L’articolo recentemente pubblicato sul New York Times ha ammesso la cobelligeranza statunitense contro la Russia. Non siamo nel quadro di una guerra per procura combattuta dagli […]

(di Elena Basile – ilfattoquotidiano.it) – L’articolo recentemente pubblicato sul New York Times ha ammesso la cobelligeranza statunitense contro la Russia. Non siamo nel quadro di una guerra per procura combattuta dagli ucraini con armi statunitensi per obiettivi strategici americani. Hanno di fatto stabilito una architettura verticale in cui Cia e Pentagono pianificano e realizzano l’uccisione dei militari e civili russi. È la prima volta che accade nella storia. Mai siamo stati così vicini alla guerra con una potenza nucleare, mai abbiamo rischiato la Terza guerra mondiale. Eppure i dirigenti europei non sembrano preoccupati dal rischio nucleare. Diffondono al contrario la paura di un attacco russo nella società civile. Ipotesi irrealistica che non ha alcun fondamento storico. La volontà europea è di ottenere il consenso alla propria strategia di riarmo fabbricando il nemico da cui bisogna difendersi.
Gli Stati Uniti di Trump prendono atto della sconfitta in Ucraina mentre gli europei che non hanno i mezzi e che senza gli Stati uniti non potrebbero sostenere il conflitto contro la Russia, si lasciano andare in esternazioni sempre più bellicose. L’assurdo al potere? Certo, da un lato le classi dirigenti sono ormai prigioniere di un istinto autodistruttivo e nichilista. Dall’altro se le più alte cariche istituzionali europee affermano che la Russia e la Cina vogliono cambiare l’ordine liberale a guida americana, dicono il vero. Esse tuttavia fanno intendere che l’ordine internazionale sarebbe basato sul rispetto del diritto internazionale. L’invasione dell’Ucraina rappresenterebbe l’avvento della prepotenza autocratica contro le regole democratiche. In realtà la fine del multilateralismo e le violazioni del diritto internazionale sono da addebitare, almeno a partire dal 1991, all’Occidente.
La fine dell’ordine liberale è quindi ben altro. È quella del dominio del dollaro, il riconoscimento delle norme a geometria variabile stabilite dalla potenza egemone. La grande paura è che col mondo multipolare venga meno il finanziamento del debito statunitense intorno al quale gira l’architettura del mondo occidentale. Il riciclaggio del surplus dell’Europa e dell’Asia che permette ai flussi di dollari pagati per importare le merci di ritornare in patria e finanziare assicurazioni, servizi e bond del tesoro Usa deve continuare, anche se diviene giorno dopo giorno più insostenibile. La guerra, l’aumento dei tassi di interesse sono funzionali a questa strategia. La riconversione dell’economia in recessione europea, in economia di guerra, offre una scappatoia all’oligarchia al potere per sopravvivere. La difesa europea al netto della propaganda è riarmo tedesco, acquisto di armi americane per obbedire essenzialmente a Trump mentre si finge di osteggiarlo.
La contraddizione principale del tycoon statunitense è data dal credere che la deindustrializzazione e il declino di competitività dell’economia statunitense possano essere risolti con nuovi dazi, cioè con tasse che faranno aumentare i prezzi e proteggeranno settori produttivi internazionalmente deboli. Di fatto il nemico dell’economia statunitense è il sistema sul quale si regge: la produzione di denaro e non di merci. La bilancia commerciale in deficit è dovuta all’esorbitante privilegio del dollaro, stampato per comprare merci europee e asiatiche. L’Europa ha compresso la domanda interna, ha adottato l’austerità accettando il ruolo di ancella di un sistema in cui l’egemone viveva di produzioni altrui. L’ingranaggio si è tuttavia inceppato a partire dalla crisi del 2008. L’economia Usa produce miseria e disoccupati, la Cina, rivale strategico, ha un capitale tale da poter minacciare l’acquisizione di assetti di economia statunitense e si defila dall’acquisto dei titoli di Stato Usa, il Sud globale coopera per creare un mondo multipolare a tutela dall’arbitrio di Washington, dà vita a un sistema ancora embrionale di scambi in moneta locale.
Trump ha compreso che il debito è insostenibile. La spesa per la presenza in Europa viene giudicata superflua. Il lavoro può essere delegato al Regno Unito e alla Germania. La costruzione di un braccio armato della Nato in Europa per interessi statunitensi e dell’oligarchia europea legata al dollaro. Il dato più deprimente è dato dall’assenza dei giovani, dei perdenti che da anni non votano. Si stanno indebitando le future generazioni che ereditano un mondo insicuro diviso in blocchi armati e devastati da guerre commerciali. Il rischio nucleare e quello climatico sono sottovalutati dalla gerontocrazia al potere. I russi combattono e muoiono per i loro interessi, per la loro sovranità. Gli ucraini si fanno decimare per realizzare le strategie neoconservatrici statunitensi. I giovani europei sembrano indifferenti, occupati dal loro privato, dalla loro precarizzazione. Marceranno al fronte per salvare questa élite transnazionale senza scrupoli?
