Mi capita di incontrare persone del ceto medio, anche molto cortesi e istruite, capaci per certi aspetti di esibire una certa umanità nei confronti dei consimili, che d’improvviso mi …

(di Elena Basile – ilfattoquotidiano.it) – Mi capita di incontrare persone del ceto medio, anche molto cortesi e istruite, capaci per certi aspetti di esibire una certa umanità nei confronti dei consimili, che d’improvviso mi fanno gelare il sangue nelle vene, pronunciando espressioni relative al genocidio di Gaza di chiara approvazione della carneficina in corso, anche dell’omicidio dei bambini: “Beh poi crescono e divengono terroristi”. Mi sembra evidente che l’umanità sia destinata a ripetere i propri crimini. Gli ebrei venivano considerati ladri e persone infami, non potevano indurre a compassione. Ugualmente i bambini di pochi anni trucidati da Israele non possono ispirare alcuna pietà, appartenendo essi alla categoria subumana dei terroristi. La barbarie avanza. Il noi e il loro ritorna prepotente. Il cattivo di turno è cangiante, ora islamista, ora russo, ora palestinese. C’è sempre una buona ragione per escluderlo, demonizzarlo, massacrarlo.
È vero, a Gaza i bambini sopravvissuti agli stermini israeliani hanno buone chances di combattere Israele con la lotta armata. Non vi sono canali politici. Difficile combattere una potenza occupante con altri metodi. Craxi e Andreotti avevano compreso come soltanto la fortuna permettesse ad alcuni di essere rispettabili cittadini e trasformasse altri in criminali. Non si stancavano di ammettere che se fossero nati in una prigione a cielo aperto, sarebbero divenuti anch’essi terroristi. La razionalità vorrebbe che al fine di eliminare il pericolo terrorista si cancellassero le sue cause profonde in Palestina. Sarebbe essenziale porre fine all’assedio di Gaza, all’occupazione illecita della Cisgiordania. La logica è tuttavia messa di lato, si preferisce puntare sugli istinti di appartenenza e la sempre viva tendenza a escludere chi è considerato straniero, diverso.
Con riferimento alla Russia il metodo non è differente. Si fotografa l’istantanea, spiace dirlo, anche da parte degli analisti più seri. Mosca ha invaso la Crimea, ha invaso l’Ucraina. Quindi è uno Stato imperialista. La Storia viene cancellata. La povertà del dibattito politico va di pari passo con la diminuzione della cultura nella società civile e nel rimbambimento del pubblico da parte dei demenziali talk show. Lo youtuber Joe Rogan ha dimostrato che si possono avere milioni di ascoltatori anche con interviste fiume ma il dogma della tv e dei suoi tempi brevi continua a prosperare. Diviene una necessità, per far lievitare l’audience, far scontrare in un’arena, di solito sempre gli stessi, giornalisti e politici che giocano ai 4 cantoni da un canale all’altro, si esibiscono in osceni battibecchi nei quali è stata coinvolta anche la sottoscritta. A ciascuno non è permesso esprimere un pensiero compiuto, la parola viene tolta in continuazione, soprattutto se si ragiona, si finisce quindi per optare per messaggi brevi e slogan. Guardate una tribuna politica nella tv in bianco e nero, commuovetevi per la cultura, lo spessore e l’integrità perdute. La situazione in Italia è forse anche peggiore che in altri Paesi. Come fece notare Mariana Mazzucato, (mai più invitata dopo aver tanto osato), le reti propagandistiche estere evitano di far intervistare i giornalisti tra di loro.
