La nuova avventura imprenditoriale si chiama “Basta pensieri”, costituita lo scorso 21 febbraio

Danilo Toninelli 

(di Matteo Pucciarelli – repubblica.it) – Quante vite per Danilo Toninelli: assicuratore, parlamentare, ministro, saggista, youtuber e adesso? “Facilitatore” – altra parola cara al vecchio M5S – psicologo. La sua nuova avventura imprenditoriale infatti si chiama “Basta pensieri”, la Toninelli consulting srl ne detiene un terzo delle quote, un altro terzo fa a capo del suo ex social media manager al ministero delle Infrastrutture, Emanuele Falzarano. Di cosa si tratta? Per adesso è una neonata pagina Instagram, la quale si qualifica come ‘psicologo’: “Sciogli i blocchi emotivi, raggiungi il benessere interiore. Creativi culturali, la rivoluzione che aspettavate sta per arrivare!”.

Per entrare meglio nello specifico dell’idea di Toninelli bisogna vedere l’oggetto sociale della srl, capitale sociale di 12 mila euro: “Progettazione, sviluppo, creazione, commercializzazione e gestione di siti internet finalizzati a mettere in contatto psicologi, psicoterapeuti e altri professionisti della salute e del benessere con singoli utenti, aziende, scuole, università, enti pubblici e privati”. Non solo, in quel campo Toninelli e soci si occuperanno di “redazione, pubblicazione e diffusione di testi, articoli di carattere scientifico e divulgativo”, “gestire centri e servizi di formazione” e così via. Insomma, l’ambizione non manca e il settore prescelto dopotutto, quello della salute mentale, è in espansione.

La “Basta pensieri” si è costituita lo scorso 21 febbraio e Toninelli figura come consigliere. Esattamente due anni fa l’ex ministro aveva fondato assieme alla moglie la Toninelli consulting, 101 mila euro di fatturato nel 2023, neanche malaccio dopo neanche un anno di attività. La politica nella sua vita oggi c’è e non c’è, come commentatore per la Radio Cusano Campus di Stefano Bandecchi e ‘creator digital’ con il suo format “controinformazione”. Nel M5S figura ancora membro del Collegio dei probiviri, organo che vigila sul rispetto dei doveri degli iscritti; all’assemblea costituente dello scorso novembre era stato assai critico con Giuseppe Conte e sosteneva il fondatore Beppe Grillo, ma di quella opposizione interna neo-ortodossa non se n’è fatto poi nulla. Scarso coordinamento, molte contraddizioni, troppi personalismi e una miriade di fisime: più che un altro leader, ci sarebbe voluto un analista per far fronte comune. Ma per questo magari adesso ci sarà la Basta pensieri.