
(Stefano Rossi) – Addis Abeba, 7 aprile 2025. Al Mandela Hall si riunisce l’Unione africana per ricordare il genocidio in Ruanda e l’ambasciatore di Israele, Avraham Neguise, viene allontanato bruscamente.
Il motivo è semplice: se uno stato commette genocidio non può commemorare un genocidio.
Ora, provate a fare una ricerca sulla notizia per capire quanti quotidiani italiani hanno raccolto la notizia: nemmeno uno.
Io ho trovato solo “Rivista Africa, InsideOver, La Fionda, InfoPal, basnews.it, La Bottega del Barbieri ”.
E poi ci sono quelli come Massimo Giannini che si lamentano che è sparito il fact checking e che chiunque può diffondere notizie senza controllo.
Il coraggio di guardare in faccia la realtà.
In questo momento mi domando se, i palestinesi, fossero stati più ricchi, più organizzati negli ambienti finanziari ed economici, con rappresentanti nell’industria e nel cinema americano, forse, oggi, avrei trovato un bel numero di agenzie stampa italiane.
Invece ho trovato “La bottega del Barbieri”.
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Tg di Ottolina TV 👇
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Noi, tanto per denigrarli, li chiamiamo “paesi del terzo mondo”. Forse, ma anche senza forse, per informazione siamo noi che siamo un misero paese da terzo mondo. Impariamo da Addis Abeba un briciolino di civiltà, loro sono capaci di essere indipendenti dall’establishment mondiale e prendere a calci nel posto giusto chi si macchia di genocidio e terrorismo di Stato. Il comportamento vigliacco di molti giornalisti nostrani ci porta a considerare il genocidio di Gaza come un piccolo problema locale a cui non dare importanza. A Israele, ricordando (agli altri) quanto avvenuto con Hitler, hanno fatto un cimitero detto dei giusti, chissà quanti Israeliani di oggi meriteranno di essere sepolti in questo cimitero. Per conto mio… NESSUNO!!!
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Unico che ho trovato: https://alessandrodibattista.substack.com/p/lesempio-africano
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