Tornando alla Russia si ignora dunque una strategia neo conservatrice americana iniziata nel 1997, che accanto al tentativo di uscita dalla deterrenza, sceglie l’espansionismo della Nato in un quadro unipolare. Si finge di non capire che la Russia è stata attaccata in modo programmato addestrando l’esercito ucraino, conducendo esercitazioni Nato ai confini, ignorando gli accordi di Minsk benedetti dall’Onu, realizzando un colpo di Stato a Kiev e iniziando una guerra economica. Si continua la guerra per la libertà e fino alla pace giusta? Basta aprire un libro di storia per scoprire che le guerre si sono svolte soltanto per la difesa di interessi economici, energetici, di dominio, e che la diplomazia ha sempre dovuto registrare i rapporti di forza sul campo. Per Gaza si fa peggio. Trump e Netanyahu affermano pubblicamente che Gaza è stata concessa da Israele alla Palestina in segno di pace e che ai palestinesi si lascia l’opzione di andare a vivere in posti ameni altrove. Nessuno reagisce. Così il nazismo ha man mano vinto in Germania. L’opinione pubblica è rimasta silente quando un signore bruno con i baffi ha cominciato a delirare di razza superiore e a disumanizzare gli ebrei. Credo tuttavia che se i benpensanti che manifestano la loro approvazione per il massacro dei bimbi terroristi a Gaza e i politici militaristi che difendono lo sterminio dei giovani ucraini, vedessero il cranio sfondato di un bimbo, se guardassero gli occhi di un diciottenne moribondo, forse rinsavirebbero. Propendo per una visione dostoevskiana, l’umanità alla fine affiora. Persino i propagandisti sperimenterebbero l’orrore delle loro posizioni.
l’ha postato ieri qui sparviero x Luogocomune2
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solo che a Sumy gli Ukronazi avevano organizzato un evento raduno di militari in mezzo alla città con l’invito-obbligo ai famigliari.
Tanto è vero che la cosa gli Ukro-nazi non pià potuto nasconderla e il comandante locale è stato licenziato.
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Ma no, che cosa dici Adri? Erano famiglie che andavano a messa…!
😡
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24-1-25: l’Ucraina riceve 757 corpi di soldati e la Russia 49.
14-2-25: l’Ucraina riceve 757 morti e la Russia 45
28-3-25: 909 morti ucraini vs 43 russi
18-4-25: l’Ucraina riceve 909 morti e la Russia 41.
Strano come l’Ucraina stia ‘vincendo’. La gara al depopolamento di sicuro.
Solo in questi scambi di caduti abbiamo 3.332 dei suoi soldati morti mentre ai russi ne hanno restituiti solo 178.
E non perché non avrebbero voluto. E’ che i russi li stanno trinciando sistematicamente, mentre i nostri coglioni UE e NATO dicono che bisogna ‘sostenere l’Ucraina’ fino alla vittoria.
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Un dejavù https://infosannio.com/2025/04/04/elena-basile-lassurdo-al-potere-in-europa/
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Personalmente invece sono agghiacciato dal cinico fanatismo di chi pronuncia disinvoltamente frasi del genere: “Peccato perché in effetti, se fossero tanti gli ostaggi americani, gli Stati Uniti potrebbero avere un ruolo di mediazione” o “…le reazioni di Mosca sono molto al di sotto delle sue capacità e che se Putin non avesse scrupoli potrebbe radere al suolo Kiev come è stato fatto in passato a Dresda “. Ma spero che sia ancora permesso possedere una sensibilita’ individuale….
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Vorrei fare notare all’ ambasciatrice che c’ è un particolare che distingue il comportamento dei nazisti hitleriani da quei signori gentili e istruiti menzionati da lei . Ai cultore della razza ariana se li si definiva razzisti loro non si offendevano affatto, anzi…Invece i nostri difensori d’Israele ad oltranza ci riempiono la testa da decenni di proclami cosmopoliti e cultura della tolleranza nonché di film in cui i lager tedeschi fanno da monito alla barbarie . Che cos’ è questa se non l’ipocrisia alla massima potenza .Ci vorrebbero registi in gamba capaci di riportare sul grande schermo l’ olocausto palestinese per fare comprendere a costoro che non sono migliori dei gestori dei campi di concentramento.