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Grazie Ambasciatore, avanti
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“Gli Stati Uniti di Trump prendono atto della sconfitta in Ucraina mentre gli europei che non hanno i mezzi e che senza gli Stati uniti non potrebbero sostenere il conflitto contro la Russia, si lasciano andare in esternazioni sempre più bellicose”.
“I russi combattono e muoiono per i loro interessi, per la loro sovranità. Gli ucraini si fanno decimare per realizzare le strategie neoconservatrici statunitensi”.
Grazie “Ambasciatore” russo, avanti.
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Santo continuo con la tua campagna diffamatoria: il ragionamento è semplice se hai onestà intellettuale, non puoi contraddire la Basile e quindi la accusi di essere alle dipendenze della Russia. Tutti sappiamo che in anche in caso di vittoria dell’Ucraina sulla Russia, e siamo alla fantascienza, non avrebbero nulla da guadagnare se non una formale integrità territoriale che non equivarrebbe mai a sovranità o pacificazione, la prima è immolata a fondi esteri e interessi USA e Eu, la seconda ormai è una chimera che si nutre dei muro di cadaveri e orrori di questi tre anni e dei precedenti 30 anni, senza contare il pregresso.
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Parole da fanatica antiamericana che sono un insulto verso coloro che si battono per difendere la propria terra da un’invasione esterna. Allora ancge Israele si batte per i propri interessi, Hamas ed i palestinesi per quelli dell’Iran. Le semplificazioni bislacche o valgono sempre o non valgono mai.
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Ma tu e Ed siete la stessa persona o vi fate i pompini a vicenda ? 😊
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Siamo semplicemente due persone che su molte cose la pensano allo stesso modo.
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Fondi
Terre rare
Gas
Ricostruzione
Commerci
L’Ucraina non ha più nulla di suo, la sovranità è di chi ha in mano l’economia di un Paese e questa non è più di Kiev.
Dopo i miliardi “donati” all’Ucraina sia USA e che Ue vogliono indietro la loro libbra di carne e questo è un fatto.
Non è questione di lotta per la libertà o di dignità di un popolo, qui siamo, con i dovuti distinguo, in una situazione drammatica molto simile a quella che imposero alla Germania all’indomani della WW2.
Questo non è essere anti americani, anche se la tua esistenza da supporter non contempla altro che ultras fedeli alla propria fazione, è semplicemente elencare fatti oggettivi.
ED sei e resti sempre la brutta copia di Santo, trova la tua voce perché sei solo un ridicolo ultras.
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L’importante per me e’ non correre il rischio di assomigliarti , poi prima di giudicare l’originalita’ altrui, ti inviterei , cortesemente , a pensare alla tua, prona a qualunque cosa fuoriesca dai Quattro Evangelisti. Obbedienza cieca, pronta e assoluta.
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Sono 80 anni che gli Yankee americani ci trattano come una loro sub colonia intromettendosi pesantemente nella nostra vita politica e sociale con la CIA loro servizio segreto uccidono i nostri migliori uomini politici… vedi Moro…finanziano la destra trerroristica ed eversiva per compiere attentari vedi Capaci e Bologna…. ed ora i dazi… che altro ci debbono fare per farci incazzare di brutto??
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Sì, marceranno spintaneamente per la maggior parte ma marceranno, in secula seculorum amen.
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Suppongo che tale superficialità nel considerare il rischio atomico tra le due grandi potenze (Usa e Russia) si appoggi che a livello substrato inconscio se tale conflitto scoppiasse, la lontananza geografica tra loro li porterebbe a spostare il loro teatro di guerra tra noi poveri (idioti) europei, e che poi, una volta appurato che ce l’hanno duro, farebbero la pace per scongiurare la catastrofe totale. Ma niente…A noi non entra in testa…
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Quello che stai vaticinando è già in atto, ora dobbiamo solo attendere che gli utili idioti che guidano l’Eurozona riescano nel capolavoro di allargare il conflitto armato e sarà una vera rinascita per l’economia USA-Sion e per quella Russo-Cinese….le fiere faranno brandelli di noi stupidi europei.
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Ci hanno messo solo tre anni quelli del New york times a rendersi conto che il loro paese sta facendo la guerra alla Russia per interposta nazione . Probabilmente se non avesse vinto le elezioni Trump avrebbe continuato a navigare nell’ ignoranza fintamente.
