorinati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sull’occupazione, in un videomessaggio registrato in occasione del Primo maggio.
“Abbiamo un boom di inattivi, che è un record nella Ue, un calo delle ore lavorate, un boom della cassa integrazione – spiega Travaglio – E i salari purtroppo sono ancora dell’8% inferiori rispetto all’inizio del 2021, quando partì l’impennata dell’inflazione“.
E prosegue: “Il tasso italiano di occupazione è il più basso d’Europa. Abbiamo un record di povertà assoluta, il record negativo di occupazione femminile, il record di lavoratori dipendenti sotto la soglia di povertà, cioè non aumenta l’occupazione ma aumenta lo sfruttamento. Abbiamo un aumento dei morti sul lavoro, una produzione industriale che è piantata da 25 mesi consecutivi, – aggiunge – 100 miliardi di evasione fiscale all’anno, il Pil che è a zero virgola, investimenti quasi nulli. Meno male che c’è il Pnrr, che però con i ritardi stiamo perdendo. E, in più, abbiamo 5-6 milioni di lavoratori sotto i 12mila euro l’anno, 1 milione e 200mila lavoratori sotto i 9 euro lordi all’ora e 6,2 milioni di lavoratori senza il rinnovo di contratto”.
Il direttore del Fatto conclude: “Non tutto ciò dipende dalla Meloni, però, dato che è lei il presidente del Consiglio, è un esercizio molto temerario quello di dare sempre l’impressione di ignorare questa parte d’Italia che non viene mai conteggiata, perché quella parte d’Italia esiste. E loro devono soltanto sperare che non vada a votare, perché, se va a votare e si incazza, potrebbe cambiare le cose”.
secondo me va con mash su marte …luogo che conosce gene da due anni!
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“..perché, se va a votare e si incazza, potrebbe cambiare le cose”
Vero, verissimo. Esiste una forza politica in grado di schiodare gli astensionisti?
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Dopo due anni e mezzo di legislatura e alcuni esami elettorali suggeriscono che, al momento, no, tale forza politica non esiste .
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Sacrosanto
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Sembra che al momento convenga stare in buca.
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Esiste eccome, invece. Capisco la tua scarsa simpatia per il M5S, ma obiettivamente è l’unico partito di opposizione che sta crescendo nei consensi e che è riuscito a portare in piazza 100mila persone, in un momento di grande disaffezione politica. In quella piazza c’erano probabilmente anche elettori che si erano rifugiati nell’astensione.
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Il reddito da lavoro in Italia nel 2024 è stato di circa 866,1 miliardi di euro, con una quota sul PIL totale del 39,5%. Utiilizzando il dato sulla produttività oraria di 19,1 euro per ora di lavoro e suupponendo che ogni persona lavori circa 2.000 ore all’anno (stima approssimativa), il contributo di 1 milione di persone potrebbe esser 2.000 ore/anno * 19,1 euro/ora * 1.000.000 persone = 38,2 miliardi di euro. Considerando il PIL italiano totale nel 2024 (circa 2.193 miliardi di euro, calcolato come somma di 1.055,1 miliardi di reddito da capitale + 866,1 miliardi di reddito da lavoro + 271,0 miliardi di imposte indirette), l’impatto di 1 milione di persone sul PIL italiano dovrebbe essere approssimativamente dell’ 1,7%. Come mai invece il PIL della Meloni cresce solo dello zero virgola? Quante sono le ore lavorate da questo nuovo esercito di lavoratori?
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Brutta cosa la disinformazione, sia che la faccia Meloni, sia che la faccia Travaglio, sia che la faccia chiunque altro.
Quello che cambia, almeno per me, è che dalla Meloni me lo aspetto, da Travaglio no.
Quindi un pò di fact checking non guasta.
Meloni ha ragione quando dice che i salari reali crescono, questo ovviamente vale per il periodo compreso fra il 2023 e il 2024
L’indice delle retribuzioni orarie contrattuali è aumentata nel periodo del 3,1% a fronte di un’inflazione media dell’1%; quindi le retribuzioni orarie sono effettivamente salite.
Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali – IV trimestre 2024 – Istat
Il numero di inattivi e di disoccupati è in calo da anni
Occupati e disoccupati (dati provvisori) – Febbraio 2025 – Istat
Si tratta di un incremento di 567.000 unità di cui 508.000 con contratto a tempo indeterminato, 47.000 autonomi e 12.000 con contratti a termine.
Quindi Meloni dice il falso se dichiara di aver creato 1 MLN di posti di lavoro.
Sempre nel periodo 2023-24 l’incremento di occupazione ha riguardato gli over 50, in questo Travaglio dice il vero; si tratta di 476.000 occupati.
Tuttavia non dipendono dalla variazione dei limiti dell’età pensionabile; innanzi tutto si tratta di VARIAZIONI non di valori assoluti; secondo luogo in Italia da tempo c’è anche un invecchiamento della popolazione; quindi Travaglio dice il falso.
La dinamica demografica inoltre, riducendo la popolazione in età da lavoro, incide anche sui tassi di disoccupazione e inattività.
Come detto prima, non è vero che c’è un boom di inattività; questa è in calo da anni; Travaglio dice il falso.
Inoltre l’inattività è un fenomeno decisamente più complesso, si pensi ad esempio al fatto che tra gli inattivi per “motivi familiari”, la stragrande maggioranza è costituita da donne le quali rinunciano a cercare lavoro per il fatto che non riescono a conciliare la vita lavorativa e quella familiare.
Abbiamo un alto indice di povertà assoluta; questo è vero; l’incremento delle retribuzioni non basta a giustificare l’aumento di povertà; quest’ultimo infatti dipende anche da altri fattori quali la composizione del nucleo familiare, lo stato di salute dei membri della famiglia.
Inoltre l’aumento delle retribuzioni è un aumento medio il che significa che non tutti ne beneficiano in egual misura.
Sulle dinamiche salariali incidono poi altri fattori quali la produttività, la crescita economica, la dimensione d’impresa.
Poi ci sono gli aspetti legati all’evasione fiscale, che nessuno combatte, ed il mancato o comunque sotto utilizzo dei fondi del PNRR;
Vera la chiusura; non tutto dipende da Meloni così come non è corretto ascriversi meriti che non si hanno ed ignorare demeriti e aspetti negativi che persistono.
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Non entro nel merito delle sue considerazioni voglio soltanto sottolineare che i salari reali sono aumentati perché l’inflazione che si era creata nel 2022 causa guerra russo/ucraina nel 2023/2024 é calata e questo credo non sia da ascrivere a questo governo.
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X L/70:
spari sentenze come fossi in uno spaghetti western, ma intanto M.T. almeno in parte ha detto il vero anche sugli intattivi:
La crescita degli inattivi (+0,3%, pari a +33mila unità) coinvolge gli uomini e i 25-34enni a fronte di un calo tra le donne e nelle altre classi d’età ad eccezione dei 15-24enni, per i quali si registra una sostanziale stabilità. Il tasso di inattività sale al 32,9% (+0,1 punti).
Anche se è in calo su base trimestrale-annuale, resta il fatto che rispetto al mese precedente l’aumento degli inattivi è vero, quindi MT non è un falsario.
Inoltre, che razza di economia sarebbe se crescono sopratutto gli over-50 e i ragazzini di 15-24 anni, mentre i 25-49enni calano? E questo senza considerare che oltre 100.000 italiani scappano dall’Italia ogni anno perché essenzialmente non riescono a trovare un lavoro. E sono quasi tutti under 40 oppure pensionati.
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Nel mio commento ho inserito il link in cui co sono i dati forniti da istat.
È sufficiente aprirli, leggere i numeri e trarre le conclusioni.
Se poi per te le conclusioni tratte dai dati sono sentenze, bene allora sono sentenze.
Contento?
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Da notare che Bocchino non ha fatto un plissé, ha dato del fazioso a Travaglio e ha ripetuto i dati forniti dalla Meloni.
Io mi domando che li invitano a fare questi yes man che sanno solo cantare la solita strofa: “meno male che Giorgia c’è”.
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