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Registi del genere esistono, ma sono ridotti a mostrare il loro ‘lavoro’ di domenica pomeriggio nella saletta da ballo di qualche circolo culturale di qualche associazione di periferia o di provincia (parlo per esperienza diretta: l’inverno passato sono andato a guardare qualcosa e ad ascoltare il dibattito successivo: registi, perlopiù ‘documentaristi’ semi-sconosciuti che girano entrando nella Striscia con permessi speciali e che hanno da affrontare un mare di problemi sempre e comunque) e ti giuro che non se li fila quasi nessuno anche perché nessuno ne parla o ne scrive, né comunque ne pubblicizza niente – a me lo disse una amica di famiglia, professoressa ordinaria di Diritto Internazionale dell’Università di Firenze che conosco personalmente da molti anni –, mentre sul grande schermo, tali registi come dici tu, non avrebbero futuro, non farebbero carriera, non li conoscerebbe nessuno, non riuscirebbero a dirigere manco di uno spot di 15 secondi girato in cantina, figurati di un film su set proibitivi… Per far film oltre un certo livello servono soldi, ma stiam parlando di cifre pazzesche: negli USA (la terra dei ‘movies’ e delle ‘TV Series’) è un business mostruoso, girano milioni su milioni di dollari a pacchi, e se non ci sono i milioni si va da poche parti; come si dice dalle mi’ parti “senza lìlleri non si làllera”. Al contrario, invece, un “regista” (tra virgolette virgolettatissime, direi iper-virgolette) come Benigni, con le bugie che ha raccontato, è divenuto famoso in tutt’America e anche ‘beyond!’ e gli han pure dato l’Oscar… Pensa un po’. 🤦🏻♂️
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Il comunicato ufficiale del sindacato rappresentativo degli ambasciatori italiani sul reale “grado” e “ruolo” come ambasciatore italiano della diplomatica Elena Dott.ssa Basile.
“sndmae Comunicato stampa diffuso oggi da @sndmae1
La Dott.ssa si è trovato a supplire un ruolo ‘scoperto’ come accade in molti ministeri diplomatici dove per varie ragioni non è possibile il “passaggio del testimone” tra funzionari di pari grado.
Gli Stati Uniti hanno appena espulso l’ambasciatore del Sudafrica e nell’interregno esiste un “supplente” che non è completamente di pari grado e che non si sogna di apparire pubblicamente “presentandosi” come tale.
La Dott.ssa, secondo me, avrebbe altri argomenti da esporre e dovrebbe non entrare in campo nello stesso modo e negli stessi ambiti che doviziosamente eccepisce.
A molti capita di ‘farla fuori del vaso”, a me succede.
Se non era per spararla in modo prefrontale, quale era il valore aggiunto del dichiarare cattiva notizia il fatto che essendo pochi gli ostaggi americani avrebbe ridotto la capacità di mediazione degli USA?
Contraddice il suo ruolo (presunto), dove gli ambasciatori risultano “migliori mediatori” proprio perchè dovendo far sembrare vero il falso, il sempre affermato l’ipocrisia, più “lontani” sono, meglio agiscono.
Il comunicato del sindacato ha dell’altrettanto vergognoso perchè si sarebbe dovuto limitare all’oggetto del contendere, cioè se la Dott.ssa Basile fosse stata mai compiutamente ambasciatore e fermarsi lì.
Non avrebbe mai dovuto ‘scendere in campo’ nascondendo con la “solidarietà d’ufficio” l’appoggio ‘incondizionato’ al paese che aveva e ha come scopo il genocidio dei palestinesi.
In che modo gli ambasciatori di Israele, quelli con cui solidarizza il sindacato su citato, tutelano l’esistenza del popolo palestinese?
In che modo ‘ambasciano’ il rispetto delle leggi internazionali, i diritti umani, la non espropriazione delle terre, delle case, delle vite?
Oppure ognuno ‘ambascia’ a modo suo?
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sembra di leggere un comunicato del MOIGE
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A me sembra S.Tufillaro senza firma.
Ad ogni modo, se è stata ‘supplente’ non è stata comunque ambasciatrice? Del resto se abbiamo avuto ministri degli esteri come Gigino e Taiani…
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Grazie Ambasciatore, avanti
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