Siamo in un mare di guai in parte provenienti da lontano ,dalle nostre scelte europee di stare sempre legati mani e piedi con gli Usa e non mi riferisco alla difesa. Ora stiamo peggiorando la nostra condizione perché le nostre autorità EU operano con i riflessi condizionati . Si sentono orfane del padre che li ha dirette per decenni portandole dove siamo oggi e vorrebbero continuare nel vecchio solco non comprendendo che non è possibile farlo .Ci vorrebbe un ricambio generale della classe dirigente ma non esistono i mezzi e le condizione per farlo . Forse aspettiamo un salvatore o un grande dittatore o un altro invasore che ci metta sulla retta strada . Chissà !
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“Ci hanno messo solo tre anni quelli del New york times a rendersi conto che il loro paese sta facendo la guerra alla Russia per interposta nazione”.
cesaregoffredogranese prossimo direttore del Nyt?
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Spero di non sbagliarmi, ma mi pare di ricordare che Infosannio avesse pubblicato lo stesso articolo qualche giorno fa.
Poco cambia, comunque.
Ormai gli articoli della Badile sono più monotoni del foglietto per seguire la messa, tanto è invasata.
Quindi cerchiamo di dare una visione più realistica di come stanno realmente le cose.
Secondo Badile l’ordine mondiale libetale è sostenuto dal dominio del dollaro e dal finanziamento del debito pubblico USA.
Cosa c’è di vero
A) circa il 60% delle riserve globali sono in dollari
B) Il tesoro USA emette titoli di debito che vengono acquistati da investitori globali, brics compresi (non ditelo però alla Basile, altrimenti ci rimane male)
C) questo meccanismo consente agli USA di finanziare il proprio debito senza pagarne conseguenze; quello che si chiama EXORBITANT PRIVILEGE
D) Russia e Cina stanno effettivamente riducendo la loro esposizione in dollari usando valute alternative e l’uso di yuan, rupie, real e aumentato.
E) Se il mondo smettesse di finanziare il debito USA questi si troverebbero in grossi guai.
Cosa c’è di falso
A) Non è vero che l’architettura del mondo occidentale dipende dal dollaro o dal debito USA; tutte le economie avanzate hanno proprie strutture produttive, propri mercati interni e propri debiti pubblici che devono essere finanziati.
B) I sistemi economici e finanziari sono molto interconnessi non sono unidirezionale, la Cina ha quote di debito pubblico EU come l’EU lo ha della Cina o dell’India o di un altro paese Brics.
La composizione può cambiare nel tempo in base ad aspetti di natura geopolitica, economica ; ma il sistema alternativo o dollaro o yuan è meglio che Basile e chi la segue in modo astratto ed acritico se lo tolga dalla mente; la ragione di questo è molto semplice; si chiama DIVERSIFICAZIKNE DEL RISCHIO e serve a minimizzarlo.
C) Lo yuan NON È PIENAMENTE CONVERTIBILE e questo non per un disegno egemonico degli USA, o per avverse congiunzioni astrali o per il destino cinico e baro; È PECHINO CHE LO VUOLE; la Basile se ne facesse una ragione e si mettesse l’animo in pace.
Stando in tema di contraddizioni, la Basile vede quella di Trump, ovviamente non vede la sua.
La bilancia commerciale in deficit è dovuta all’esirbitante privilegio del dollaro o l’esorbitante privilegio del dollaro e dovuto proprio grazie al deficit commerciale?
Come spiega la Basile il saldo commerciale positivo che gli USA hanno con l’Olanda, col Brasile, con l’Australia e si andasse a prendere i dati del US census bureau, prima di scrivere.
Sarebbe poi singolare che la Basile spiegasse come mai con paesi quali l’Olanda il Belgio ha surplus commerciali e con italia e Germania ha deficit commerciali pue essendo due le uniche monete; dollaro ed euro.
Altra contraddizione: la Cina ha capitale per poter acquistare asset USA però intanto si libera dei titoli di stato americani; come mai ?
L’europa comprime la domanda, vero da quando.? Dal 2008? E sopratutto perché ha compresso la domanda, e come?
Se l’EU è ancella degli USA come mai si accinge a fare guerra sui dazi, pur lasciando aperta la porta dei negoziati , come BUON SENSO vuole?
Il mondo non è bianco o nero, e molto più complesso.
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Complimenti per l’ardire , ma e’ troppo e troppo sottile per i basiliani. Qui si e’ abituati a rispondere solo con : “ Brava ! “ , “ Perfetto ! “ , “ Grazie Ambasciatore, avanti “ “ Sono d’accordo su tutto “. Le obiezioni non sono ne’ ammesse ne’ benvenute, diversamente piovono gli insulti.
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